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Catania – Oggi il via alla nuova viabilità e il caos è già dietro l’angolo

Melania Tanteri

Catania – Oggi il via alla nuova viabilità e il caos è già dietro l’angolo

sabato 03 Settembre 2011

L’amministrazione sembra già pronta a fare marcia indietro: istituito un apposito tavolo tecnico. Polizia, residenti e commercianti schierati contro il piano studiato dal Comune

CATANIA – Ha preso il via questa mattina il nuovo piano viario nel centro storico della città, voluto per liberare piazza Duomo dalle automobili, aumentare la velocità commerciale degli autobus urbani, eliminare il caos causato dalle intersezioni e fluidificare i flussi viari. Un progetto appena nato ma già foriero di proteste e polemiche.
La decisione dell’amministrazione di cambiare i sensi di marcia in tutta la zona Sud-Est di Catania, con istituzione di sensi unici e spostamento delle linee dei bus, infatti, continua a non piacere a residenti e commercianti, che hanno chiesto in tutti i modi al sindaco Raffaele Stancanelli, all’assessore alla Mobilità, Alberto Pasqua e ai tecnici comunali, di rivedere il piano che, così concepito, viene considerato da molti la pietra tombale per il centro storico, non solo dal punto di vista commerciale, ma anche della vivibilità globale, già gravata dalla presenza dei locali notturni e dalla difficoltà di attuare serrati controlli.
Nonostante il sindaco Stancanelli si sia detto disponibile a valutare miglioramenti al provvedimento, ribadendo il fatto che il piano è “frutto delle elaborazioni che costituiscono la base del Piano generale del traffico urbano, fondato sulla semplificazione per favorire la mobilità”, richieste di modifiche sono piovute da ogni parte, a cominciare dalle associazioni di categoria – Confcommercio e Confesercenti in testa -, comitati dei residenti e operatori della Pescheria. Anche i sindacati di Polizia si sono visti costretti ad alzare la voce.
“Il cambiamento – ha detto Stancanelli – almeno nella prima fase potrà provocare qualche disagio, fosse solo perché costringe a cambiare qualche abitudine. È proprio per rivitalizzare la città, i suoi esercizi commerciali, i suoi mercati storici, la sua economia che abbiamo voluto avviare il piano, che sottoporremo ogni giorno a verifiche e di cui dopo novanta giorni tireremo le somme”.
Una sperimentazione, dunque, che nelle intenzioni del sindaco dovrebbe migliorare circolazione e aspetto della città di Catania e che potrà subire aggiustamenti e miglioramenti se dovesse presentare problemi non previsti. Sono in tanti, proprio per questo motivo, a domandarsi perché correre ai ripari dopo aver rivoluzionato la viabilità (con tanto di spesa di denaro pubblico per spostare la segnaletica o realizzare quella nuova) e non ascoltare prima le esigenze della città.
Le maggiori preoccupazioni espresse dai commercianti riguardano principalmente il fatto che, eliminando posteggi e cambiando la circolazione stradale, i clienti, almeno quelli “di passaggio”, possano preferire recarsi altrove pur di non avere disagi.
Di tutt’altra opinione l’amministrazione comunale, secondo la quale l’aumento delle corse degli autobus, del numero delle vetture Amt (che dovrebbero passare, entro fine mese, da 130 a 220) e l’istituzione di corsie preferenziali, agevoleranno la vivibilità del centro, “riportando quanti più cittadini a frequentare le attività commerciali”.
Il provvedimento – che tante proteste ha scatenato anche in Consiglio comunale, dove c’è chi ha parlato di improvvisazione – sarà dunque tenuto sotto stretto controllo. Proprio per questo, ieri mattina il primo cittadino e insieme ai rappresentanti di Confcommercio, Confesercenti e dell’Associazione mercato storico della Pescheria, hanno siglato un protocollo d’intesa per istituire un tavolo tecnico finalizzato al controllo dell’applicazione del piano di mobilità nel centro storico.
 

 
“Possibili difficoltà per le volanti”
 
CATANIA – Grandi le preoccupazioni espresse anche dai sindacati provinciali di Polizia, Sap e Siap, i cui segretari – Giuseppe Coco  e Tommaso Vendemmia – hanno incontrato il sindaco Stancanelli per esprimere i forti dubbi legati al nuovo piano viario, in riferimento, in particolare, all’operatività della Questura.
Per eliminare il transito in piazza Duomo, infatti, il traffico veicolare proveniente da piazza Risorgimento è ora deviato in via San Giuseppe al Duomo e, da qui, in via Manzoni e piazza Nicolella, proprio dove si trova l’ufficio della Polizia di Stato.
“L’ubicazione della Questura catanese e il passaggio del traffico cittadino, creerebbero difficoltà operative alle volanti e alle operazioni di Polizia, che potrebbero causare forti rallentamenti alla fluidità veicolare” hanno affermato i due segretari, che hanno sottolineato come la scelta operata dall’amministrazione sia inopportuna anche in considerazione delle operazioni giudiziarie e di ordine e sicurezza pubblica.
Anche in questo caso, il sindaco Raffaele Stancanelli si è detto disponibile a rivedere il provvedimento, ma risulta difficile immaginare la creazione di percorsi alternativi a quelli previsti.
Di apperenti illogicità, comunque, il nuovo piano sembra essere ricco: non solo, infatti, il provvedimento riporterà le auto (seppur limitate a quelle di servizio) in via Etnea, nella parte bassa, dopo decenni di limitazioni, ma, per consentire il passaggio degli autobus su corsia protetta – si dovrebbe capire soprattutto da cosa, dal momento che i cordoli annunciati non sono stati posizionati e a limitare la corsia dei bus è solo una linea gialla – nella zona di via di Prima e di via De Curtis, è stata sacrificata parte di una zona pedonale, fruita dai cittadini, ovvero piazza Giovanni Falcone, da cui sono stati rimossi i dissuasori per consentire il passaggio degli autobus.

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