Adesso anche il divorzio è low-cost - QdS

Adesso anche il divorzio è low-cost

Patrizia Penna

Adesso anche il divorzio è low-cost

mercoledì 26 Ottobre 2011

Un fenomeno in continua espansione secondo l’Associazione avvocati matrimonialisti. Succede in Romania dove si recano per divorziare sempre più italiani

PALERMO – Se sulla ricetta della felicità a due si continua a disquisire con formule sempre nuove ed intangibili, a volte tra il serio ed il faceto, la ricetta “perfetta” del divorzio esiste concretamente ed ha un che di sorprendente.
Chi, tra coppie che vogliono divorziare, non ha mai sognato di schioccare le dita e risvegliarsi un bel giorno con la consapevolezza di aver detto definitivamente addio al coniuge in modo rapido e a basso costo?
Dirsi addio, diciamoci la verità, non è mai stato facile, né indolore. Rabbia, intolleranza, quella sensazione di insofferenza nei confronti del partner, stati d’animo di ansia e rancore che si alternano e si susseguono in maniera spasmodica: è un mix “letale” quello di cui è fatto la coppia che scoppia, un turbinio di sentimenti che ci creano disagio e malessere da cui poi scaturisce l’amara constatazione di una incompatibilità “sopravvenuta”, o forse da sempre solo “latente”: tecnicamente si chiama “consapevolezza della fine” ed è il momento in cui l’unica cosa che si desidera è voltare pagina prima possibile.
L’Italia non offre di certo soluzioni immediate ai casi più disperati di incompatibilità tra coniugi dal momento che nel nostro Paese per divorziare ci vogliono in media 4.000 euro e tre anni. Quella che stiamo vivendo, invece, è l’era della globalizzazione, della spasmodica ricerca del tutto e subito, in cui l’individuo esige tempestività, in cui tutto è e deve essere facile e a portata di mano. è di qualche giorno fa la notizia secondo cui con 1.500 euro e appena sei mesi di tempo, è possibile chiudere una pratica di divorzio. Facile, veloce e low cost. Come? Dove? L’isola felice degli aspiranti divorziati è, niente popò di meno che la Romania. E non si tratta della solita truffa giacché la garanzia di veridicità della notizia è rappresentata dalle norme europee che consentono di divorziare legalmente in tutti i 27 Paesi dell’Unione Europea.
Un fenomeno in continuo aumento quello dei divorzi in Romania che, secondo quanto rivela l’Associazione avvocati matrimonialisti, coinvolge almeno il 30% degli italiani che vogliono divorziare all’estero.
La domanda è: i divorzi facili, veloci e low cost possono attenuare o addirittura cancellare del tutto la sofferenza per il fallimento di un rapporto coniugale in cui sono state investite risorse? Può, alla rapidità nel dirsi addio, accompagnarsi l’agognato happy ending “e vissero tutti felici, divorziati e contenti?"

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