Regione: da Lombardo il pianto del coccodrillo - QdS

Regione: da Lombardo il pianto del coccodrillo

Raffaella Pessina

Regione: da Lombardo il pianto del coccodrillo

martedì 05 Luglio 2011

Il presidente: “Federalismo ingiusto e penalizzante per il Meridione”. Si sprecano risorse ma si accusano i tagli dallo Stato

PALERMO – Dura presa di posizione del presidente Lombardo sulla manovra approntata dal Governo nazionale. “Il governo nazionale – ha detto – coniuga il verbo del risanamento mettendo le mani in tasca ai siciliani e all’intero Mezzogiorno mentre insiste con un federalismo ingiusto e penalizzante per il meridione, riducendo al minimo le perequazioni”.  “Nel biennio 2013-2014 – prosegue Lombardo – su Regioni ed Enti locali graveranno tagli per ulteriori 9,3 miliardi (un quinto della manovra). In particolare, alle Regioni arriveranno 5,4 miliardi in meno, di cui 2,4 a carico delle ordinarie e 3 a carico di quelle a Statuto speciale (1 miliardo di euro nel 2013 e due miliardi l’anno successivo). Gli altri 4,2 miliardi arriveranno dalle Province (1,2 miliardi) e dai Comuni (3 miliardi).
 
La decurtazione delle risorse graverà soprattutto su Sicilia e Sardegna: il fondo sperimentale di riequilibrio e il fondo perequativo – previsti dal decreto sul federalismo municipale – saranno ridotti di 3 miliardi, sempre nel biennio 2013-2014, rendendo squilibrato un federalismo fiscale già penalizzante per il Mezzogiorno e le sue Isole”. “In particolare – continua il governatore – si prevede (art. 21 ddl) che il fondo sperimentale di riequilibrio, come determinato dalla normativa sul federalismo fiscale municipale (art. 2 D.lgs. 14 marzo 2011, n. 23), nonchè il fondo perequativo (previsto dall’art. 13 del medesimo D.lgs), ed i trasferimenti erariali, comprensivi della compartecipazione Irpef, dovuti ai Comuni della Regione Siciliana e della Regione Sardegna sono ridotti di 1.000 milioni di euro per l’anno 2013 e di 2.000 milioni di euro annui per gli anni 2014 e successivi e così pure il fondo sperimentale di riequilibrio, (previsto dall’art. 21 del decreto legislativo 6 maggio 2011, n. 68) ed il fondo perequativo (di cui all’art. 23 del medesimo D.lgs.) ed i trasferimenti erariali, comprensivi della compartecipazione Irpef, dovuti alle Province della Regione Siciliana e della Regione Sardegna, nell’ambito della disciplina sul federalismo fiscale applicato alle Province, siano ridotti di 400 milioni di euro per l’anno 2013 e di 800 milioni di euro annui per gli anni 2014 e successivi”. “Comuni e province siciliane – conclude – dovranno così rinunciare nel 2013-2014 a circa 3,5 md di trasferimenti perequativi.
Immediata la risposta del coordinatore regionale di Forza del Sud Pippo Fallica: “Qual è la ricetta di Lombardo per il risanamento dei conti pubblici? Del presidente della Regione siciliana conosciamo solo le invettive contro il governo nazionale e i proclami alla mobilitazione, ma di proposte emendative nemmeno l’ombra, le soluzioni alternative non vengono contemplate nel vocabolario lombardiano.
Ombre invece sul partito del ministro dell’Agricoltura Saverio Romano. Si è dimesso dalla carica di segretario regionale Nino Dina perchè teme – ha dichiarato – che il Pid diventi una costola del Pdl. Le sue dimissioni sono state respinte ma Dina ha affermato che darà vita all’interno del Pid ai Circoli popolari, “un’area di presenza politica regionale di uomini liberi che possa riscoprire i valori della tradizione cattolico-popolare”. Resta infine sempre un rebus da risolvere quello del nuovo esecutivo. Il partito Italia dei Valori insiste con il Pd affinché ritiri il suo appoggio a Lombardo, mentre i partiti filogovernativi insistono per ottenere le poltrone degli assessorati.

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