Aumentare le entrate tagliando le spese extra - QdS

Aumentare le entrate tagliando le spese extra

Annalisa Giunta

Aumentare le entrate tagliando le spese extra

mercoledì 27 Luglio 2011

Forum con Giovanni Di Martino, sindaco del Comune di Niscemi

Qual è la situazione economica del Comune?
“Il nostro bilancio ammonta a circa 68 milioni di euro e abbiamo dei debiti fuori bilancio ammontanti a 15-20 milioni di euro. Sinora siamo riusciti a mantenere il Patto di stabilità, non so se riusciremo a farlo anche quest’anno. In questi mesi stiamo indirizzando la nostra attività amministrativa per evitare questo rischio cercando di aumentare le entrate. Intanto abbiamo individuato un’impresa privata, attraverso una gara di evidenza pubblica, affidandogli il servizio di scovare entro ottobre gli evasori sia dell’Ici che della Tarsu, in particolare puntiamo ad individuare insieme all’Agenzia del Territorio le cosiddette case fantasma. In queste settimane stiamo applicando anche l’imposta comunale sulle aree edificabili perché nonostante fosse un obbligo per tutti i comuni già dal 2005 a Niscemi non era stata ancora applicata. Un altro modo per fare cassa che stiamo utilizzando riguarda la ricognizione delle aree di proprietà del Comune che non utilizziamo e che non ci forniscono nessuna utilità per poi venderle attraverso il sistema delle aste pubbliche. Nell’ambito dei tagli delle spese un intervento importante che ci ha consentito di risparmiare circa 200 mila euro annue è stato quello della dismissione dei vari fitti pagati per allocare gli uffici comunali presso edifici privati. Attualmente stiamo lavorando su un immobile per la distribuzione più razionale degli spazi che ci consentirà di togliere dalle uscite una somma di circa 40 mila euro con il trasferimento dell’ultimo ufficio comunale in un immobile di nostra proprietà. Attraverso queste direttive entro ottobre dovremmo essere nelle condizioni di iscrivere nel bilancio queste nuove entrate mantenendo così il patto di stabilità”.
Vista l’emergenza rifiuti nel nisseno, qual è la vostra situazione?
“Abbiamo registrato un abbassamento della spesa complessiva dovuta anche al miglioramento del servizio. Noi siamo tra i comuni dell’Ato Cl1 più avanti nella raccolta differenziata con una percentuale che riguarda anche l’umido che va oltre al 40 per cento e una copertura del servizio di raccolta differenziata nel centro abitato dell’80 per cento. Una percentuale buona considerato che la media in Sicilia è del 6 per cento, che è stata raggiunta grazie a una grande attività di sensibilizzazione della gente che ha compreso come la differenziata sia importante per due motivi: rispetto dell’ambiente e riduzione del costo complessivo che si riverbera direttamente sulla tassa del cittadino. Speriamo entro l’anno di incrementare questa percentuale arrivando alla soglia del 50 per cento, un obiettivo importante poiché raggiungendo certi livelli non si paga l’ecotassa e si ha diritto a degli incentivi, agevolazioni che ci consentiranno di abbassare ulteriormente la tassa del 2012”.
Quali sono le principali criticità del territorio?
“Vi rientra il quartiere “Sante Croci” colpito dalla frana del 1997 e che nonostante sia stato chiuso da un muro nei fine settimana diventa una discarica abusiva. Questi fabbricati saranno demoliti evitando così che in questa zona si possa creare una situazione grave dal punto di vista igienico-sanitario e della sicurezza. L’idea è quella di realizzare in questa zona un parco, il cui progetto è stato presentato all’interno dei Pist insieme ad altri 11 progetti di riqualificazione urbana, di cui due sono già stati finanziati. Un’altra criticità è il fenomeno criminale, ci siamo costituiti parte civile nei processi di mafia, stiamo incoraggiando gli imprenditori a denunciare le estorsioni di racket e nei bandi di gara abbiamo imposto di inserire la prescrizione all’impresa aggiudicataria di comunicare all’ente appaltante tutte le imprese di servizio che collaboreranno con la stessa in modo che esse siano valutate dalla Prefettura. Sistema che stiamo utilizzando per la realizzazione dell’area artigianale che speriamo possa caratterizzarsi per la filiera di trasformazione dell’agroalimentare”.
 

 
“Abbiamo ottenuto un notevole abbassamento dell’abbandono scolastico rispetto al 2009”
 
Qual è il vostro grado di informatizzazione?
“Il Comune è ben informatizzato, abbiamo un sito aggiornato con la pubblicazione – così come previsto dalla legge – di tutta l’attività amministrativa e abbiamo anche la Pec”.
Come vi relazionate con i cittadini?
“Abbiamo sia l’Ufficio Relazioni con il Pubblico, sia quello del difensore civico. Nel nostro percorso abbiamo dato priorità a riacquistare la fiducia del cittadino nei confronti dell’amministrazione soprattutto dopo lo scioglimento del precedente consiglio comunale per infiltrazioni mafiose. Un’azione svolta attraverso la valorizzazione delle associazioni culturali e di volontariato, a cui abbiamo affidato dei servizi come quello della gestione del verde pubblico. Stiamo lavorando molto sull’aspetto sociale. Tra gli investimenti fatti quello volto all’abbassamento del fenomeno dell’abbandono scolastico. Nel 2009 abbiamo registrato 115 casi di abbandono, così attraverso un tavolo tecnico, che ha coinvolto tutte le parte interessate, abbiamo adottato una strategia di contrasto che vedesse l’istituzione di corsi di formazione professionale riservati ai ragazzi delle scuole dell’obbligo. Con questo sistema oltre quello della costituzione dei centri di aggregazione per minori e il servizio civile abbiamo ridotto dell’80 per cento il fenomeno di abbandono, infatti nel 2010 i casi sono stati 30, quest’anno sono 21”.
 

 
Curriculum
 
Giovanni Di Martino è nato a Niscemi nel marzo 1960 ed esercita la professione di avvocato. È stato eletto per la prima volta consigliere comunale a Niscemi nel 1988 nelle fila del Pci. Nel 1994 fu tra i promotori della primavera niscemese insieme al sindaco Salvatore Liardo. Nell’amministrazione Liardo ebbe l’incarico di assessore ai Lavori pubblici, carica che continuò a svolgere anche nel corso della seconda legislatura fino al 2000. Nel 2000 venne rieletto consigliere comunale nelle fila dei Ds svolgendo il ruolo di capo gruppo consiliare. Nelle elezioni del 2007 è stato eletto sindaco con 7786 voti.

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