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Messina – Clamoroso a Palazzo dei Leoni, la Provincia è fuori dalla Sogas

Francesco Torre

Messina – Clamoroso a Palazzo dei Leoni, la Provincia è fuori dalla Sogas

venerdì 09 Settembre 2011

Il presidente Ricevuto aveva puntato molto sulla sua valorizzazione. Cresce la tensione con l’Udc. Si tratta della prima società partecipata che l’Ente dovrà abbandonare

MESSINA – Era uno degli obiettivi centrali dell’amministrazione provinciale: valorizzare le quote di partecipazione in Sogas e aumentare il numero dei viaggiatori messinesi nell’aeroporto di Reggio Calabria, non a caso definito Aeroporto dello Stretto. A questo erano diretti gli sforzi compiuti in tutti questi mesi dal presidente Nanni Ricevuto e dal suo braccio destro, l’assessore alle Partecipate Michele Bisignano, circa l’ottimale sviluppo dell’operazione Metromare, la privatizzazione parziale della società, la ricapitalizzazione con esborso di un mare di quattrini. Ma sono bastati una seduta di Consiglio provinciale e il voto favorevole di 13 consiglieri (tra cui quelli di maggioranza dell’Udc) per spazzare via tutto. E aprire una nuova crisi politica a Palazzo dei Leoni.
La Sogas sarà la prima società partecipata che la Provincia dovrà abbandonare. Ed è difficile non vedere questa decisione come un fallimento personale di Ricevuto. Il presidente aveva infatti portato a più del 20% le quote di Palazzo dei Leoni in Sogas, e permesso a Bisignano di essere nominato vice presidente. È normale che, all’indomani dell’inaspettato colpo di scena, abbia sbottato: “Approfondirò subito la questione con i vertici Udc. Se non ci saranno più le condizioni per stare insieme, azzererò la Giunta e cercherò nuove alleanze. Se non ne troverò, andremo a nuove elezioni”.
“Con piacere incontreremo nelle prossime settimane il presidente Ricevuto per parlare del futuro della Provincia di Messina, ma non certamente della Sogas che per l’Udc è un capitolo chiuso”, è stata però la brusca reazione di Gianpiero D’Alia dell’Udc messinese.
“Anzi – ha aggiunto D’Alia – bisogna andare avanti velocemente con la dismissione delle altre partecipazioni della Provincia, che sono solo uno spreco di risorse economiche in un momento di vacche magre”. E di dismissione delle società partecipate provinciali, in effetti, si parla già da mesi, finora però invano. In realtà, la Giunta tempo fa aveva presentato in aula una delibera con la dismissione congiunta di 38 società, ma questa è stata rispedita al mittente con la prescrizione di provvedere a delibere singole per ogni società. L’assessore Bisignano sostiene di averle quasi tutte preparate e che presto approderanno in aula, e d’altra parte anche i Revisori dei conti provinciali, approvando l’ultimo bilancio preventivo, hanno raccomandato agli amministratori di abbandonare nell’immediato tutte le partecipate con i conti in rosso o che nemmeno hanno presentato i bilanci.
Tra queste vi sono anche Innovabic e Nettuno Spa, su cui in seno alla Giunta vi sono posizioni controverse. Si tratta comunque perlopiù di carrozzoni che hanno drenato negli ultimi anni qualcosa come 10 mln di euro dalle casse provinciali. Il primo passo – malgrado la posizione del presidente – è stato fatto. Si spera adesso in un effetto domino.
 


Conti in rosso. Nel 2010 4 mln di euro di perdite
 
MESSINA – L’ultimo bilancio la Sogas l’aveva chiuso con 4 milioni di euro di perdite. E il segno meno aveva contraddistinto tutti gli ultimi 5 esercizi finanziari della società che gestisce il Tito Minniti, portando all’accumulo di 15 milioni di debiti.
Nonostante ciò, Nanni Ricevuto nel 2009 aveva aumentato la partecipazione azionaria della Provincia in Sogas dal 4 al 26,7%. La società adesso è alla ricerca di un partner privato, e alla recente richiesta di manifestazioni d’interesse sono sette le realtà che hanno inviato la propria candidatura, compresa la Sac, l’azienda che gestisce l’aeroporto di Catania. Ormai, però, questa non sarà più una vicenda di interesse messinese, anzi la Provincia dovrà esitare un bando per la vendita delle proprie quote.
Tra le società prese di mira dal piano di dismissione provinciale vi sono Ato Me 1, 2, 3, 4 e 5, Feluca, Progeta, Quarit, Sogepat, Sviluppo Taormina Etna, Centro mercantile, Multiservizi Spa.

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