Prefetture a stecchetto, tagli per 550,8 milioni - QdS

Prefetture a stecchetto, tagli per 550,8 milioni

Antonio G. Paladino

Prefetture a stecchetto, tagli per 550,8 milioni

sabato 05 Novembre 2011

Circolare n. 1853/2011 del dipartimento del personale del Mininterno inviata ai 106 uffici, di cui i 9 in Sicilia. Il dirigente responsabile risponde di tasca propria per tutte le spese in più se non si usano le email

PALERMO – Le Prefetture fanno i conti con i tagli imposti dalle manovre correttive di quest’anno. Ad esempio, la corrispondenza interna ed esterna dovrà esclusivamente essere trasmessa attraverso mezzi informatici, diversamente a carico del dirigente che non osserva questa prescrizione sarà addebitato il maggior onere economico conseguente.
Al fine di risparmiare sulle utenze, si potrà prevedere di concentrare in un’unica area, gli uffici che, per necessità di servizio, svolgono attività nelle ore tardo-pomeridiane e serali. Stretta sull’acquisto di beni e servizi, che dovranno essere preventivamente autorizzati dal Mininterno. In ogni caso, è escluso l’acquisto di suppellettili di alcun genere. Per i prossimi mesi e per il 2012, addio alle spese per il cerimoniale e di rappresentanza. Salta, così, il tradizionale scambio degli auguri natalizi e quello di fine anno.
E’ quanto si ricava dalla lettura della circolare n.1853/2011 che il dipartimento per le politiche del personale del’amministrazione civile del Mininterno ha diramato alle Prefetture- UTG in ordine al contenimento della spesa per le pubbliche amministrazioni, disposto dalle due manovre varate dall’esecutivo a maggio e ad agosto scorso.
Riduzioni di spesa che, per il solo Viminale, ammontano, nel 2012, a 550,8 milioni di euro e su cui occorrerà la massima razionalizzazione nell’impiego delle risorse assegnate.

Spese postali e di notifica
Per la corrispondenza interna ed esterna, non si potrà utilizzare altro strumento che non sia il mezzo telematico. Spazio quindi alla posta elettronica, anche certificata e alla messaggistica. Altre forme di comunicazione, tranne quelle previste dalla legge, costituiranno “un uso improprio di danaro pubblico”. In tali casi, il dirigente responsabile dovrà rispondere personalmente del maggior onere conseguente, oltre che ad subire riflessi sulla misurazione della valutazione della performance organizzativa ed individuale. In merito alle procedure di notifica, poi, la circolare del Viminale invita i Prefetti al “massimo sviluppo degli strumenti informatici".

Spese di missione
Se i Prefetti dovessero recarsi in missione a Roma, dovranno tempestivamente informare, oltre il Gabinetto del Ministro, anche la direzione centrale per le risorse strumentali e finanziarie del Viminale, cosicché la Scuola Superiore dell’Amministrazione dell’Interno potrà fornire loro le necessità dell’alloggio. Infatti, stante l’esiguità dei fondi presenti nell’apposito capitolo di bilancio, “non è possibile sostenere costi di ospitalità alberghiera”.

Spese per utenze
Razionalizzare i costi delle utenze elettriche e di riscaldamento. E’ questo l’imperativo contenuto nella circolare in osservazione. Sarebbe opportuno che i Prefetti localizzassero in un’unica area gli uffici che, per necessità di servizio, devono svolgere attività nelle ore tardo-pomeridiane e serali, sia nei giorni feriali che festivi.

Spese per acquisti di beni e servizi
Limitare al massimo l’uso della carta, in quanto non sarà possibile alcuno sforamento della dotazione assegnata, né sarà possibile acquistare “suppellettili di alcun genere”. Altri tipi di acquisti dovranno essere autorizzati dallo stesso Viminale, nei limiti delle disponibilità di bilancio.

Spese per cerimonie
Per i prossimi mesi e per tutto il 2012, non si prevede l’erogazione di alcuna somma per tali finalità. La circolare pertanto, sottolinea che a tale indisponibilità soggiacciono le tradizionali cerimonie per lo scambio degli auguri natalizi e di fine anno, nonché per la cerimonia del 2 giugno. Per quest’ultima, tuttavia, la circolare invita i Prefetti a coinvolgere altri enti e soggetti istituzionali, così da favorire in aree interne o esterne alla Prefettura, lo svolgimento di manifestazioni celebrative della ricorrenza, “senza alcun costo a carico del Viminale”.

 


A Palazzo Comitini si discute di “Perequazione, costi standard: obiettivi di responsabilità e di sviluppo”
 
Palermo – Ieri e oggi due giorni sul federalismo fiscale promossi dalla Regione siciliana in collaborazione con la provincia regionale di Palermo e la Conferenza delle Regioni. Al centro i costi del federaslimo, e il ruolo che la Sicilia puo’ giocare in questo momento.
Il luogo Palazzo Comitini, altamente simbolico, perche’ il 23 dicembre del 1945 la Consulta regionale siciliana vi approvo’ il testo di quello che poi divenne il nostro Statuto autonomistico. Oggi sabato alle 9,30 con una tavola rotonda su: "Perequazione, costi standard: obiettivi di responsabilita’ e di sviluppo". Vedra’ la presenza di Luca Antonini, presidente della Commissione per l’attuazione del Federalismo fiscale, Giorgio La Spisa, vice presidente della Regione Sardegna, Adriano Giannola, presidente della Svimez, Daniele Franco, direttore centrale per la ricerca economica capo ufficio studi della Banca d’Italia.  La mattinata sara’ conclusa da un’altra tavola rotonda su: "Federalismo e coesione sociale". Parteciperanno Maurizio Bernava, segretario generale della Cisl siciliana, Andrea Piraino, assessore regionale per la Famiglia, le Politiche sociali ed il Lavoro, Giacomo Scala, presidente dell’Anci, Pietro Busetta, dell’ Universita’ di Palermo. Le conclusioni saranno tratte dall’assessore regionale per l’Economia, Gaetano Armao.

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