L’Udc rimane fuori, il Pdl sempre più diviso - QdS

L’Udc rimane fuori, il Pdl sempre più diviso

Raffaella Pessina

L’Udc rimane fuori, il Pdl sempre più diviso

giovedì 16 Luglio 2009

Firmate le deleghe degli assessori del secondo Governo Lombardo. Musotto, corrente Miccichè, neo-capogruppo Mpa

PALERMO – “Ho confermato a Berlusconi la mia totale disponibilità a considerare tutte le ipotesi possibili, affinchè le istanze di sviluppo e rinnovamento che giungono dal Sud vengano prese nella giusta considerazione”. Con queste parole il sottosegretario alla Presidenza Gianfranco Miccichè ha commentato l’incontro che ha avuto con il Presidente del Consiglio in merito alla sua decisione di voler fondare un partito del Sud. Il sottosegretario ha spiegato che “Berlusconi non ha bocciato, nè promosso l’idea del Partito del Sud. Gli ho ribadito – sottolinea – che per me è fondamentale raggiungere un obiettivo: la tutela degli interessi del meridione”.
Sta di fatto comunque che si attende lo svolgimento della convention di Sorrento per capire se veramente questo partito del Sud si formerà e quali connotazioni assumerà nei confronti degli altre forze politiche. Intanto il deputato regionale Marco Falcone ha sottolineato come sia più rilevante, rispetto alla fondazione di un partito del Sud, constatare che vi sono molti gravi problemi irrisolti in Sicilia, a partire dalla gestione dei rifiuti. E lancia un messaggio: “Auspico, quindi, che il governatore Lombardo diventi un interlocutore reale dei bisogni dei siciliani, tenendo lontani tutti coloro che, invece, per ragioni di potere, tentano di attuare e propinare strategie di esclusione”.
E a proposito di Governo, il presidente della Regione Lombardo ha firmato dopo una settimana circa dalla nomina, le nuove deleghe assessoriali. Con questo atto il Governatore ha sancito l’uscita definitiva dell’Udc dalla maggioranza. Il Governo infatti ora è composto da Mpa (Roberto di Mauro e Lino Leanza), Pdl – area Miccichè (Michele Cimino e Titti Bufardeci), Pdl (Nino Bennati e Nino Strano e Mario Milone) e tecnici (Gaetano Armao, Caterina Chinnici, Massimo Russo e Marco Venturi).
E poiché Leanza è stato nominato assessore, al suo posto di capogruppo dell’Mpa all’Assemblea Regionale Siciliana è stato eletto Francesco Musotto, politico da sempre vicino alle posizioni di Gianfranco Miccichè e che da tempo ha abbandonato il Pdl per aderire all’Mpa, transitando però nel gruppo misto. Situazione che gli ha permesso di mantenere finora la Presidenza della Commissione Ue all’Ars. Una di quelle Commissioni però che il Presidente dell’Ars Francesco Cascio ha intenzione di cancellare perché poco produttive e troppo onerose da mantenere.
La prossima settimana riprenderanno i lavori d’Aula, ma il quadro politico è quanto mai confuso: le differenze di vedute tra le due correnti formatesi all’interno del Pdl si fanno sempre più profonde, l’Mpa intende portare a compimento il programma che si è prefissato con l’intenzione di non scendere a patti e collateralmente potrebbe presentarsi un nuovo partito, quello del Sud. All’opposizione si trovano ormai insieme Pd e Udc con un totale di 43 seggi: se si dovessero aggiungere deputati che transitano nel cosiddetto partito del Sud, facilmente si potrebbe arrivare all’immobilismo legislativo a causa di un’opposizione troppo numerosa.

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