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Catania – Trasporto pubblico: piccole novità per una rivoluzione attesa da anni

Melania Tanteri

Catania – Trasporto pubblico: piccole novità per una rivoluzione attesa da anni

mercoledì 09 Novembre 2011

Passi avanti anche in termini di civiltà, ma i controlli devono garantire il rispetto delle regole. L’obiettivo è spingere i cittadini a lasciare a casa l’auto e utilizzare i bus

CATANIA – Cordoli per separare le corsie preferenziali degli autobus, paline elettroniche alle fermate e studi di sistema per migliorare la mobilità della città.
Sono piccole, ma sono pur sempre delle rivoluzioni, quelle che nelle ultime settimane stanno interessando la viabilità etnea, tra le principali problematiche cittadine, non solo in termini di vivibilità, ma anche di economia e turismo. A cominciare dal posizionamento, da parte dell’amministrazione, dei cordoli gialli per separare fisicamente le corsie riservate ai bus, impedire le “spertezze” e favorire l’aumento non solo della velocità degli autobus ma anche la loro puntualità.
La posa dei primi cordoli è iniziata in corso Sicilia, ma a breve sarà estesa alle vie interessate dalla nuova viabilità del centro storico, in particolare via Dusmet e via Vittorio Emanuele.
Un passo avanti notevole, in termini di civiltà innanzitutto (anche se bisognerà vedere se i controlli saranno sufficienti per garantirne il rispetto) che va di pari passo con un altro importante balzo verso la modernità – condizione già raggiunta da tempo in altre realtà – e verso il tentativo di rendere Catania maggiormente organizzata e più vivibile, scoraggiando l’uso e in alcuni casi l’abuso del mezzo privato e rendendo appetibile quello pubblico, fino a oggi rifiutato dai cittadini come alternativa reale all’uso dell’automobile: le paline elettroniche per segnalare i tempi di attesa alla fermata dell’autous.
Lunedì scorso, infatti, sono state inaugurate in città le prime dieci paline – entro aprile 2012 saranno 95 per arrivare a 173 entro dicembre 2012 – che indicheranno in tempo reale i tempi di attesa degli autobus che, dotati di una sorta di sistema Gps, trasmetteranno i dati a una centrale operativa che aggiornerà gli orari presunti.
“Uno strumento importante – ha spiegato il nuovo direttore dell’Amt, Marcello Marino – che servirà innanzitutto a migliorare e cementificare il rapporto con la cittadinanza e a scoraggiare l’uso dell’automobile”.
Questo non significherà certo, come ammesso dallo stesso Marino, un aumento della puntualità, ma permetterà di avere la situazione di ogni mezzo sotto controllo e potrebbe avere effetti positivi anche su questo aspetto. “È una scommessa – aggiunge – una  sfida che accettiamo”.
“Il prossimo obiettivo dell’Amt – ha assicurato il presidente Roberto Sanfilippo –  sarà quello di mettere a regime il servizio, lavorando sul rispetto degli orari previsti. Per questo saranno determinanti le nuove assunzioni che saranno completate entro qualche settimana”.
 

 
L’indagine. Questionario realizzato con l’Università
 
CATANIA – Da segnalare anche il “Questionario degli spostamenti casa-lavoro”, lo strumento messo a punto dal Comune con la collaborazione dell’Università di Catania per permettere alle aziende catanesi, pubbliche e private, con più di 300 dipendenti, di avere informazioni utili sulle abitudini dei propri dipendenti in merito agli spostamenti e poter programmare, insieme agli altri soggetti, strategie per migliorare l’intera mobilità cittadina.
“Il questionario – ha affermato il sindaco Stancanelli – è una delle azioni del Piano urbano del traffico volte a fare di Catania una città, in tema di mobilità, accettabile e non più una realtà relegata in fondo alle classifiche”.
Informazioni generali; tipologia contrattuale e orario di lavoro; mezzi, tempi e scelte per lo spostamento casa-lavoro; sosta e parcheggi; disponibilità a spostamenti alternativi casa-lavoro; giudizio sul trasporto pubblico a disposizione, le sei tematiche in cui si divide il documento.

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