Pil Sicilia: niente crescita senza interventi immediati - QdS

Pil Sicilia: niente crescita senza interventi immediati

Raffaella Pessina

Pil Sicilia: niente crescita senza interventi immediati

venerdì 30 Settembre 2011

Savona (II comm. Ars) ritiene possibile +2% ma occorrono gli investimenti. Martedì in Aula è prevista la discussione sul Dpef 2012/14

PALERMO – L’Assemblea regionale siciliana è stata rinviata a martedì prossimo con all’ordine del giorno la discussione del Documento di programmazione economico-finanziaria per gli anni 2012/2014. Finisce così questa settimana parlamentare che è stata dedicata unicamente alla censura all’assessore alla Sanità Russo. Mercoledì pomeriggio ad inizio di seduta è stato comunicato il reintegro di Cateno De Luca alla carica di deputato regionale. Come si ricorderà il parlamentare era sottoposto agli arresti domiciliari.
Tornando al documento finanziario, ieri mattina finalmente la commissione Bilancio ha potuto riunirsi per esaminare intanto quali effetti avrà la manovra correttiva del governo nazionale sulla Sicilia. Ne è emerso un quadro che disegna le nuove prospettive economiche: dalla crisi si potrà uscire solo raggiungendo un incremento del 2% del Pil: un obiettivo considerato in commissione possibile se verranno individuate da subito le misure che determineranno lo sviluppo del territorio inserendole in finanziaria. Il presidente della commissione Riccardo Savona ha dichiarato che “come tutte le altre regioni, anche la nostra sarà sottoposta a dei tagli, ma è pur vero che si può, o meglio si deve conciliare la politica di risanamento impostaci con una serrata campagna d’investimenti, attraverso cui eludere la recessione e garantire la crescita economica”.
Martedì prossimo la commissione tornerà a riunirsi per esitare il Dpef per l’Aula. Proseguono intanto i lavori della commissione speciale di indagine sul Piano di informatizzazione della  Regione siciliana, con particolare riferimento agli affidamenti alla Società  ‘Sicilia e-servizi spa’ e per ora sono state esaminate tutte le delibere di Giunta che regolano i rapporti tra Regione e Società partecipata. La prossima settimana è prevista un’altra riunione per l’audizione del Cda della Società, del collegio sindacale e dei rappresentanti del socio privato. Sul Dpef è intervenuto Giovanni Panepinto del Pd, che auspica un dibattito a 360 gradi “soprattutto rispetto alla parte dedicata allo sviluppo della Sicilia, che oggi sembra compromesso sia per la crisi internazionale che per i problemi cronici che frenano la Regione”.
Sullo sviluppo della Sicilia interviene l’assessore all’Economia Gaetano Armao che ha dichiarato che l’avvio del credito di imposta porterà ad una crescita nel 2012 del Pil intorno allo 0,4%.
In merito ai contenuti del Dpef Armao ha aggiunto che “prevede un impianto profondamente riformatore dell’ordinamento, punta alla crescita e non solo ai tagli. “Il governo nazionale ha approvato una manovra che ci ha imposto di rivedere i saldi aggiunge Armao – che taglia alla Sicilia un miliardo oltre ai quattrocento milioni agli enti locali. Rifiutiamo questa prospettiva e la impugneremo di fronte alla Corte Costituzionale, ma allo stato dobbiamo tenere conto delle norme vigenti e quindi dovremo calare sia in sede normativa di bilancio sia in sede di finanziaria questi input”.
Sul piano politico la questione del rimpasto di Giunta è tutt’altro che chiusa. Il capogruppo del Pd Antonello Cracolici schiaccia il piede sull’acceleratore dichiarando che la maggioranza ha bisogno di essere rilanciata con un nuovo esecutivo.

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