Il Ponte sullo Stretto si fa, lo assicura La Russa - QdS

Il Ponte sullo Stretto si fa, lo assicura La Russa

Lucia Russo

Il Ponte sullo Stretto si fa, lo assicura La Russa

sabato 29 Ottobre 2011

Presidenti Regioni del Sud chiedono incontro urgente con Fitto su Fondi Ue. Il ministro: “Il Governo non sottrarrà i fondi destinati”

PALERMO  – La mozione approvata ieri “non dice che non si farà il ponte sullo Stretto di Messina”, ma che il Governo “eventualmente” può sopprimere finanziamenti per l’opera, “ma posso assicurare che non lo farà” ha assicurato il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, a proposito della mozione di Idv cui ha dato parere favorevole il Governo giovedì. “Una mozione – ha spiegato La Russa – non si nega a nessuno, ma vale per quello che vale. Ed io dico che il Governo non sottrarrà niente dai fondi destinati al ponte”.
 
I deputati nazionali del Movimento per le Autonomie in una nota congiunta hanno sottolineato che si è trattato di “una versione assolutamente fuori luogo della votazione in aula delle mozioni sul Trasporto Pubblico Locale. In una delle mozioni (Idv – Borghesi) si chiedeva al Governo di reperire le risorse per il Trasporto Pubblico Locale e si elencavano una serie di eventuali possibilità di recupero di risorse. Tra queste (che non avevano però alcun valore vincolante) si indicavano anche i finanziamenti per il Ponte sullo Stretto”. “Lo stesso Borghesi nel suo intervento ha sottolineato testualmente: ‘il Governo non ha alcun impegno ad attingere a quei capitoli che abbiamo indicato. La soppressione dei finanziamenti sarebbe peraltro giuridicamente impossibile – facendo parte di impegni già assunti con una società – ed economicamente insostenibile -in quanto i costi per lo Stato sarebbero superiori a quelli occorrenti per l’intera opera”. “Pare inutile – conclude la nota congiunta Mpa – a questo punto aggiungere che una mozione non potrebbe comunque cancellare e superare il deliberato di leggi dello Stato. Si è trattato comunque di un equivoco spiacevole, amplificato evidentemente dai fini demagogici dei presentatori. Per quanto riguarda i deputati del Movimento per le Autonomie, non possiamo che confermare che il Ponte sullo Stretto rimane per noi una delle priorità fondamentali per lo sviluppo della Sicilia e dell’Italia tutta”.
Lo stesso presidente Raffaele Lombardo ha richiamato l’attenzione sul fatto che i finanziamenti pubblici nella società Stretto di Messina sono meno di 2 miliardi di euro, “solo una piccola parte degli 8 miliardi necessari per la realizzazione dell’opera”. “Il Ponte sullo Stretto – ha detto il presidente dei siciliani – si dovrà realizzare sia perchè la parte più consistente del capitale viene dai privati e l’investimento si dovrà fare con il metodo del project financing, sia perchè si sono già investite molte risorse. Fermarsi o fare marcia indietro adesso sarebbe scellerato, un imperdonabile spreco di risorse pubbliche”.
E a proposito di investimenti al Sud i presidenti di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia e Sicilia hanno deciso di chiedere “un incontro urgente” con il ministro per i Rapporti con le Regioni e la Coesione, Raffaele Fitto, per avere elementi di “chiarezza” sugli indirizzi del Governo sui programmi comunitari in merito al destino dei fondi europei destinati al Sud.
“Il riferimento alla revisione strategica dei programmi comunitari contenuto nell’elenco degli impegni assunti dal Governo nazionale nei confronti dell’Europa – hanno detto Gianni Chiodi, Vito De Filippo, Giuseppe Scopelliti, Stefano Caldoro, Michele Iorio, Nichi Vendola e Raffaele Lombardo – desta preoccupazione e solleva gravi dubbi circa il rischio di compressione indebita delle prerogative istituzionali dei diversi livelli di governo e di riduzione delle risorse complessivamente disponibili per le politiche di coesione”.
Condizione indispensabile del piano Eurosud, ribadiscono i governatori regionali, è che “gli indirizzi del Governo nazionale siano condivisi preliminarmente all’adozione di qualsiasi decisione in merito a programmi la cui responsabilità di gestione ricade nelle competenze regionali”.

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