Sicilia-Russia: squilibrio sull’import - QdS

Sicilia-Russia: squilibrio sull’import

Marina Pupella

Sicilia-Russia: squilibrio sull’import

venerdì 22 Luglio 2011

Raffaele Lombardo: “Facciamo conoscere i nostri imprenditori per incrementare rapporti stabili con i colleghi russi”. L’Isola esporta verso la Federazione circa 13 mln di euro a fronte di un’importazione pari a 3 mld

PALERMO – Nel 2010 le esportazioni dalla Sicilia verso la Russia si sono mantenute ancora su livelli molto bassi rispetto alle importazioni.
Gli accordi bilaterali sottoscritti dal premier Silvio Berlusconi e da Vladimir Putin nel 2002 per rafforzare i rapporti commerciali fra i due paesi, non hanno ancora sortito gli effetti sperati, almeno per l’Isola.  A confermarne, infatti, l’andamento negativo le elaborazioni Ice (l’Istituto per il commercio estero abolito con la manovra nazionale) su dati Istat, secondo cui le aziende siciliane hanno venduto nella Federazione russa merci per 13 milioni 276 mila euro, mentre hanno importato prodotti finiti e non per un valore di 3 miliardi.
Le voci che hanno avuto il maggior peso sull’import riguardano i prodotti delle miniere e delle cave (1 miliardo 728 mila euro) e quelli del carbon fossile e dei derivati dalla raffinazione del petrolio (1 miliardo 265 mila). Mentre ha esportato bevande e succhi per 4 milioni di euro. Fra i fattori che frenano questo settore che potrebbe essere strategico per la nostra isola, la burocrazia che spaventa le imprese, l’incapacità delle stesse di mettersi in rete, ma anche la mancanza all’interno delle aziende di una vera e propria strategia di marketing.
I numeri sul commercio estero regionale sono stati forniti da Maurizio Ninfa, responsabile Sprint Sicilia (sportello regionale per l’internazionalizzazione) durante una conferenza stampa a Palazzo d’Orleans, in cui il presidente Lombardo ha ricevuto in consegna dal governatore della regione russa di Uljanovsk Serghej Morosov, l’organizzazione della XIX sessione della task force italo-russa che si svolgerà il 20, 21 e 22 ottobre a Catania.
All’incontro bilaterale in corso a Palermo, hanno partecipato oltre che rappresentanti istituzionali della Regione siciliana e della Regione russa, anche delegazioni dei due paesi composte da imprenditori  dei vari settori merceologici.
Previste tavole rotonde che tratteranno argomenti relativi all’agroalimentare, alla cantieristica navale, al tessile, finalizzate alla sottoscrizione di eventuali accordi commerciali. “Uno degli scopi di questo incontro – ha detto Lombardo – è far conoscere i nostri imprenditori e i rappresentanti istituzionali in maniera da poter costruire e incrementare rapporti stabili con i colleghi russi. Dal 2005 la Sicilia ha stretto quasi una sorta di gemellaggio con la regione di Uljanovsk, che ha prodotto relazioni commerciali con le aziende siciliane”. Lombardo ha posto l’accento sulla necessità di ridurre il divario import-export fra i due paesi, attraverso azioni commerciali e soprattutto attraverso le multinazionali russe presenti sul nostro territorio.
Nel corso dell’incontro si è affrontato il tema delle possibili joint venture da stipulare fra aziende siciliane, in particolare nel settore agroalimentare, con aziende russe, in virtù del know delle imprese della nostra regione. Il governatore Morosov ha chiesto da parte sua la creazione di un corridoio  “logistico” affinché si possa creare un hub per il traffico merci, in virtù della posizione strategica della Sicilia, utilizzando anche l’aeroporto di Comiso. Inoltre Morosov ha espresso l’intenzione di realizzare un volo di linea che servirà sette regioni, compresa Uljanovsk, per incrementare il flusso turistico fra le due realtà.

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