Lo Statuto delle imprese è legge - QdS

Lo Statuto delle imprese è legge

Lucia Russo

Lo Statuto delle imprese è legge

sabato 12 Novembre 2011

Pagare le forniture entro 30 giorni. La Pubblica amministrazione, anche regionale e locale, chiamata ad adeguarsi alle norme. Unico neo la delega al Governo per il recepimento della direttiva Ue n. 7/2011

Le ‘Norme per la tutela della libertà d’impresa – Statuto delle imprese’ attendono la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale della Repubblica per entrare subito in vigore. Nei giorni scorsi infatti, l’assemblea di Montecitorio ha approvato all’unanimità il testo nella versione già varata dal Senato a ottobre.
Il provvedimento definisce lo Statuto delle imprese e dell’imprenditore e fissa, tra l’altro, una serie di principi di carattere generale come la libertà di iniziativa economica, un contesto normativo certo, la progressiva riduzione degli oneri amministrativi, trasparenza ed equità nell’accesso al credito.
Disposizioni che recepiscono i principi dello Small Business Act e che riconoscono il ruolo economico e sociale delle micro e piccole imprese, vale a dire il 94,7% delle imprese italiane, che rappresentano il 58,5% della forza lavoro e contribuiscono per il 60% alla ricchezza prodotta nel Paese.
“L’approvazione all’unanimità, da parte della Camera dei Deputati, dello ‘Statuto delle Imprese’, in una fase particolarmente difficile dell’economia e del Paese, rappresenta un fatto politicamente rilevante che segnala, in modo inequivocabile, l’importanza che il Parlamento e tutte le forze politiche hanno riservato al provvedimento”. Lo afferma una nota di Rete Imprese Italia (Casartigiani, Cna, Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti). Il presidente di Confartigianato Imprese Apla di Parma Marco Granelli ha però aggiunto: “Unico neo riguarda la tempistica di attuazione totale delle norme. In particolare sarebbe stata maggiormente apprezzata e soprattutto utile l’immediata operatività sui tempi di pagamento. Da troppo tempo le nostre imprese soffrono dei ritardi dei pagamenti da parte della Pubblica Amministrazione e dei cattivi pagatori. Faremo di tutto affinché al più presto venga recepita la direttiva europea con la quale vengono stabilite le sanzioni per i pagamenti oltre i 30 e 60 giorni.
Lo Statuto delle imprese è stato approvato all’unanimità la scorsa settimana, ultima prova di responsabilità politica che è stata una risposta all’invito in tal senso del Capo dello Stato Napolitano.
 

 
Novità. Sanzioni Antitrust per pagamenti in ritardo
 
Il provvedimento fissa i principi di libertà di iniziativa economica e concorrenza, semplificazione degli iter burocratici, progressiva riduzione degli oneri amministrativi a carico delle imprese, diritto delle imprese all’accesso al credito informato, corretto e non vessatorio e introduce misure di semplificazione amministrativa.
Tra le novità introdotte ricordiamo:
– la tutela, anche con sanzioni dell’Antitrust, delle piccole e medie imprese, in caso di ritardi nei pagamenti da parte delle grandi imprese;

– la previsione di recepimento entro un anno della direttiva europea sui ritardati pagamenti;

– l’obbligo, per le associazioni di categoria, di adottare il codice etico antimafia e l’introduzione della loro legittimazione ad agire in giudizio;

– la semplificazione e la trasparenza nei rapporti tra pubblica amministrazione e imprese;

– gli incentivi alla partecipazione delle piccole e medie imprese agli appalti pubblici;

– la semplificazione delle gare per gli affidamenti di progettazione fino a 193 mila euro, con invito di cinque soggetti.

“Lo Statuto delle Imprese approvato oggi, in attuazione dello Small Business Act , contiene principi positivi per il mondo produttivo”. Così Vincenzo Boccia, presidente Piccola Industria Confindustria, ha commentato l’approvazione definitiva alla Camera dello Statuto delle Imprese che conclude un percorso durato circa due anni. “Piccola Industria auspica ora che l’approvazione dello Statuto possa fare da volano per l’attuazione di misure che sostengano effettivamente la crescita delle imprese e del paese in un momento di grande difficolta’".

 


Entro novembre 2012 il decreto legislativo
 
L’articolo 10 della legge sullo Statuto delle imprese contiene una delega al Governo che entro dodici mesi è chiamato a recepire integralmente la nuova direttiva europea sui ritardi di pagamento, che interviene a tutela soprattutto delle Pmi che sono vessate, in particolare, dai ritardi della Pa nel pagamento delle forniture, con tempi medi di 120 giorni e fino a 400 giorni, ovvero oltre un anno. Di seguito il testo del primo comma.
 Art. 10
 Delega al Governo in materia di disposizioni integrative e correttive del decreto legislativo 9 ottobre 2002, n. 231, nonche´ differimento di termini per l’esercizio di deleghe legislative in materia di incentivi e di internazionalizzazione delle imprese
1. Il Governo è delegato ad adottare, entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, un decreto legislativo recante modifiche al decreto legislativo 9 ottobre 2002, n. 231, per l’integrale recepimento della direttiva 2011/7/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 febbraio 2011.

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