Gaetano Armao: “Manovra Monti obbliga a rivedere i conti” - QdS

Gaetano Armao: “Manovra Monti obbliga a rivedere i conti”

Giovanna Naccari

Gaetano Armao: “Manovra Monti obbliga a rivedere i conti”

martedì 06 Dicembre 2011

L’assessore ha partecipato all’incontro del professore con tutte le Regioni. Torna l’incubo dell’esercizio provvisorio anche per il 2012

Palermo – L’Assemblea regionale siciliana oggi riapre i lavori dopo un fine settimana contrassegnato dalla cronaca giudiziaria e dal rigore in economia chiesto alle Regioni dal premier Mario Monti. Venerdì gli arresti dei deputati del Pdl Corona e Mancuso (quest’ultimo ai domiciliari), disposti dalla magistratura romana nell’ambito di un’inchiesta per frode fiscale. Domenica l’incontro delle Regioni con il presidente del Consiglio sulla manovra finanziaria che prevede altri tagli dei trasferimenti statali, pari a 400 milioni di euro.
Una scure che per il presidente della Regione, Raffale Lombardo e per l’assessore all’Economia, Gaetano Armao, deve essere bilanciata con entrate previste dallo Statuto. Da qui la richiesta urgente di incontro del presidente Lombardo a Monti.
Con questo clima Sala d’Ercole apre i battenti e guarda alla discussione di cinque disegni di legge: riqualificazione urbanistica, creazione dell’istituto regionale per lo sviluppo delle attività produttive, collocazione del personale della Fiera del Mediterraneo. Si continua con i disegni di legge-voto che riguardano la riduzione del numero dei parlamentari da 90 a 70 e le entrate tributarie a favore della Sicilia. Questi provvedimenti modificano le norme dello Statuto. Nel dettaglio, l’articolo 3 per i deputati e l’articolo 36 per i tributi.
Intanto la Regione apre la strada all’esercizio provvisorio. A sottolinearlo è stato ieri l’assessore Armao. “La Sicilia dopo un taglio nel 2011 di circa un miliardo – ha detto dopo l’incontro con il premier – deve tagliare ulteriormente le spese di 400 milioni di euro. E’ un momento difficile che ci impone una revisione del bilancio che molto probabilmente condurrà noi, come le altre regioni, a rimettere mano ai conti”. Per Armao questo potrebbe allungare i tempi e “probabilmente ci porterà all’esercizio provvisorio”.
Ha aggiunto: “La Regione vuole essere parte integrante di un percorso che l’intero Paese sta facendo verso il rigore, l’equità e la crescita, tuttavia abbiamo evidenziato come la Sicilia e la Sardegna siano le uniche due regioni speciali che il precedente governo ha lasciato in mezzo al guado per il federalismo fiscale e l’attuazione degli statuti. Le altre regioni speciali del Nord hanno avuto riconosciute preoprogative statutarie e risorse finanziarie che derivano dallo statuto. Prevedere un taglio omogeneo per tutte le regioni speciali è una decisone non equa, perché non consente alla Sicilia di giostrare su una massa finanziaria che avrebbe, laddove ci fosse riconosciuto quanto stabilisce lo statuto, pensate agli articoli 36 e 37 e ad altre previsioni, almeno 9 miliardi di introiti”.
Il presidente Lombardo ha chiesto un incontro urgente a Monti “per definire i tratti fondamentali di una piattaforma che entro tre mesi deve essere conclusa”, ha affermato Armao. Intanto Lombardo ha inviato una lettera al premier e al Ministro per lo Sviluppo, Corrado Passera, per sottolineare “l’importanza che riveste la realizzazione del Ponte sullo Stretto non solo per le Regioni direttamente interessate, ma per il Paese intero”. Questioni economiche a parte, l’Ars ha in calendario una finestra legislativa a partire dal 12 dicembre per l’approvazione delle norme licenziate dalle commissioni. Così ha annunciato il presidente Francesco Cascio la scorsa settimana, appresa la notizia dell’eventuale esercizio provvisorio che già circolava a Palazzo dei Normanni. 
Tra gli ultimi provvedimenti, Affari Istituzionali ha dato il via libera alle norme per il voto a domicilio dei disabili gravissimi per l’elezione de Presidente della Regione e dell’Ars. Disco verde della commissione anche per il disegno di legge il sostegno alle associazioni antiracket.

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