Fotomulte scattate senza vigile. Per la Cassazione sono valide - QdS

Fotomulte scattate senza vigile. Per la Cassazione sono valide

Eloisa Bucolo

Fotomulte scattate senza vigile. Per la Cassazione sono valide

martedì 15 Novembre 2011

Se l’accertamento è documentato con apparecchiature omologate

CATANIA – Sono da pagare le multe prese per essere passati con il semaforo rosso e certificate dalla fotografia effettuata dagli apparecchi “spia” collocati agli incroci, anche se nelle vicinanze del semaforo non c’è il vigile.
A sottolinearlo è la recente sentenza n. 21605/2011 della Corte di Cassazione, che ha rivisto il suo precedente orientamento, contrario a convalidare le multe, nel caso di violazione della segnaletica stradale ex art 146 comma 3 del Cds, se accertate solo dalle foto.
La modifica dell’art 201 del Cds apportata dal D.L.  n. 151/2003, convertito nella L. n. 214/2003, ha stabilito che, se l’accertamento è documentato con apparecchiature, debitamente omologate, è considerato valido anche in assenza dell’organo di polizia. Alla luce di tale modifica, il competente ufficio del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha sottoposto a riesame le apparecchiature destinate alla rilevazione automatica, prima utilizzate come strumenti di ausilio per l’organo accertatore.
Le amministrazioni comunali, che di dette apparecchiature si servono, hanno l’obbligo di rispettare le disposizioni necessarie a garantirne l’esatto funzionamento. In genere è previsto l’obbligo di installare l’apparecchio in posizione fissa e protetta, non manomettibile o oscurabile, di produrre documentazione fotografica dove sia visibile il semaforo con lo scatto di due immagini, una all’atto di superamento della linea di arresto e una successiva, quando il veicolo si trova al centro dell’intersezione. Sulle foto, inoltre, deve apparire almeno la localita’ dell’infrazione, la data e l’ora.
 La circostanza che in attesa del completamento delle suddette operazioni di verifica, alcuni organi di polizia avessero comunque proceduto ad accertamenti, con dispositivi non omologati, aveva fatto sì che avverso tali accertamenti fossero presentati numerosi ricorsi. Inoltre, la Suprema Corte aveva in passato rilevato che neanche l’omologazione era condizione sufficiente, da sola, a garantire il perfetto funzionamento di tali dispositivi, per cui spesso si era pronunciata a favore degli automobilisti.
Contrariamente con la recente sentenza, la Cassazione ha affermato che “I documentatori fotografici delle infrazioni commesse alle intersezioni regolate da semaforo, sono divenuti idonei a funzionare anche in modalità completamente automatica senza la presenza degli agenti di polizia”.
Tra queste apparecchiature spiccano l’Ftr, introdotto con il D.D. 1129/2004, il T-Red entrato in uso con il D.D. 3458/2005 e l’ Autostop HD, riconosciuto, dal D.D. 4164 del 3 agosto 2011, idoneo a documentare infrazioni sia ai limiti massimi di velocità che di attraversamento di un incrocio con semaforo rosso.

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