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Messina – Cantieri di lavoro della discordia. Alla fine, sono tutti insoddisfatti

Francesco Torre

Messina – Cantieri di lavoro della discordia. Alla fine, sono tutti insoddisfatti

venerdì 28 Ottobre 2011

Il sindaco Buzzanca: “Lavori ultimati l’8 dicembre”. David (Fillea Cgil): “Previsione utopistica”. Commercianti sul piede di guerra: minacciate anche denunce alla Procura

MESSINA – “I lavori saranno ultimati prima del giorno dell’Immacolata, poi solo qualche intervento di pulizia e manutenzione e qualche opera di arredo urbano”. Così parlò il sindaco Giuseppe Buzzanca, tirato per la giacchetta da più parti a proposito dei famigerati Cantieri lavoro che, in città, stanno proprio scontentando tutti gli attori in campo, dai lavoratori ai commercianti fino ai cittadini comuni, stanchi di vedere dissestato quel Viale che dovrebbe rappresentare uno dei fiori all’occhiello della città.
Eppure i Cantieri dovevano rappresentare un’opportunità sia per i tanti disoccupati coinvolti che per la città stessa. Non a caso nella legge regionale che li aveva istituiti, la 6 del maggio 2009, erano stati inseriti tra le “misure urgenti per l’emergenza sociale”. Invece, aperti il 23 maggio scorso, fino a oggi i Cantieri lavoro si sono rivelati soltanto un problema.
Sono 81 i disoccupati – in maggioranza donne – impegnati in lavori per i quali non hanno la minima competenza specifica, tante le aree scelte da Palazzo Zanca per gli interventi. Tra tutte spicca viale San Martino, punto nevralgico della vita commerciale e sociale cittadina, i cui marciapiedi da mesi sono ridotti a un Camel trophy che grida vendetta. E a cominciare a gridare veramente – e veementemente – saranno per primi i commercianti se, entro il periodo dello shopping natalizio, i lavori non saranno ultimati come da bando. A tal proposito, i proprietari dei negozi della zona si sono già espressi minacciando azioni risarcitorie e denunce alla Procura della Repubblica. Ed ecco spiegate le date snocciolate dal sindaco, arrivate all’indomani dalla risoluzione dell’altro problema, quello del pagamento degli stipendi agli “allievi” per il quale nei giorni scorsi a Palazzo Zanca si è sfiorata la rissa.
Ma le previsioni di Buzzanca sono attendibili? “I lavori si concluderanno sicuramente entro l’anno, ma l’8 dicembre è una data utopistica”, replica Daniele David della Fillea Cgil, che i lavori li sta seguendo da vicino e che denuncia altri ritardi – non imputabili ai lavoratori – anche in altre zone della città, come al Cantiere lavoro di Briga dove, per rifare una piazzetta, si sono dimessi già tre geometri comunali.
Lo scenario che si prospetta è dunque drammatico, con l’incoerenza, nel periodo natalizio, di un’area commerciale pedonale su via Dei Mille e il perdurare di recinzioni e paletti sull’arteria principale, che di fatto ne impediranno il transito. E se tra tutti i problemi dell’amministrazione quello dei Cantieri lavoro non è certo il più grave, può però rappresentare il termometro del disagio vissuto da una Giunta in difficoltà anche con i problemi più semplici.
 

 
Responsabilità. Alla fine ci rimettono i cittadini
 
MESSINA – La responsabilità è della Regione siciliana, che ha attivato misure assistenziali o – come sostiene Buzzanca – clientelari a danno dei Comuni, o dell’amministrazione cittadina che ha indicato il viale San Martino, il salotto della città, come spazio per le “lezioni” sui concetti base dell’edilizia? Probabilmente da entrambe le parti, ma una cosa è sicura: alla fine chi ci va di mezzo saranno sempre i cittadini, costretti oggi a sopportare lo sconquassamento del viale San Martino. Per effettuare il quale Palazzo Zanca – a proposito di presunte clientele – ha deciso di affidare una consulenza di 22 mila euro al ragioniere Enrico Iorio perché provveda “alla predisposizione degli statini paga ed a tutti gli adempimenti amministrativo-contabili nonché fiscali e previdenziali, relativi all’assunzione del personale di direzione, istruttore, operai qualificati e allievi operai nei cantieri”. Ma per la Ragioneria sarebbe davvero stato così oneroso occuparsi per qualche mese di 80 buste paga in più?

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