Costo del denaro e risparmio, in Sicilia esistono margini di miglioramento - QdS

Costo del denaro e risparmio, in Sicilia esistono margini di miglioramento

Rosario Battiato

Costo del denaro e risparmio, in Sicilia esistono margini di miglioramento

sabato 29 Ottobre 2011

Secondo la Regione, nell’Isola i tassi applicati per operazioni a scadenza o revoca sono superiori alla media. Nel 2010 i depositi di famiglie e imprese diminuiti dell’1,2%. Servono nuovi strumenti bancari

PALERMO – La tenuta economica e gli eventuali sviluppi di un paese passano dal suo sistema creditizio e dai risparmi. L’analisi dei dati siciliani ha fatto emergere criticità e forza del sistema isolano.
Gli ultimi dati sul sistema del credito nell’Isola sono stati diffusi dal dipartimento Finanze e credito dell’assessorato all’Economia della Regione siciliana e fanno riferimento al secondo trimestre del 2011. La disamina dei dati sul credito nell’Isola certifica che “i tassi attivi sui finanziamenti per cassa alle famiglie consumatrici, sia per le operazioni a revoca che per quelle a scadenza, hanno fatto registrare nel primo trimestre del 2011 un aumento rispetto al trimestre precedente nonché, per i rischi a revoca, in confronto al corrispondente periodo del 2010; sia per le operazioni a scadenza che specialmente per quelle a revoca i tassi applicati continuano a risultare superiori al dato medio nazionale (Sicilia 7,8% – Italia 5,15%)”.
Andando a scovare l’impatto del sistema creditizio per comparto di attività economica, sulle operazioni autoliquidanti e a revoca, si scopre che persiste una marcata differenza rispetto alle altre aree scelte per il confronto, soprattutto “per quanto attiene – si legge sul dossier della Regione –  al comparto dell’industria, che denota, rispetto al dato nazionale, una divergenza pari a 2,04% mentre l’edilizia fa rilevare un tasso superiore dello 0,79% e i servizi, infine, dell’1,28%”. Un dato in netta controtendenza riguarda le garanzie dell’accordato, dal momento che la consistenza delle garanzie è sempre assai più elevata in Sicilia rispetto al dato nazionale, infatti a marzo 2011 l’incidenza delle garanzie sui finanziamenti si distanzia dal dato medio di nazionale di ben 16 punti percentuali.
In generale per il dato relativo al Taeg (Tasso annuo effettivo globale) per finanziamenti con finalità diverse da acquisto abitazione ha fatto registrare in Sicilia un lieve aumento rispetto al precedente trimestre, ma in diminuzione se confrontato con quello dello stesso periodo dell’anno precedente. I finanziamenti per acquisto abitazione indicano un aumento del tasso in questione in tutte le regioni analizzate, più contenuto in Sicilia. Analizzando l’ammontare dei finanziamenti per contratti accesi nel periodo in esame, si nota come si sia generalmente registrato, rispetto allo stesso trimestre del 2010, un ammontare maggiore di finanziamenti in entrambe le categorie di operazioni soprattutto per i finanziamenti diversi da acquisto abitazione nelle province di Palermo, Ragusa e Agrigento, mentre la provincia di Catania ha registrato una differenza negativa rispetto all’analogo trimestre del 2010.
I dati sui risparmi delle famiglie isolane sono stati pubblicati nell’ultimo rapporto della Banca d’Italia sulle economie regionali (edizioni 2011) .Nel corso del 2010 il volume complessivo dei depositi bancari delle famiglie e delle imprese residenti in Sicilia è diminuito dell’1,2 per cento. La dinamica dei depositi delle famiglie consumatrici si è progressivamente attenuata nel corso dell’anno, e a dicembre si è rilevata una variazione negativa dello 0,4 per cento; la componente dei conti correnti, pur mantenendo un ritmo di crescita positivo, ha bruscamente decelerato.

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