Dallo stress psicologico al mobbing - QdS

Dallo stress psicologico al mobbing

Luca Insalaco

Dallo stress psicologico al mobbing

sabato 15 Ottobre 2011

A partire dal 31/12/2010 tutte le aziende hanno l’obbligo di attivarsi per valutare lo stress da lavoro. A Palermo è attivo un centro d’ascolto all’interno dell’Azienda sanitaria provinciale n. 6

PALERMO – Lo stress da lavoro aumenta e cresce anche il numero di lavoratori che si rivolgono al Centro antimobbing e psicologia del lavoro dell’Azienda sanitaria provinciale 6 di Palermo.
Sono mediamente da 150 a 200 gli utenti che chiedono aiuto alla struttura di via Roma. Il 30% per mobbing, il 20% per uno stato di affaticamento psicofisico, il 40% per uno stato di stress generalizzato. Colpa delle mutate condizioni lavorative, del timore di perdere il posto di lavoro, di una precarietà che invade tutti i campi della vita. Un importante strumento per la prevenzione è rappresentato dalla circolare emanata dal ministero del Lavoro nel novembre dello scorso anno, che ha precisato i termini per l’applicazione della legge sullo stress da lavoro correlato approvata nel 2008. A partire dal 31 dicembre del 2010 tutte le aziende hanno l’obbligo di attivare i protocolli per la prevenzione e la valutazione dello stress nel lavoratore, il quale potrà ottenere il riconoscimento dello stress come malattia da “esposizione a rischio professionale”.
I sindacati si stanno attrezzando per venire incontro alle esigenze dei lavoratori e per delineare meglio i contorni di un fenomeno sempre più diffuso. Nel capoluogo dell’Isola, la Fisascat Cisl ha attivato lo sportello “Open”: “Si tratta di uno sportello polifunzionale e multidisciplinare che interviene sulle dinamiche psicologiche dell’ambiente di lavoro – spiega il segretario generale della Fisascat Sicilia, Mimma Calabrò -. Ci concentriamo sul processo organizzativo dell’azienda, che si intreccia con l’ambiente esterno e le vicende individuali di ogni lavoratore, per fare emergere eventuali situazioni di stress correlato, mobbing e stalking”. “Molti lavoratori sono stati messi in cassa integrazione a 50 anni e hanno un’estrema difficoltà a reinserirsi nel mondo del lavoro, mentre i giovani faticano a trovare un lavoro per la prima volta. Tutto ciò ha ripercussioni, non solo dal punto di vista economico, ma su tutta la vita relazionale e familiare dei lavoratori – spiega Monica Castelli, psicologa e responsabile dello sportello -. Lo sportello è mobile, nel senso che io stessa sono andata nelle aziende selezionate del nostro comparto, nelle quali abbiamo somministrato un questionario ai lavoratori. Questo lavoro ci ha permesso di entrare in contatto con i lavoratori in maniera diversa. Non è sufficiente, infatti, garantire soltanto le ferie, ma lavorare per assicurare quel benessere psico-fisico evidenziato dal D.M. del 2008. Grazie a questa indagine ora siamo in grado di intervenire in maniera più efficace per i lavoratori. Spesso, come abbiamo osservato nella Gdo, i lavoratori non si sentano valorizzati come persone, per il valore aggiunto che portano all’azienda”.
Allo sportello di via XX settembre arrivano casi di mobbing, stalking o anche chi, semplicemente ha bisogno di qualcuno che lo ascolti. Un sostegno indispensabile per evitare che il disagio sfoci in un disagio ben più grave. “Lavorare sulla prevenzione è indispensabile – sottolinea la Castelli – Perché la malattia produce un danno per l’azienda, oltreché per la collettività. Il lavoratore deve aver voglia di andare al lavoro. Se lavoro bene, l’azienda ha una maggiore produttività”.
 


L’approfondimento. Un questionario realizzato dalla Cisl
 
PALERMO – Lo stress da lavoro correlato è stato riconosciuto dall’Inail con la circolare n.71 del 2003. Perché ricorra sono necessari 10 elementi della cd. “costrittività organizzativa”. L’Inail continua a trattare questa patologia come una malattia professionale non tabellata, provando il nesso eziologico.  Gli esperti della Fisascat Palermo hanno creato un questionario per valutare la salute dell’organizzazione del lavoro che si divide in tre parti: una scheda anagrafica che delinea le caratteristiche dell’azienda (lavoratori, contratti, malattie, infortuni); una scheda che raccoglie gli elementi oggettivi degli impianti di sicurezza lavorativa sul lavoro; un test specifico per la rilevazione degli indici di stress psicofisici del lavoratore. Nella sede del sindacato, in via XX settembre, inoltre, uno psicologo è pronto ad ascoltare le storie di quanti vivono il lavoro come un incubo. Del pool, oltre a Monica Castelli, psicologo e responsabile dello sportello, fa parte anche Eliana Romanotto, esperta in materia di stress correlato. Lo sportello “Open” è attivo dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 13 e dalle 15.30 alle 19. Per inviare segnalazioni si può chiamare il numero 091 6254406 oppure spedire una e-mail all’indirizzo sportelloopen@fisascatpalermo.it.

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