Catania: sul mare, cemento e negozi - QdS

Catania: sul mare, cemento e negozi

Antonio Condorelli

Catania: sul mare, cemento e negozi

martedì 21 Luglio 2009

Catania. Le mani sulla città 2 - Viabilità di scorrimento.
Traffico e botteghe. Una via di fuga da 10 mln € tra piazza Europa e via del Rotolo diventa un enorme serpentone commerciale che costerà 121 mln € e sarà lungo 1,2 chilometri. 
Lo stop da Roma. L’Ufficio speciale affida la realizzazione delle opere, ma Bertolaso contesta la gara e invita il Rup a procedere a una revoca in autotutela. SONDAGGIO

Catania – Il problema non è che la parte migliore della costa sia stata data in concessione ad un gruppo imprenditoriale che realizzerà un mega centro commerciale intorno accanto a una via di fuga “anti-Tsunami”. In una città anoressica di sviluppo bisognerebbe chiedersi come sia stato possibile gettare le basi per questo stravolgimento deciso a tavolino lasciando la gente all’oscuro di tutto.

IL PROGETTO
– Il 13 maggio 2005, a poche ore dal voto delle comunali, l’allora sindaco Umberto Scapagnini, commissario per l’Emergenza traffico e Sicurezza sismica, sigla la progettazione esecutiva della viabilità di scorrimento da Rotolo a Piazza Europa, ritenendo “non necessario l’avvio della procedura prevista per la valutazione dell’impatto ambientale”, perché l’opera in questione, cioè la viabilità di scorrimento, “non è da considerarsi di scorrimento, essendo previsti attraversamenti, anche pedonali a raso”. Nessuna traccia di mega centri commerciali in questo provvedimento che costituisce adozione di variante al Prg senza il passaggio dal Consiglio comunale e che individua il costo totale della strada in circa 10 mln €.
PROMOTORE – Il 16 marzo 2006 iniziano le operazioni di valutazione previste per la gara pubblica di scelta del promotore sbagliando l’indicazione del riferimento normativo, si scrive “L109/91” ed invece, trattandosi di project financing dovrebbe scriversi “L 109/94”. Ci sono tre buste: 1) Ati  Scuto Michele Spa – Costruzioni Italiane Srl; 2) Immobiliare Alcalà Srl – Gate Società Consortile Arl – Keynesia Srl; 3) Uniter Consorzio stabile Arl.
A firmare gli atti c’è il Rup Tuccio D’Urso, manca la classica commissione di valutazione che per esempio era stata presente nelle “gare” di project financing relative ai parcheggi interrati e così D’Urso attribuisce da solo i punteggi che vedono vincere la Uniter con 84,4 punti; segue l’Immobiliare Alcalà con 77,6 e ultimo Scuto Michele con 45.
Il 14 aprile D’Urso si convince della bontà delle osservazioni ricevute con una lettera da parte del secondo classificato tanto da procedere ad una “rimodulazione” dei punteggi precedentemente assegnati. In questo modo la Uniter passa da 84,4 a 70,36 punti finendo dal primo al secondo posto e vince la cordata Immobiliare Alcalà Srl – Gate Società Consortile Arl – Keynesia Srl. Così Santo Campione, oggi pezzo grosso del consorzio Uniter, ieri braccio destro del cav. Mario Rendo, lascia il posto alla cordata che vede tra i primi attori proprio uno dei Rendo: Luigi, seduto al fianco di Vittorio Casale. Pochi giorni dopo, precisamente il 27 aprile 2006, Tuccio D’Urso, direttore dell’Ufficio speciale si vota alla proliferazione degli spazi commerciali siglando con Ennio Virlinzi la trasformazione di parte del parcheggio Europa in centro commerciale. Ma D’Urso è anche Rup della viabilità di scorrimento e, dopo la scelta del promotore (Immobiliare Alcalà) per un progetto da circa 10 mln €, fornisce nuove prescrizioni funzionali sugli spazi interessati dalla viabilità di scorrimento.
Dopo una sfortunata parentesi elettorale (candidatura alle regionali del 2006 con l’UdC), il primo febbraio 2007 D’Urso ritorna al suo posto di direttore dell’Ufficio speciale. Nel frattempo, i progettisti hanno lavorato giorno e notte per produrre il giorno dei festeggiamenti a S. Agata il nuovo progetto adeguato alle prescrizioni del Rup, contenente la trasformazione del viale Ruggero di Lauria in centro commerciale sul mare ed il passaggio dell’importo dell’opera da 10 a 115 mln €.

IMPREVISTI FERROVIARI
– A pochi metri dal posto in cui dovrebbe sorgere il centro commerciale mascherato da via di fuga, al febbraio 2007 sono in corso i lavori del raddoppio ferroviario Ognina-Catania Centrale. Il 20 di quel mese viene convocata una riunione per analizzare i tempi delle due infrastrutture ed “evitare la realizzazione di un’opera che dovrebbe essere demolita nell’ambito della viabilità di scorrimento, si concorda la non realizzazione del previsto muro di sottoscarpa sul viale Ruggero di Lauria”. Abbattere un muro ha il suo costo ed in questo caso a sostenerlo dovrebbe essere l’impresa di costruzione della viabilità di scorrimento. Al tavolo delle trattative da una parte ci sono il direttore del’Ufficio speciale Tuccio D’Urso, Rup della viabilità di scorrimento, con accanto come consulente del sindaco Umberto Scapagnini l’ing. Antonino Petrina che è lo stesso che compare tra i progettisti scelti dall’Immobiliare Alcalà per la realizzazione della viabilità di scorrimento; dall’altra parte, c’è il collega di Petrina nel progetto Viabilità, l’arch. Domenico Siciliano e i rappresentanti della Italferr, costruttori del raddoppio ferroviario.
POTERI SCADUTI – La licitazione privata per l’affidamento in concessione della realizzazione della viabilità di scorrimento Rotolo – Europa inizia il 19 aprile 2007 con l’importo a base d’asta che passa dagli originari 10 a 121 mln € e arrivano due domande di partecipazione: 1) Cmc, Cooperativa muratori cementizi; 2) Itinera Spa. Tutto viene verbalizzato su un foglio con la carta intestata dell’Ufficio Speciale emergenza traffico e sicurezza sismica con tanto di bollo recante l’ordinanza del 2002 di Silvio Berlusconi e poi la solita  ed unica firma del Rup D’Urso. Il giorno successivo interviene Guido Bertolaso, capo del Dipartimento nazionale di Protezione civile, contestando la gara in questione perché i poteri speciali sono scaduti da tempo e non è più possibile “avviare nuove procedure ivi compresa quella di scelta del contraente nel quadro della finanza di progetto”. Il capo del dipartimento nazionale di Protezione civile conclude sottolineando la necessità di procedere “in via di autotutela alla revoca della procedura di gara al fine di non incorrere nelle sfavorevoli conseguenze risarcitorie”.
Di tutta risposta il Rup Tuccio D’Urso cambia l’intestazione del verbale che da “Ufficio Speciale” diventa “Ufficio progetti di finanza”, mantiene lo stesso timbro dell’ordinanza di Silvio Berlusconi del 2002 e il 23 luglio 2007 dichiara deserta la gara visto che Itinera e Cmc nel frattempo non hanno presentato proposte. Così, un mese dopo D’Urso aggiudica la progettazione definitiva, esecutiva, costruzione e gestione della viabilità di scorrimento Rotolo Europa al promotore che aveva vinto le precedente gara con i punteggi rimodulati: Ati Immobiliare Alcalà Srl – Gate Società Consortile Arl – Keynesia Srl.
 

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