Una card per rilanciare l’agricoltura - QdS

Una card per rilanciare l’agricoltura

Claudia Cali

Una card per rilanciare l’agricoltura

venerdì 05 Agosto 2011

Protocollo d’intesa firmato dall’assessorato regionale per l’Agricoltura e l’Istituto di servizi per il mercato agricolo e alimentare. Gli imprenditori del settore accederanno al credito attraverso un’unica garanzia assicurativa nominale

PALERMO – Agricoltori e giovani imprenditori agricoli potranno accedere facilmente al credito grazie alla G-Card. Il nuovo strumento, istituito grazie ad un protocollo d’intesa firmato dall’assessorato regionale per l’Agricoltura e da Ismea, l’istituto di servizi per il mercato agricolo e alimentare, faciliterà l’accesso al credito bancario, attraverso la riduzione di richieste di garanzie ed il rilascio, in sostituzione, di un’unica garanzia assicurativa nominale, appunto la G-Card. L’obiettivo è quello di facilitare i difficili rapporti tra il settore bancario e le imprese agricole, specie quelle in start up, che presentano ridotte possibilità di offerta di garanzie reali o se esistenti, risultano sempre poco apprezzate e piuttosto costose.
 
La G-card consente, dunque, di usufruire: 1) di un miglioramento delle condizioni del prestito, che può consistere in una riduzione del tasso di interesse e/o in un allungamento temporale del periodo di ammortamento della somma erogata; 2) di un credito fino a 250 mila euro; 3) garanzie entro il limite massimo del 70% dell’importo dei finanziamenti bancari erogati alle imprese beneficiarie, elevate all’80% per i giovani agricoltori. Dalle percentuali si evince un’attenzione particolare per le imprese agricole condotte da giovani agricoltori, spesso in difficoltà nella restituzione dei fidi concessi dalle banche. Ma i vantaggi del nuovo strumento di credito sono legati anche all’introduzione di un nuovo soggetto che veicolerà l’istanza di  rilascio di garanzia (G-card), e, per la prima volta, potrà essere diverso da una banca o confidi. Si potrà trattare infatti di un CAF, un CAA, una Camera di Commercio, un patronato, un’organizzazione professionale o anche una banca o un confidi. Verranno inoltre distinte le due fasi di istruttoria, in precedenza unite in un’unica fase: quella dipendente dalle informazioni sul cliente, l’altra dipendente dall’operazione.
L’imprenditore infatti non dovrà più legare la sua richiesta di garanzia ad un finanziamento, ma potrà ottenere un’apertura di garanzia teorica (ma già parzialmente istruita da ISMEA) prima di recarsi in banca per la richiesta di finanziamento.  Con questa procedura l’imprenditore non rischierà dunque il “non accesso” alla garanzia perché la banca non conoscerà ne il prodotto, ne le modalità di accesso. Sarà l’imprenditore infatti a dare la possibilità alla banca di conoscere l’operazione dopo aver presentato la G-card, ottenuta nei sei mesi precedenti. A questo punto l’imprenditore potrà conoscere il costo minimo o massimo della garanzia (con una divergenza che è attualmente del 20%) a seconda degli anni di durata dell’eventuale finanziamento. In questo modo l’imprenditore potrà conoscere la commissione che gli verrebbe eventualmente richiesta in caso di domanda di garanzia, prima di recarsi in banca. Da quel momento l’impresa avrà sei mesi di tempo per individuare la banca che gli praticherà le migliori condizioni per la concessione del finanziamento di cui necessita.
 

 
Tassi più bassi e soluzioni rapide per chi investe in Sicilia
 
“Quello del credito è un problema urgente e che ha bisogno di soluzioni immediate – ha spiegato D’Antrassi -. La G-card rappresenta un provvedimento funzionale e redditivo per le aziende, che potranno surrogare le normali garanzie per accedere ai finanziamenti bancari. In questo modo – ha aggiunto – i nostri imprenditori avranno un accesso al credito più agevole e a un tasso più basso”. La procedura per ottenere la G-card sarà gestita dalla Sgfa (Società gestione fondi per l’agroalimentare), partecipata da Ismea. Uno strumento particolarmente utile per le imprese agricole condotte da giovani agricoltori, spesso in difficoltà nella restituzione dei fidi concessi dalle banche. Le polizze saranno messe a disposizione da tutte le Ipa regionali (settore interventi per la produzione agricola dell’assessorato). Il premio a carico dell’agricoltore sarà di circa il 2% sull’importo. Al termine dell’istruttoria le Ipa, che seguiranno l’intero iter della pratica, stamperanno la G-card con cui gli agricoltori potranno recarsi presso gli istituti di credito convenzionati per ottenere il finanziamento.

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