Enti locali. I servizi “digitali” ancora incompiuti.
La normativa. Secondo il Codice dell’amministrazione digitale (Dlgs 82/05), entro il 2007 ogni ente si sarebbe dovuto dotare di un indirizzo certificato per comunicare con i cittadini.
Omissioni. Il ministero della Pa, già l’anno scorso, segnalava inadempienze: ci si rifiuta di pubblicare indirizzi “per non dover adeguatamente riorganizzare gli uffici” per risposte tempestive.
PALERMO – I Comuni siciliani iniziano ad adeguarsi, ma non tutti. Sono infatti 355 le amministrazioni che si sono dotate di almeno un indirizzo di Posta elettronica certificata, rispetto alla nostra ultima inchiesta, datata ottobre 2010. Poco più di un anno, quindi, per passare da 148 a 355 Enti.
Facendo un rapido calcolo, comunque, risulta evidente come siano ancora in troppi (per l’esattezza 35) a non aver provveduto all’attivazione della Pec, con ciò impedendo un dialogo efficiente tra Pubblica amministrazione e cittadini.
E pensare che sono passati già quattro anni dal termine ultimo imposto dalla legge per adeguarsi al Codice dell’amministrazione digitale (Cad). (
continua)