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Palermo – San Leonardo, godetevi il ponte perché tra poco potrebbe crollare

Luca Insalaco

Palermo – San Leonardo, godetevi il ponte perché tra poco potrebbe crollare

sabato 03 Settembre 2011

Un tempo era uno dei più pregevoli del mondo. Chiesto l’intervento di Comune e Sovrintendenza. L’opera settecentesca versa in un mortificante degrado. La denuncia di SiciliAntica

TERMINI IMERESE (PA) – Un tempo era uno dei ponti più pregevoli del mondo. Oggi versa in uno stato di abbandono e degrado. È un  mortificante declino quello a cui è andato incontro il ponte sul fiume San Leonardo, maestosa opera architettonica che sorge nel territorio di Termini Imerese. Edificato nel 1721 sotto il regno di Carlo VI d’Asburgo dall’architetto regio Agatino Daidone. Per due secoli, l’imponente costruzione ha assicurato il collegamento carrabile con Palermo e nella prima metà del secolo scorso è stato perfino classificato da una rivista di settore tra i dodici ponti più belli del globo. Poi una parabola discendente.
“Nonostante il  monumentale ponte, alcuni anni fa sia stata sottoposto, da parte della Soprintendenza ai Beni culturali di Palermo, ad un pregevole intervento di restauro conservativo una assoluta mancanza di manutenzione e l’assenza di costanti lavori di pulitura ha trascinato nel degrado la superba opera architettonica” denuncia l’associazione SiciliAntica. “Larghe crepe si sono aperte nella zona dove la struttura stessa si collega al piano di campagna e che rischia, in un eventuale cedimento, di trascinare parte della lunga rampa laterale. Ulteriore preoccupazione – aggiunge Alfonso Lo Cascio, della presidenza regionale dell’associazione culturale – destano inoltre alcuni elementi dell’arcata centrale che mostrano iniziali segni di distacco e che andrebbero attenzionati con grande cura”.
SiciliAntica ha scritto al sindaco termitano ed alla Soprintendenza ai Beni culturali e ambientali di Palermo, chiedendo con forza interventi urgenti per bloccare lo stato di degrado ed evitare il crollo di parte del monumento che col passare del tempo appare sempre più probabile.
Il primo cittadino di Termini Imerese, dal canto suo, assicura di aver messo in moto l’iter burocratico per mettere mano alla pregiata opera ingegneristica. “A seguito della segnalazione da parte dell’associazione SiciliAntica – è la risposta del sindaco Salvatore Burrafato –  riguardante il vecchio ponte sul fiume San Leonardo, si fa presente che abbiamo avviato responsabilmente ogni utile iniziativa nei confronti degli uffici regionali competenti, per verificare lo stato in cui versa la struttura e predisporre, laddove possibile, eventuali piani di intervento di recupero dello stesso”.
 

 
La storia. Costruito per resistere a (quasi) tutto
 
TERMINI IMERESE (PA) – Costruito, come detto, sotto il regno di Carlo VI d’Asburgo, l’ardita architettura, con un’ampia arcata centrale a tutto sesto e una piccola arcata laterale, a schiena d’asino e con due rampe laterali perpendicolari al suo asse, fu innalzata dopo che sullo stesso corso d’acqua ne erano stati costruiti precedentemente altri, andati, per vari motivi, distrutti. L’audace ponte in pietra arenaria ebbe principalmente lo scopo di rendere la struttura sicura nei confronti delle esondazioni del fiume, obiettivo raggiunto grazie alla realizzazione di alti piloni che contemporaneamente contribuivano a dare slancio e monumentalità all’opera. Possente e solida, fu ornata al culmine da un altorilievo scolpito nella calcarenite che ritraeva una figura umana dormiente, collocata sulla sommità dell’arcata principale con una breve iscrizione, quasi a giustificare il motivo stesso della sua edificazione: “Secura quiete”.

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