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Agrigento – L’affollatissima Scala dei Turchi povera di servizi e strutture

Luca Mangogna

Agrigento – L’affollatissima Scala dei Turchi povera di servizi e strutture

sabato 10 Settembre 2011

Il sindaco Puccio riconosce la gravità dei problemi e annuncia rimedi a partire dal prossimo anno. Stagione turistica da pienone ma mancano alloggi, docce, fontanelle e vigilanza

REALMONTE (AG) – Una stagione da pienone per la Scala dei Turchi e Realmonte, che durante l’estate ha visto crescere esponenzialmente le presenze turistiche, tanto da risultare il secondo sito più visitato della provincia di Agrigento, dopo la Valle dei Templi. Ma l’incremento dei turisti non ha portato i benefici sperati all’economia locale, mentre al contempo è stata messa a nudo la mancanza di strutture del piccolo comune agrigentino che si trova ad affrontare un flusso di visite in costante aumento, senza che abbia i mezzi necessari per accoglierle.
“Quest’anno – osserva Antonino Sciarrone, presidente del Consiglio comunale – secondo una rilevazione più o meno approssimativa, ci siamo trovati di fronte un incremento di visite pari a 110 mila unità in più rispetto l’anno scorso, tanto che i parcheggi da poco costruiti proprio in prossimità della Scala dei Turchi, sono stati presi d’assalto e immediatamente affollati, con la strada circostante costantemente occupata da altre automobili parcheggiate. È chiaro che si debbano trovare soluzioni per far sì che Realmonte possa accogliere nel migliore dei modi tutti questi turisti e che la comunità ne ricavi benefici e non disagi, come allo stato attuale”.
Non è solo quello dei parcheggi il problema: mancano le docce, le fontanelle e la spiaggia è sprovvista di bagnini, cosa che, in un litorale come quello della costa bianca realmontina, preda di forti correnti, mette a serio rischio la balneazione.
“Quello dei bagnini è un problema serio – conferma il sindaco, Pietro Puccio – e stiamo studiando un piano per il prossimo anno che ci consenta di assicurarne la presenza. L’idea è quella di far pagare un piccolo contributo di un euro per l’ingresso alla Scala dei Turchi, in modo tale che i fondi recuperati ci consentano di lavorare pure alla manutenzione ordinaria delle spiagge, senza dimenticare le altre strutture, cioè docce e fontanelle”.
Un altro serio problema è quello costituito dal pericolo di crollo della roccia di marna, spesso depredata dai passanti che ne rubano un pezzo da portare a casa come souvenir. “È una problematica grave – conferma il sindaco – e ci stiamo muovendo affinché si possa mettere nei pressi una piccola guardiola, in modo tale da tenere sotto controllo la situazione. Purtroppo i mezzi economici scarseggiano e Regione e Provincia fanno poco per aiutarci. Una soluzione potrebbe essere quella di recuperare dei fondi dall’Italkali, come già previsto, in chiusura di mandato, dalla precedente amministrazione. Si stanno studiando infatti delle misure compensative, da concordare, a seguito del depredamento del territorio che avviene a causa dei prelievi di cainite”.
 

 
Punti di forza. Il porticciolo e il riconoscimento dell’Unesco
 
REALMONTE (AG) – Se la stagione appena passata è stata, per Realmonte e la Scala dei Turchi, un vero boom, nei prossimi anni, con ogni certezza, le presenze continueranno ad aumentare in numero ancora maggiore. Due infatti sono i motivi che spingono a pensare a un costante afflusso nella Scala dei Turchi: la prossima costruzione del porticciolo turistico nella confinante Porto Empedocle, che porterà ad attraccare anche navi da crociera, e la richiesta di rendere la Scala patrimonio mondiale dell’umanità, che il Comune di Realmonte ha presentato, già quattro anni fa, all’Unesco.
“Adesso – spiega il sindaco, Pietro Puccio – abbiamo in programma delle visite a Roma per sollecitare la pratica e comunque siamo attivi perché l’iniziativa sia realizzata secondo i tempi dovuti. La recente fiaccolata, fatta in occasione della chiusura della stagione degli spettacoli del Teatro Costabianca, testimonia inequivocabilmente la nostra volontà ed è una delle iniziative che spingono verso questa direzione”.

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