Ambiente. L’eterna vicenda dell’opera controversa.
Sicurezza. La costruzione non può prescindere da una serie di prescrizioni previste in Conferenza dei Servizi e che devono essere effettuate prima che si dia inizio all’impianto di rigassificazione.
Polo petrolchimico. Il rigassificatore di Priolo-Melilli dovrebbe sorgere in un’area con impianti a rischio incidente rilevante e in presenza di una faglia. Senza garanzie, no alle autorizzazioni.
PRIOLO (SR) – La sentenza del Consiglio di Stato sul rigassificatore di Porto Empedocle riapre il dibattito su Priolo. L’accostamento non deve trarre in inganno, infatti la situazione è completamente differente. L’iter per la costruzione del rigassificatore siracusano sembra ormai giunto alle battute conclusive, ma non si può pensare di concedere senza garanzie l’autorizzazione per un impianto all’interno di un perimetro che contiene diversi stabilimenti a rischio incidente rilevante. Prima di cominciare i lavori per la costruzione sarebbe infatti necessario risolvere il problema delle dieci prescrizioni richieste dalla Conferenza dei Servizi per mettere in sicurezza l’area. Non si può pensare di costruire lo sviluppo di una regione sulle spalle dei cittadini, che già tanto hanno patito a causa dell’industria petrolchimica in Sicilia. (continua)
