Monte Paschi, sintonia credito pubblico-privato - QdS

Monte Paschi, sintonia credito pubblico-privato

Rosario Battiato

Monte Paschi, sintonia credito pubblico-privato

sabato 29 Ottobre 2011

“Nell’ultimo anno comincia ad avvertirsi una ripresa del tessuto produttivo”. Gaeta: “Esistono settori vivaci come turismo e pesca”

CATANIA – Per lasciarsi alle spalle la crisi bisogna agire di concerto attuando una felice intesa tra pubblico, privato e istituti di credito. Questo il senso della conversazione con Carlo Gaeta, responsabile area territoriale Sicilia di Banca Monte dei Paschi di Siena, incontrato durante l’evento organizzato da Mps a Catania nell’ambito di “A tu per tour con Montepaschi”.
Il ragionamento sulla salute dell’economia isolana muove intanto dall’impegno di Mps nell’Isola.  “Se rapportiamo la raccolta diretta, – ha spiegato Gaeta – che comprende i risparmi che i nostri clienti ci danno direttamente, e che esula dall’altro tipo di raccolta che può essere il risparmio gestito o il risparmio amministrato, con tutto il resto, possiamo tranquillamente affermare che la nostra area è leggermente sbilanciata a favore degli impieghi”. Un dato significativo perché vuol dire che “si impiega – ha spiegato il direttore – più di quello che si raccoglie”. Un risultato che attesta la vicinanza di Mps al territorio, secondo quanto precisato da Carlo Gaeta, in quanto l’istituto toscano nel corso degli anni ha incorporato diverse realtà locali come la Banca di Messina, o la Banca Popolare Siciliana, agendo parallelamente con la creazione di altre filiali.
 
“Anche l’operazione di Antonveneta, che potrebbe configurare un’anima del nord, in realtà si inserisce pienamente nel locale visto che rappresentava anche altre istituti legati al territorio come il Credito Siracusano”.
Il prestigioso istituto di credito toscano è la seconda banca di Sicilia, quindi può godere di un punto di osservazione privilegiato sullo stato dell’arte dell’economia isolana.
“Facendo una distinzione tra mercato corporate, cioè aziende, e mercato privati, – ha proseguito il responsabile Mps per la Sicilia – tra il 2010 e il 2011, si è avuta una crescita più sostenuta per quanto riguarda il settore dei privati”. Sul fronte aziende si può invece dire che nel loro complesso “abbiano avuto una crescita marginale, ma molto meno sostenuta di quella dei privati, perché evidentemente la crisi dell’economia reale comincia a farsi sentire”.
Non vi è dubbio, sostiene Gaeta, che la crisi stia ormai colpendo anche “quelle aziende che prima davano grandi soddisfazioni”. Tuttavia nel 2011 pare che si stia cominciando ad avvertire una forma di ripresa. “Non ci sono dati – ha spiegato il banchiere – ma alcuni imprenditori hanno evidenziato una certa ripresa degli ordini”.
In attesa del grande rilancio Carlo Gaeta ci ha illustrato le potenzialità dell’Isola. “Ci sono dei settori vivaci come il turismo, dove, ad esempio, la parte orientale ha fatto di più e meglio, anche perché il resto ha sofferto per altre questioni”. Le criticità evidenziate sono state la guerra in Libia, che ha coinvolto anche gli scali civili dell’aeroporto Birgi di Trapani, oppure la querelle estiva sulla privatizzazione di Tirrenia e Siremar che ha profondamente inciso nei trasporti con le Eolie.
“Soddisfazioni – ha proseguito Gaeta – anche sul fronte della pesca e dell’export, sempre trainato dagli idrocarburi”. E cosa dire invece del settore energetico? “Il 2010 è stato un ottimo anno, ha concluso il direttore – mentre nel 2011 c’è stato un lieve rallentamento anche a causa dell’incertezza sulla normativa”.

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