Lavoro. Operai “adattati” pagati per non lavorare.
Operai solo sulla carta. Dubbi sulla reale efficienza dell’iniziativa: tante le foto che documentano operai nei cantieri senza fare nulla, a fumare, magiare o parlare con i colleghi.
Mancato investimento. Danni prodotti all’edilizia: secondo le stime dell’Ance, con i soldi impiegati si sarebbero potuti attivare 100 cantieri nelle scuole siciliane che avrebbero impiegato 1.000 operai.
Decine e decine di milioni buttati al vento. In Sicilia una storia trita e ritrita ma questa volta si arriva al grottesco: mentre l’edilizia siciliana soffoca sotto i colpi della “crisi”, con perdite di occupati che si aggirano secondo l’Associazione nazionale costruttori edili a 30.000 unità (solo dirette, con l’indotto si arriva a 90.000), da qualche settimana proprio nell’Isola sono spuntati come funghi i cantieri lavoro. Tutto finanziato dalla Regione: 188 milioni di euro, interamente prelevati dai fondi Fas.
Ma davvero questi cantieri sono utili? Si mette a fare due conti il vulcanico presidente dell’Ance Catania, Andrea Vecchio, impegnato in questi giorni in una vera e propria “crociata” contro l’inutilità dei cantieri lavoro. (
continua)