Dall’Ue nuovo piano di ecoinnovazione - QdS

Dall’Ue nuovo piano di ecoinnovazione

Antonio La Ferrara

Dall’Ue nuovo piano di ecoinnovazione

giovedì 29 Dicembre 2011

Si intende mobilitare un sostegno per le piccole e medie imprese (Pmi) al fine di migliorarne la capacità di investimento. Fa parte della strategia Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva

PALERMO – L’ecoinnovazione è essenziale ai fini della strategia Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. Il nuovo Piano d’azione per l’ecoinnovazione (EcoAP) mira a promuovere un’innovazione in grado di ridurre la pressione sull’ambiente e di colmare il divario fra innovazione e mercato. Le tecnologie rispettose dell’ambiente incidono positivamente sulle imprese e contribuiscono a creare occupazione, per questo motivo l’ecoinnovazione è essenziale per la competitività economica dell’Europa.
 
L’EcoAP è uno degli impegni dell’iniziativa faro "Unione dell’innovazione" e affonda le sue radici nel Piano d’azione per le tecnologie ambientali (Etap). Il centro focale si amplia per comprendere, oltre alle tecnologie verdi, un più ampio concetto di ecoinnovazione, che mira determinate strozzature, sfide e opportunità per conseguire gli obiettivi ambientali per mezzo dell’innovazione. L’EcoAP comprende azioni sia sul lato della domanda, sia dell’approvvigionamento, a vantaggio della ricerca e dell’industria nonché strumenti politici e finanziari. Il piano riconosce il ruolo di primo piano svolto dalla legislazione ambientale nella promozione dell’ecoinnovazione e contempla un riesame di quest’ultima. Il piano sottolinea l’importanza della ricerca e dell’innovazione per produrre e commercializzare un numero maggiore di tecnologie innovative, oltre a evidenziare gli aspetti internazionali dell’ecoinnovazione e l’esigenza di un migliore coordinamento delle politiche con i partner internazionali.
 
Il piano d’azione accelererà l’ecoinnovazione in tutti i settori dell’economia grazie ad azioni ben calibrate. Per contribuire a creare una domanda di mercato per le ecoinnovazioni più forte e stabile, sono previste misure nel settore degli incentivi legislativi, degli appalti pubblici e privati e della normalizzazione, e si intende inoltre mobilitare un sostegno per le piccole e medie imprese (Pmi) al fine di migliorare la capacità di investimento e le opportunità di creare una rete.
Fra gli aspetti chiave del nuovo piano d’azione citiamo:
• L’uso della politica e della legislazione ambientali per promuovere l’ecoinnovazione;
• Il sostegno a progetti dimostrativi e la creazione di partenariati volti a commercializzare tecnologie operative promettenti, intelligenti e ambiziose;
• Lo sviluppo di nuove norme mirate a stimolare l’ecoinnovazione;
• La mobilitazione di strumenti finanziari e di servizi di sostegno alle Pmi;
• La promozione della cooperazione internazionale;
• Il sostegno allo sviluppo delle competenze e dell’occupazione emergenti nonché ai relativi programmi di formazione per adeguarsi alle esigenze del mercato del lavoro nonché la promozione dell’ecoinnovazione per mezzo dei partenariati europei per l’innovazione.
 
L’attuazione del piano avverrà mediante partenariati fra le parti interessate, i settori pubblico e privato e la Commissione. L’imminente riesame finanziario intermedio rappresenterà una buona opportunità di valutare il conseguimento degli obiettivi fissati in questo piano d’azione.
Le nuove iniziative saranno incentrate sullo sviluppo del prodotto e sulle attività utili per colmare il divario fra la tecnologia e l’adozione da parte del mercato.
L’ecoinnovazione è ogni forma d’innovazione mirata o derivata da un progresso significativo e dimostrabile verso l’obiettivo dello sviluppo sostenibile, in grado di ridurre le incidenze negative sull’ambiente, di rafforzare la capacità di risposta alle pressioni ambientali o di conseguire un uso più efficace e responsabile delle risorse naturali, compresa l’energia.
Le ecoindustrie europee rappresentano un settore economico dal fatturato stimato a circa 319 miliardi di euro, pari al 2,5% del PIL dell’UE.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017