Fisco e debiti: imprese in ginocchio - QdS

Fisco e debiti: imprese in ginocchio

Michele Giuliano

Fisco e debiti: imprese in ginocchio

mercoledì 09 Novembre 2011

Al vaglio un disegno di legge all’Ars che se approvato abbatterà sanzioni e interessi con l’Inps. Troppe le esposizioni debitorie, il rischio è il totale tracollo delle attività produttive

PALERMO – Le imprese artigiane commerciali ed agricole sono in ginocchio per la grave situazione di crisi, e sono sempre più esposte nei confronti degli istituti previdenziali e di riscossione. Condizione che si riscontra ovunque in Sicilia. Ma tra le province più colpite emerge sicuramente quella di Ragusa.
Nei giorni scorsi una delegazione di imprenditori e di organizzazioni di categoria è stata a Palermo dove presso la terza Commissione Attività produttive dell’Assemblea Regionale Siciliana, alla presenza del deputato regionale Giuseppe Sulsenti, ha incontrato il presidente Salvino Caputo. L’Ars ha avviato l’iter di una legge che, se approvata, consentirà di ristrutturare i debiti Inps in modo agevolato, abbattendo sanzioni ed interessi. è infatti proprio sul fronte dei debiti con il fisco che le aziende siciliane rischiano davvero tanto.
“La legge – spiega Sulsenti – consentirà il pagamento di una percentuale del debito originario con la remissione all’impresa del debito residuo, con l’estinzione delle obbligazioni contributive nei confronti dell’Inps, dei concessionari, con l’abbandono dei procedimenti eventualmente pendenti nei confronti delle aziende e della rinuncia delle aziende di eventuali opposizioni alle cartelle esattoriali”. L’attuazione della legge, che prevede una apposita convenzione con gli istituti bancari, sancisce anche che a ristrutturazione avvenuta saranno revocate le iscrizione ipotecarie e i fermi amministrativi da parte dell’ente esattore. Diciamo che questa posizione sull’esposizione debitoria delle imprese è praticamente invocata da tutte le categoria produttive, anche da quelle commerciali.
Per una volta sembra infatti che il fronte sia assolutamente compatto tanto che le dichiarazioni sono state sostanzialmente tutte le stesse ed hanno remato dalla stessa parte. “La sospensione dei debiti delle imprese dovrà essere immediata” è quanto ha chiesto la Confcommercio regionale all’amministratore delegato del Banco di Sicilia-Unicredit Group, Roberto Bertola, a seguito della decisione della Giunta regionale di estendere a tutta la finanza agevolata l’adesione all’avviso comune Abi-Ministero per la sospensione dei debiti di piccole e medie imprese. L’incontro tra Banco di Sicilia e Confcommercio regionale si è svolto a Palermo, alla presenza dell’amministratore delegato Bertola, di Luigi Taranto nella doppia veste di segretario generale di Confcommercio nazionale e di consigliere di amministrazione del Bds, del presidente e del coordinatore regionale di Confcommercio Sicilia, Pietro Agen e Julio Cosentino.
Il vertice è servito a fare il punto sulle iniziative  recentemente lanciate a sostegno del commercio, in particolare per venire in aiuto delle aziende in difficoltà o a rischio chiusura, in modo che possano riuscire a superare la crisi. Nel suo intervento Bertola ha mostrato apprezzamento per l’estensione, con delibera di Giunta, della moratoria dei debiti alle imprese stipulata fra l’Abi, le associazioni di categoria e il Ministero dell’Economia, a cui ha aderito anche il Gruppo Unicredit.
 


Confcommercio: "Incontro alle esigenze del comparto"
 
La presa di posizione di Confcommercio in Sicilia arriva addirittura da esponenti di caratura nazionale. “Stiamo rispondendo alle esigenze di liquidità delle imprese – ha sottolineato Taranto – attuando un rapporto più diretto e capillare con il territorio e realizzando una sinergia fra la banca, le associazioni di categoria e i confidi per traghettare le aziende fuori dalla crisi”. Il coordinatore regionale Cosentino ha ribadito la necessità di agire nell’immediatezza per l’attuazione della moratoria, in modo da consentire presto, nei più stretti tempi  tecnici, di poter sollevare le imprese dalle contingenti difficoltà. Anche il presidente di Confcommercio Sicilia, Pietro Agen, ha sottolineato l’opportunità di proseguire un utile confronto con le banche, in particolare con il Banco di Sicilia, con cui nel novembre scorso è stata stipulata una convenzione per aiutare le imprese. “Siamo soddisfatti dell’ampia convergenza raggiunta. Abbiamo anche evidenziato che non basta tamponare l’emergenza – ha affermato Agen – ma è necessario altresì guardare al futuro con più ottimismo e con maggiori prospettive di sviluppo. E su questo fronte abbiamo bisogno che le banche facciano seguire fatti concreti”.

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