In calo le compravendite di immobili soprattutto a Enna e Caltanissetta - QdS

In calo le compravendite di immobili soprattutto a Enna e Caltanissetta

Gabriele Russo

In calo le compravendite di immobili soprattutto a Enna e Caltanissetta

giovedì 07 Luglio 2011

L’analisi del mercato a cura dell’Osservatorio dell’Agenzia del Territorio mostra un andamento contrario rispetto all’anno scorso. In media si registra il -13,5%, ma va meglio per i residenziali dei capoluoghi di provincia con -7,2%

CATANIA – Contrariamente a quanto riscontrato nel I semestre 2010, l’analisi del mercato residenziale della Regione Sicilia, relativa al II semestre 2010, smentisce le aspettative di una ripresa delle compravendite che i dati dell’ultima rilevazione del I sem 2010 sul I sem 2009 (+7%) avevano suscitato.
Come riportato nella Tabella 1, l’analisi della distribuzione provinciale delle compravendite evidenzia per tutte le province siciliane una riduzione del numero di compravendite con variazioni percentuali negative inferiori al 10% per le province di Catania e Siracusa e forti contrazioni per le province di Caltanissetta (-21,8%) ed Enna (-27,4%).
Nel II semestre 2010, il volume di scambio complessivo della Regione Sicilia è assorbito per il 45% dalle province di Palermo e Catania, per il 31% dalle province di Messina, Agrigento e Siracusa e per il 24% dalle altre province tra cui Enna che assorbe solo il 3%. Le province con maggior numero di transazioni si confermano Palermo (4.633) e Catania (4.598), seguite dalla provincia di Messina (2.752), mentre risultano notevolmente distaccate le altre provincie che, considerate tutte assieme, non arrivano a superare quota 2.000. Il valore di riferimento regionale, nel II semestre 2010, si stabilizza ad una quotazione media, per unità di superficie commerciale, pari a 961 €/mq, sostanzialmente invariato rispetto all’ultima rilevazione relativa al I semestre 2010 (963 €/mq).
Le quotazioni immobiliari più alte si registrano per le province di Catania (1.137 €/mq) e Palermo (1.229 €/mq) che rispetto al I semestre 2010 subisce un calo dell’1,9%, il più alto della Sicilia.
Tiene di più il mercato residenziale dei capoluoghi di provincia che, rispetto al II semestre 2009, con 6.969 transazioni, subisce un calo delle compravendite pari al -7,2%, la metà del tasso tendenziale annuo regionale relativo a tutte le province (-13,5%). Ad eccezione delle città di Siracusa e Trapani che fanno registrare un incremento delle transazioni rispettivamente del 4,6% e dell’8,2%, le maggiori contrazioni si registrano per i capoluoghi di Messina (-13,9%) ed Enna (-36,1%), mentre per tutti gli altri capoluoghi la riduzione delle compravendite non supera il 10%.
I capoluoghi di provincia più significativi, per dimensione del mercato residenziale, si confermano Palermo, Catania e Messina che assieme assorbono il 70% del mercato residenziale di tutti i capoluoghi della Sicilia; mentre il rimanente 30% è assorbito dagli altri capoluoghi con quote di mercato comprese tra il 3% della città di Enna ed il 9% della città di Siracusa. Tra i capoluoghi di provincia le quotazioni immobiliari più alte si registrano per i comuni di Palermo (1.618 €/mq) e Catania (1.509 €/mq).
Soffermandosi  sull’andamento del mercato immobiliare nelle macroaree territoriali in cui sono stati aggregati i Comuni della provincia di Catania (Hinterland Catanese, Acese e Versante Sud-Orientale Etna, Versante Sud-Occidentale Etna, Versante Nord Etna, Ionica, Piana di Catania e Calatino) si rileva che nel II semestre 2010 si è registrata una flessione con variazioni negative, rispetto al II semestre 2009, comprese tra il -1,8% (Hinterland Catanese) e il -21,4% della macroarea “Piana di Catania e Calatino”. Anche per le macroaree della provincia di Catania, così come nella Regione, non si registrano sostanziali variazioni delle quotazioni immobiliari, fatta eccezione per le macroaree “Piana di Catania e Calatino” e “Versante Nord Etna”, che hanno fatto registrare variazioni negative pari rispettivamente al -2,2% e al -2,6%.
Anche per il capoluogo di provincia, in coerenza con il dato provinciale, si conferma il periodo di crisi del mercato residenziale. La Città di Catania, suddivisa in 30 zone omogenee oltre ad una rurale, ha fatto registrare, rispetto al II semestre 2009, un significativo calo delle compravendite (-6,7%).
Il volume di scambio ha in gran parte riguardato la fascia semicentrale e la fascia periferica della città, che assieme coprono il 68% del mercato residenziale comunale. Di rilievo il crollo del mercato residenziale della fascia centrale: rispetto al dato del II semestre 2009, tutte le zone omogenee hanno infatti subito un calo con variazioni negative superiori al 30%. Sul piano dimensionale, è stato evidenziato un maggiore volume di scambio per la tipologia “medio-piccola”, che ha assorbito una quota di mercato superiore al 30%.

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