Autosconti dei deputati, riduzione a 70 e non a 50 - QdS

Autosconti dei deputati, riduzione a 70 e non a 50

Lucia Russo

Autosconti dei deputati, riduzione a 70 e non a 50

mercoledì 30 Novembre 2011

In I Commissione uno sforzo inutile: approvato il Ddl meno incisivo. Ma in Aula si conta su una maggiore responsabilità

PALERMO – Riduzione dei deputati regionali a 70 unità e non a 50, come previsto dal secondo disegno di legge presentato dal deputato Giovanni Barbagallo. Questo dimostra quanto alla nostra Assemblea viene pesante ridurre i costi della politica.
Dopo che già due volte lo aveva bocciato, ieri la commissione Affari Istituzionali ha approvato il Ddl per la riduzione dei deputati, perdendo l’occasione di essere in linea con la manovra nazionale di agosto, e, in particolare con la Lombardia dove il rapporto è di un consigliere regionale ogni 118.440 abitanti. In Sicilia attualmente abbiamo un consigliere ogni 55.746 abitanti, passando a 70 deputati  se ne avrebbe uno ogni 71.428 abitanti. Poco per un’operazione ancora molto lunga, visto che si tratta di un Ddl voto, nel senso che propone una modifica dello Statuto regionale, che, essendo legge costituzionale, deve avere anche l’approvazione del Parlamento nazionale.
Sarebbe bene, invece, fare approdare a Camera e Senato una proposta di riduzione più consistente, a 50 deputati, con una proporzione più vicina alla virtuosa Lombardia: un deputato ogni centomila abitanti. Il deputato Pd, Giovanni Barbagallo, che sin dall’inizio della legislatura si è battuto con due Ddl, ha mostrato soddisfazione, nonostante l’ok alla versione più blanda.
 
Barbagallo ha però sottolineato quanto la Sicilia sia ancora tanto sprecona. Ad esempio ha ricordato: “Le cifre del bilancio del consiglio regionale dell’Emilia Romagna prevede uscite pari a 56.604.601 euro, mentre il bilancio dell’Ars prevede uscite pari a 172.528.313 euro. Per le spese di rappresentanza l’Ars prevede 1.105.000 di euro l’Emilia soltanto 64.168 euro. In Emilia ci sono 50 consiglieri, in Sicilia 90”. L’Emilia ha una popolazione pressoché vicina nel numero a quella della Sicilia, per questo il paragone. “Per il vestiario dei commessi – ancora Barbagallo – in Emilia sono stati stanziati per il 2011 41.204 euro mentre all’Ars ben 400 mila euro”.
Il Ddl sarà in Aula già domani, mentre Formica, che ieri presiedeva la seduta, ha detto che alcuni dei disegni di legge che si era deciso di discutere nella finestra legislativa che precede la finanziaria, non potranno essere esaminati per diversi motivi. “Riuniremo nei prossimi giorni una conferenza dei capigruppo per decidere le modifiche da approntare” così Santi Formica, intervenendo poco dopo l’inizio dei lavori d’aula.
La finestra legislativa alla sessione di bilancio, secondo quanto stabilito dalla conferenza dei capigruppo, si chiuderà il 7 dicembre.
Ieri sono fioccati i complimenti per la nomina dei due sottosegretari siciliani. “Intendo esprimere le mie sentite congratulazioni ed auguri di buon lavoro a nome mio e del gruppo Grande Sud ai due siciliani nominati sottosegretari nel governo Monti, al professore Elio Adelfio Cardinale e al professore Salvatore Mazzamuto. Sono sicuro che con la loro esperienza e con le loro riconosciute competenze rispettivamente in materia di sanità e giustizia daranno un indispensabile contributo al lavoro del neo presidente del Consiglio” ha detto Titti Bufardeci, presidente del gruppo Grande Sud all’Assemblea regionale siciliana.
 
“Sono certo – così il coordinatore regionale del Pdl in Sicilia, Giuseppe Castiglione – che sapranno svolgere al meglio il delicato incarico affidatogli e che la loro indubbia capacita’ ed esperienza forniranno un importante contributo in due rami cosi’ rilevanti per il Paese, come la Giustizia e la Sanità”.

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