Antiracket: la Regione dà, lo Stato toglie - QdS

Antiracket: la Regione dà, lo Stato toglie

Antiracket: la Regione dà, lo Stato toglie

martedì 21 Luglio 2009

L’assessorato regionale alle Politiche sociali assegna i contributi a 34 associazioni sulla base di una graduatoria. Riconoscimento di parte civile nei processi, gli Enti possono aspirare soltanto al rimborso spese

PALERMO – Sono 34 le associazioni antiracket siciliane che otterranno un contributo da parte della Regione, così come previsto dalla legge 20/1999. L’assessorato regionale della Famiglia, delle Politiche sociali e delle Autonomie locali ha infatti approvato la graduatoria, redatta in base alle istanze pervenute entro lo scorso 28 febbraio.
“Si tratta – spiega l’assessore Chinnici – di un contributo che servirà alle associazioni per poter assistere, tutelare e informare quei soggetti che abbiano subito richieste o atti estorsivi o coloro che abbiano fatto ricorso a prestiti ad usura, le cui attività economiche o professionali versino, conseguentemente, in stato di difficoltà”.
 A disposizione, per il 2009, ci sono 300 mila euro. Questo l’elenco dei beneficiari, diviso per provincia:
Agrigento (1): Lo Mastro Onlus (Agrigento).
Catania (6): As.Ar.A. “Rosario Livatino” (Acireale), A.S.I.A (Acicastello), Ass. Licodiese Antiracket (Santa Maria Licodia), A.FA. Ass. Fiumefreddo antiracket (Fiumefreddo di Sicilia), Ass.Antir.Antiu.Conf. “Ugo Alfino”, Ass. Antiracket Antiusura Etnea (Sant’Agata Li Battiati).
Enna (1): Ass. Falcone e Borsellino (Leonforte).
Messina (11): A.O. Comprensorio del Mela (Milazzo), A.C.Valle dell’Alcantara (Giardini Naxos), A.C.I. Nebroidei (Sinagra), A.C.I.A.Torresi (Torregrotta), A.C.I.Santagatesi (Sant’Agata Mlitello), A.C.I.A.Pattesi (Patti), Ass. Messinese Antiusura Onlus, A.C.I.Orlandini (Capo d’Orlando), A.C.I. Brolesi (Brolo), A.S.A.M, Fond. Antiusura “Padre Pino Puglisi”.
Palermo (2): Libero Futuro “Libero Grassi” e Solidaria onlus.
Ragusa (1): Antiracket Città di Vittoria (Vittoria).
Siracusa (11): A.S.E.F. “Giovanni Falcone” (Francofonte), Ass. Salvatore RAITI, A.P.A.C. – Pachinese Anticrimine (Pachino), A.P.A. “Pippo Fava” (Palazzolo Acreide), AA.C.A.S.I.A. (Avola), A.C.C.I.P.A. (Augusta), ACIPAS (Sortino) A.A.S.A.”Saro Adamo” (Rosolini), A.C.I.P.A. Floridia e Solarino (Floridia), ACIPAC Antiracket Canicattinese (Canicattini Bagni), A.P.I.L.C. “Lentini e Carlentini” (Lentini).
Trapani (1): Ass. Antiracket Antiusura Alcamese (Alcamo).
Intanto, è polemica a proposito della norma inserita nel pacchetto sicurezza del governo che “prevede che gli Enti che si costituiscono parte civile, in caso di riconoscimento del danno potranno ottenere esclusivamente il rimborso delle spese processuali e non possono accedere al fondo per le vittime della mafia per eventuali risarcimenti”. Secondo Pippo Cipriani, presidente dell’associazione Antiracket e antiusura di Bagheria (Palermo), “la decisione del Parlamento nazionale di svuotare il peso della costituzione di parte civile degli enti locali nei processi di mafia, è un duro colpo alle amministrazioni che si battono contro ogni forma di condizionamento criminale”.
“In questo modo – aggiunge Cipriani – la costituzione di parte civile si riduce ad una partecipazione  puramente simbolica da parte degli enti Locali. In questi anni i risarcimenti si sono dimostrati molto utili per l’azione di contrasto alla criminalità da parte degli amministrazioni locali, anche dal punto di vista sociale. Bisogna considerare che il fenomeno del racket dimostra di non arretrare nonostante i duri colpi dalla magistratura e dalle forze dell’ordine”.

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