Inoltre poco più di un milione di euro sarà destinato alla sostituzione dei punti luce nelle scuole comunali e 906 mila euro alla sostituzione delle attuali 7.200 lanterne dei semafori. La realizzazione, affidata alla Amg Energia Spa, punta su’innovazione, affidabilità, risparmio energetico ma anche economico, nonché elevati standard di qualità in varie zone più volte colpite da black out, soprattutto nei quartieri Notarbartolo – Unità d’Italia.
Amg energia ha infatti delineato la mappa degli impianti di illuminazione pubblica esistenti nel capoluogo sicilianano e i risultati sono davvero sconfortanti: “su un totale di 46 mila punti luce in funzione, sono oltre 25 mila quelli realizzati tra gli anni sessanta e ottanta.
“Buona parte degli impianti in serie, ha fatto presente il presidente di Amg Energia, Francesco Greco, ha largamente superato la previsione di vita di 25 – 30 anni.
In città i vecchi impianti hanno da 40 a 50 anni – ha detto ancora Greco – e siamo spesso costretti ad interventi di manutenzione ripetuti e ormai antieconomici”.
Per raggiungere questi obiettivi è stato istituito un tavolo tecnico nel quale hanno partecipato oltre i responsabili di Amg Energia, anche gli esperti del dipartimento di ingegneria Elettrica dell’Università.
“Un confronto voluto – ha spiegato Greco – per fare chiarezza e spiegare in che modo utilizzeremo questi fondi”.
Ma il presidente di Amg e energia, Francesco Greco, ci tiene a sottolineare anche l’importanza del contratto di servizio che lega la società al Comune, che risale al 2001, ma è stato aggiornato economicamente solo tre anni dopo e che andrebbe rivisto:
“Come accade nelle altre città – ha dichiarato – il servizio dovrebbe esserci affidato nella sua totalità, nella forma di global service: questo ci permetterebbe di fare non solo la manutenzione ordinaria ma anche quella straordinaria e soprattutto – ha concluso – di prevedere investimenti tecnologici, come già succede sulla rete del metano di nostra proprietà, una delle più innovative d’Italia, con un tasso di guasti al di sotto della media europea”.