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Catania – Librino: residenti chiedono aiuto e un’amministrazione più vicina

Melania Tanteri

Catania – Librino: residenti chiedono aiuto e un’amministrazione più vicina

martedì 06 Dicembre 2011

Il sottopassaggio che collega i due plessi dell’istituto Campanella-Sturzo necessita interventi urgenti. Numerose le questioni sotto i riflettori e le opere pubbliche mai completate

CATANIA – Un sottopassaggio essenziale per collegare due plessi scolastici, lasciato in completo stato di degrado e abbandono nonostante le ripetute denunce degli abitanti e dei rappresentanti della società civile.
Succede a Librino, periferia Sud-Ovest di Catania, dove sono numerose le opere pubbliche mai completate, e, tra queste, spicca proprio il sentiero per collegare i due edifici dell’istituto comprensivo Campanella-Sturzo, divisi dall’asse attrezzato, strada a scorrimento veloce e con caratteristiche che, ovviamente, fanno aumentare a dismisura i rischi per l’attraversamento pedonale. Ogni giorno, centianaia di giovani studenti sono costretti ad attraversare una vera e propria giungla di erbacce alte un metro e rifiuti sparsi ovunque. Il tutto avviene per di più al buio, dal momento che nell’area mancherebbe anche la pubblica illuminazione.
Condizioni inaccettabili denunciate, recentemente e per l’ennesima volta, non solo dal dirigente scolastico dell’Istituto, Lino Secchi, ma anche dalle mamme e dal Comitato “Librino attivo”, il cui presidente, Sonia Messina, ha chiesto nuovamente all’amministrazione interventi di messa in sicurezza del sottopassaggio di collegamento dei viali Bummacaro e Castagnola.
“Sono anni – ha detto – che questo corridoio si trova in totale stato di abbandono. Le erbacce sono alte metri, manca l’illuminazione pubblica e i rifiuti di fatto nascondono il passaggio sterrato che nessuno può attraversare in tranquillità”.
Non si è fatta attendere la replica del Comune, intervenuto sulla questione con le parole del sindaco Raffaele Stancanelli. “Abbiamo previsto – ha detto – tutta una serie di interventi affinché Librino non sia considerato un ghetto. Tutto è stato inserito nel Piano regolatore, che a metà dicembre, arriverà in Consiglio comunale”. Il primo cittadino ha poi invitato i cittadini a segnalare prontamente tutti i disservizi del quartiere per consentire all’amministrazione di intervenire immediatamente.
“Eppure è da più di un anno – è intervenuto Giuseppe Berretta, deputato del Pd  – che gli abitanti denunciano l’estrema pericolosità del passaggio pedonale di viale Castagnola, inspiegabilmente dimenticato dal Comune di Catania, e che le associazioni del quartiere, primo tra tutti il Comitato ‘Librino attivo’, richiedono l’intervento dell’amministrazione, anche perché sollecitate dal Comune stesso a suggerire, all’indomani dell’inaugurazione dell’asse attrezzato, quali interventi urgenti si sarebbero dovuti effettuare nel quartiere”.
“Non si parla – ha concluso – di progetti faraonici o buone intenzioni. In questo caso l’amministrazione comunale dovrebbe intervenire immediatamente anche per dimostrare reale attenzione nei confronti dei numerosissimi problemi di questo quartiere”.
Quartiere che necessiterebbe di interventi concreti non solo in viale Castagnola: sono, infatti, oltre 150 le firme raccolte in poche ore, su iniziativa del Partito democratico di Catania e del Circolo di Librino, che ha avviato una petizione tra gli abitanti del viale Nitta, alle spalle della scuola Pestalozzi, per denunciare le pessime condizioni del luogo in cui vivono centinaia di famiglie, in relazione, in particolare, al fitto canneto che si estende per alcune centinaia di metri nella via.
“Abbiamo più volte fatto segnalazioni al Comune, che ogni tanto manda gli operai della Multiservizi ma si sono limitati ad effettuare interventi mai risolutivi”, hanno denunciato i residenti.
“Se non bonificato in maniera definitiva – hanno concluso – questo canneto continuerà a essere un rifugio per topi e serpenti”.

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