Piano aziendale per liste d’attesa - QdS

Piano aziendale per liste d’attesa

Maria Francesca Fisichella

Piano aziendale per liste d’attesa

martedì 20 Settembre 2011

Le Aziende sanitarie devono adottare un Programma attuativo aziendale per rispettare tempi massimi. Da trasmettere all’assessorato regionale Salute, Servizio “Qualità e Governo clinico”

PALERMO – Le Aziende sanitarie dovranno adottare un Programma attuativo aziendale (Paa) in coerenza con quanto definito in ambito regionale riguardo al Piano regionale di governo dei tempi d’attesa 2011-2013 entro 60 giorni dall’adozione e pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana.
I Paa devono essere trasmessi alla struttura dell’assessorato per la Salute, dedicata al governo dei tempi d’attesa, presso il Dasoe (Servizio 5 “Qualità, Governo Clinico e Sicurezza dei pazienti”).
Inoltre, pur rispettando il principio della libera scelta da parte del cittadino di non avvalersi della prenotazione c.d. garantita (ossia erogazione della prestazione entro appropriati tempi massimi d’attesa, in ordine alla classe di priorità clinica indicata dal medico curante), le Aziende devono pianificare la loro offerta sanitaria, per il rispetto dei tempi massimi d’attesa secondo priorità clinica e per garantire un coerente ed un efficiente aggiornamento delle procedure per la gestione dei registri e delle agende di prenotazione (che il Piano nazionale di governo delle liste d’attesa 2010-2012 indica come obbligatorio), da collegare operativamente al sistema centralizzato di prenotazione (Cup).
Ed ancora, nel Paa occorre individuare, secondo una precisa pianificazione, le strutture erogatrici pubbliche e private accreditate nell’ambito delle quali può essere garantito, per le prestazioni ambulatoriali e di ricovero, c.d. critiche, identificate nel Piano, il rispetto dei tempi massimi d’attesa, tenendo conto dei codici di priorità clinica, ad almeno il 90 per cento dei cittadini richiedenti.
Per le province di Palermo, Catania e Messina, le Aziende sanitarie provinciali, le Aziende ospedaliere e Ospedaliere universitarie devono predisporre un unico piano operativo ospedale-territorio, con il coinvolgimento anche degli Ircss e delle sperimentazioni gestionali, per controllare e garantire a livello provinciale il rispetto dei tempi d’attesa.
Le Aziende sanitarie provinciali (Asp) attraverso una opportuna pianificazione e programmazione dei servizi assistenziali, devono indicare nel Paa i c.d. “ambiti territoriali di garanzia”, cioè l’ambito territoriale dove le strutture sanitarie, pubbliche e private accreditate con il Servizio sanitario nazionale opportunamente individuate nello stesso Paa, possano garantire la tempestività dell’intervento sanitario, nel rispetto dei tempi massimi d’attesa.
Il Programma attuativo aziendale dovrà inoltre prevedere, per tutte le Aziende sanitarie, le misure da adottare in caso di superamento dei tempi massimi stabiliti, senza oneri a carico degli assistiti, se non quelli dovuti come eventuale quota per la partecipazione alla spesa (ticket).
In accordo con il Pngla 2010-2012, viene indicata anche la possibilità, nell’ambito del governo delle liste d’attesa, di considerare l’acquisto delle prestazioni erogate in regime libero professionale dai professionisti (Alpi) da effettuarsi all’interno dell’azienda. Anche se, si sottolinea, che l’utilizzo di questa possibilità deve essere correlata ad un puntuale monitoraggio, per verificare il rispetto dell’equilibrio previsto tra prestazioni rese dal professionista in regime istituzionale e quelle rese in regime di libera professione intramuraria. Le aziende che volessero utilizzare l’Alpi, dovranno darne informazione alla struttura dell’Assessorato per la salute.
Il Paa deve inoltre indicare le forme e gli strumenti attraverso i quali assicurare la comunicazione ai cittadini sulle iniziative aziendali relativamente al governo dei tempi d’attesa, dedicando particolare attenzione alle nuove forme di comunicazione attraverso i siti web aziendali.
 

 
Performance e risultati vanno monitorati
 
L’efficienza di un simile sistema è legata alla puntuale raccolta di informazione sulle attività sanitarie attraverso i flussi regionali, e che queste a loro volta giungano a livello ministeriale.
In questa prospettiva sono in via di continuo sviluppo e perfezionamento, all’interno del Nuovo sistema informativo sanitario (N.S.I.S. – v. QdS del 15 aprile 2010), che ha come obiettivo di misurare le performance e i risultati delle attività intraprese a livello regionale in campo sanitario, una serie di specifici flussi informativi per il monitoraggio ed il governo del fenomeno delle liste d’attesa.
In particolare il nuovo Piano nazionale per il governo liste d’attesa per il 2010-2012 prevede: il monitoraggio ex post delle prestazioni ambulatoriali; il monitoraggio dei ricoveri ospedalieri (ex post); il monitoraggio ex ante delle prestazioni ambulatoriali; il monitoraggio delle prestazioni erogate in Alpi (ex ante); il monitoraggio della sospensione delle attività di erogazione da parte delle Aziende sanitarie ed ospedaliere; il monitoraggio dei Pdt (Percorsi diagnostici terapeutici).
Tutte le dettagliate informazioni riguardanti il monitoraggio dei tempi d’attesa attraverso i flussi ministeriali sono opportunamente precisate nelle “Linee guida sulle modalità di trasmissione e rilevazione dei flussi informativi per il monitoraggio dei tempi d’attesa” come da Accordo Stato-Regioni del 28 ottobre 2010 sul Piano nazionale di Governo dei tempi d’attesa (PNGLA 2010-2012) emanate dal ministero della Salute il 30 dicembre 2010.

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