Spinta autonomista alla base delle alleanze - QdS

Spinta autonomista alla base delle alleanze

Raffaella Pessina

Spinta autonomista alla base delle alleanze

sabato 03 Settembre 2011

Giovedì Napolitano sarà a Palermo per il 100° anniversario di La Loggia. Ne è convinto Lombardo che crede nell’ingresso di Fli

PALERMO – Le esternazioni del presidente della Regione Siciliana questa volta riguardano gli enti locali. In attesa di un patto di alleanza tra il Terzo Polo e il Pd all’Ars per poter portare a termine la legislatura, Lombardo fissa la sua priorità: quella di approvare un’altra riforma.”Il voto anticipato per le regionali è possibile – ha dichiarato Lombardo – ma prima dobbiamo approvare quella che considero la madre di tutte le riforme, ossia il decentramento amministrativo dalla Regione agli enti locali”.
Sulle alleanze politiche Lombardo afferma: “si deve dare una impronta non di sinistra ma autonomista, per potere così mandare al diavolo Roma di fronte a scelte che vanno contro gli interessi della Sicilia”. Che si tratti di un’alleanza anomala Lombardo ne è consapevole, ma ha anche dichiarato che è andata avanti perchè “ tutti siamo stati animati dalla capacità di separarci dalle logiche di appartenenza a questo e a quel polo. La compatibilità del Fli con il Pd nell’alleanza di governo -ribadisce Lombardo – è una cosa possibile. Il Fli non ha problemi di sorta, anzi ritiene che si debba andare alle amministrative prossime con un accordo fra i partiti che compongono la maggioranza di governo. Le esperienze fatte nell’ultima tornata delle amministrative sono positive.Questa è una esperienza autonomista”.
Italia dei valori si schiera invece contro Lombardo e lo fa per voce di Leoluca Orlando che ha dichiarato che il suo partito vuole essere un’alternativa a lombardismo e al berlusconismo. “Da questo punto di vista – ha detto Orlando, che tra l’altro intende candidarsi nuovamente a sindaco di Palermo – non c’è spazio neanche per parlare con Lombardo e i suoi alleati. Se il Pd andrà con Lombardo, noi allora andremo con i siciliani”.
Nel corso di alcune interviste Lombardo ha chiarito anche la sua posizione sulla sua  candidatura a presidente della Regione. Il governatore ha dichiarato di non volersi ricandidare e questo lascia ulteriore campo libero all’attuale presidente dell’Ars Francesco Cascio (Pdl) che così si troverebbe in pratica un solo candidato avversario: quello del Pd.
La volta precedente, lo ricordiamo, era stata opposta a Lombardo la candidatura di Anna Finocchiaro, ma l’esito sembrava scontato. Di certo il presidente della Regione non si sbottona su un eventuale rimpasto di governo. Non lo ha messo in atto questa estate e probabilmente conta di non farlo per tutta la legislatura. Ma, a questo punto bisogna capire cosa succederà al ritorno sui banchi di Palazzo dei Normanni, quando ci sarà da votare qualche legge. Come si comporterà il Pd? Secondo le ultime dichiarazioni dei rappresentanti del Partito Denocratico, il governatore dovrà decidersi a cambiare qualche assessore in cambio di un appoggio costituito da 27 deputati in Aula.
 
Intanto i prossimi appuntamenti all’Ars saranno per il 6 settembre con la riunione del Consiglio di Presidenza che prenderà in esame i tagli dei costi della politica, mentre giovedì 8 settembre il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, sarà a Palermo in occasione del 100esimo anniversario della nascita di Giuseppe La Loggia, ex presidente dell’Ars e della Regione Siciliana. La visita al Parlamento più antico del mondo sarà di mattina, mentre nel pomeriggio prenderà parte, presso la facoltà di Ingegneria, al convegno studi organizzato dal politologo Gianfranco Pasquino. La mattina dopo, infine, tappa all’Istituto di Storia Patria dov’è prevista la lectio magistralis dello storico.

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