Puntare sull’agroalimentare contro la crisi - QdS

Puntare sull’agroalimentare contro la crisi

Francesca Di Giovanni

Puntare sull’agroalimentare contro la crisi

giovedì 01 Dicembre 2011

Presentati i contenuti del disegno di legge n. 732 “Intervento per lo sviluppo dell’agricoltura e della pesca”. Previsti anche dei contributi per la pesca e 3 milioni di euro per far fronte al caro gasolio

PALERMO – Nuove opportunità per l’agricoltura siciliana. Questo è il titolo del convegno che si è tenuto nei giorni scorsi a Palermo per illustrare e commentare il nuovo DDL n.732 “Intervento per lo Sviluppo dell’Agricoltura e della Pesca”.
Due settori importanti dell’economia regionale. I lavori sono stati introdotti e moderati da Marcello Caruso, ex Assessore all’Agricoltura della Provincia Regionale di Palermo. Questi dopo avere presentato i relatori, ha parlato della vocazione del territorio, e dell’esigenza di relazionarsi con gli esperti di settore, con i professionisti, con gli imprenditori agricoli, con le associazioni di categoria, per valorizzare sempre di più i prodotti agroalimentari siciliani, creando opportunità di commercializzazione e instaurando un buon rapporto qualità-prezzo.
Subito dopo l’introduzione ha passato la parola all’On.le Francesco Musotto che ha sottolineato l’impegno mostrato dal MPA, per portare avanti questa legge che permetterà di aiutare tutti gli imprenditori agricoli.
Un settore, quello dell’agricoltura fondamentale per la regione siciliana anche se è in profonda crisi. Una legge che è stata votata all’unanimità dall’Assemblea Regionale, nonostante siano stati impugnati 15 articoli dal Commissario dello Stato, altri diventeranno articoli di legge della Regione Siciliana.
Rosaria Barresi, Dirigente Generale Interventi strutturali, ha evidenziato alcuni articoli della nuova normativa. Questi riguardano: l’istituzione di una nuova Dop per la produzione di pane siciliano tradizionale, la stipula di contratti assicurativi a tutela degli agricoltori, la realizzazione di aree mercatali e punti di vendita, che consistono nella realizzazione di una rete di vetrine promozionali o punti di vendita sia a livello regionale, nazionale che europeo, con l’obiettivo di valorizzare i nostri prodotti agroalimentari di qualità. “La tristezza degli agrumi è un problema che caratterizza tutto il territorio siciliano – Continua la Barresi- bisogna attuare delle misure regionali, in coerenza con quelle nazionali per la lotta integrata obbligatoria per la prevenzione ed il controllo delle infezioni causate dal virus. Inoltre, per limitare la diffusione di queste fitopatie, si può ricorrere all’estirpazione delle piante infette e, successivamente, fare il reimpianto. In questo lasso di tempo tra l’estirpazione e il reimpianto si può concedere un indennizzo agli agricoltori per il mancato reddito”.
Salvatore Barbagallo,dg delll’assessorato regionale Risorse agricole, nel corso dell’evento ha puntualizzato che “Il disegno di legge sull’agricoltura” prevede anche dei contributi per la pesca, un settore in profonda crisi, perché soggetto a vincoli normativi dettati dalla comunità europea per la salvaguardia del patrimonio ittico. Inoltre sono messe a disposizione dei pescatori tre milioni di euro per far fronte al caro gasolio, finanziamenti agevolati, in forma di credito alle imprese attive nel settore della pesca, attraverso l’IRCAC l’Istituto regionale per il Credito alla cooperazione, il potenziamento dell’osservatorio della pesca del mediterraneo e indennizzi a supporto dei pescatori nei periodi di fermo biologico”.
Ha concluso l’assessore Elio D’Antrassi, “Nella legge sull’agricoltura sono previsti sessanta milioni di euro, che vanno a supportare due assi fondamentali: le politiche di agevolazione fiscale alle aziende, la promozione e commercializzazione dei prodotti agroalimentari siciliani”.
 

 
Una nuova Dop per produrre pane siciliano tradizionale
 
Un elemento importante emerso nella esposizione del nuovo DDL n.732 è l’art. 16. Quest’ultimo prevede modifiche in materia di competenze dell’Istituto Regionale della Vite e del Vino in Sicilia, che cambierà anche nome, in Istituto Regionale del Vino e dell’Olio. L’Istituto si occuperà di “valorizzazione e promozione dell’olio extravergine d’oliva e dell’oliva da mensa prodotta e confezionata in Sicilia”. Inoltre si occuperà di “certificazione, ricerca e innovazione nella filiera olivicolo-olearia”.
Un altro aspetto importante della normativa è l’istituzione di una nuova Dop per la produzione di pane siciliano tradizionale. Intendendo per “Pane siciliano tradizionale”, un prodotto a base di frumento duro coltivato, raccolto, stoccato e molito nel territorio regionale, in cui è possibile verificare la rintracciabilità, la tecnologia di produzione ecc… Inoltre con l’istituzione presso l’assessorato all’Agricoltura, dell’albo dei produttori di pane tradizionale siciliano, potranno essere regolamentate le produzioni e il disciplinare previsto dall’Unione europea. Sarà altresì istituito un comitato di componenti interni ed esterni all’amministrazione regionale per rivendicare i cereali siciliani. Verranno stipulate delle schede tecniche dei cereali che saranno inserite nello schedario nazionale in modo da tutelate le nostre varietà. Una varietà siciliana deve restare tale e non di altre regioni.

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