Sette anni per 165 milioni. Per l’Ircac il totale fa 1243 - QdS

Sette anni per 165 milioni. Per l’Ircac il totale fa 1243

Luca Mangogna

Sette anni per 165 milioni. Per l’Ircac il totale fa 1243

sabato 29 Ottobre 2011

Bilancio dell’Istituto che finanzia le cooperative siciliane a tasso agevolato. Carullo: copriamo il 30% di un sistema che può dare di più

PALERMO – Un totale di 1243 finanziamenti, per un ammontare di quasi 165 mln di euro. Sono le cifre dell’impegno degli ultimi sette anni dell’Ircac, l’ente economico regionale nato nel 1963 con l’obiettivo di sostenere la crescita del settore cooperativo in Sicilia. Lo strumento che lo rende appetibile è l’erogazione dei finanziamenti a tasso agevolato, ora stabile allo 0,90 per cento.
“Di circa 10 mila cooperative che sono presenti in Sicilia – afferma Antonio Carullo, dal 2004 commissario straordinario Ircac – copriamo circa il 30 per cento. Il problema è far conoscere meglio le possibilità di credito agevolato che offriamo”.
 
L’ente distribuisce crediti diretti e indiretti. I crediti diretti sono quelli di esercizio e quelli a medio termine, concessi per gli investimenti e le ricapitalizzazioni, col tasso annuo allo 0,90 per cento. “Quest’ultima – ha spiegato Carullo – è un’attività molto importante perché molte cooperative siciliane sono sottocapitalizzate e ricapitalizzandole consentiamo una maggiore liquidità”.
I crediti indiretti riguardano invece il contributo per leasing agevolato e il contributo interessi su finanziamenti dal sistema bancario, con il tasso massimo di interessi dell’1,75 per cento. “Per questi contributi – ha spiegato Carullo – la Regione si accolla l’onere di rimborsare alle cooperative la differenza del tasso d’interesse. In pratica – ha continuato – dato che il nostro tasso è dello 0.90%, la Regione copre il disavanzo”. La legge regionale n.6 del 14/5/2009, stabilisce inoltre che la Regione rimborsa all’Ircac questi crediti. “Prima la missione dell’Ircac era quella di dare questi contributi alle cooperative – illustra il commissario – prendendo i soldi dal fondo unificato che però andava in passivo, riducendo il capitale di rotazione. Ora la Regione si accolla il quantitativo di interessi che rimborsiamo, fino a 3 mln di euro, e ce li rimborsa, consentendo alle cooperative di far fronte alla differenza di interessi”.
Situazione economico-finanziaria delle cooperative siciliana: “La maggiore problematica – dice – è che molte cooperative risultano sottocapitalizzate e dovrebbero sfruttare di più l’accesso alla ricapitalizzazione”. Il commissario straordinario Ircac indica una possibile alternativa di sviluppo. “Le cooperative siciliane – ha segnalato – devono uscire da un mercato asfittico come quello regionale, e mettersi in movimento per l’esportazione. L’Ircac ha avuto finanziato delle misure per l’internazionalizzazione, che li favoriscono in tal senso. Una cosa è certa – spiega Carullo – Occorrono nuove misure che consentano di essere vicini alle cooperative sociali, che sono quelle che soffrono maggiormente, perché i comuni e gli enti locali non pagano. Questo – ha concluso – crea loro difficoltà per l’accesso al credito”.

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