Una raffica di aumenti che sfiducia i cittadini - QdS

Una raffica di aumenti che sfiducia i cittadini

Una raffica di aumenti che sfiducia i cittadini

martedì 03 Gennaio 2012

Pedaggi, luce e gas costano di più. Il cambio di marcia? Non convince

ROMA – Inizio d’anno amaro per le famiglie italiane. Sono scattati aumenti su pedaggi autostradali, luce e gas. In particolare, Autostrade per l’Italia ha annunciato che i pedaggi sono saliti, mediamente, del 3,51% (da un minimo dello 0,31% sul tratto Napoli-Salerno a un massimo del 14,1% in Val d’Aosta). La composizione dell’aumento riguarda, per l’1,47% il recupero dell’inflazione e per l’1,99% la copertura degli investimenti realizzati; infine, un ulteriore 0,05% per la remunerazione di nuovi investimenti.
Per quanto riguarda luce e gas, invece, l’Authority per l’energia ha annunciato che le tariffe dell’elettricità saliranno del 4,9%, mentre quelle del gas cresceranno del 2,7% a causa dei “persistenti rialzi delle quotazioni petrolifere e, per l’energia elettrica, anche gli incentivi alle fonti rinnovabili e i connessi costi per adeguare i sistemi a rete al nuovo scenario di produzione decentrata e intermittente”.  Per l’energia elettrica, la famiglia tipo, servita in maggior tutela, spenderà quindi 22 euro all’anno; mentre, per il gas, a causa degli aumenti delle quotazioni del petrolio, la maggiore spesa sarà di 32 euro: rispetto al 2010, il prezzo medio annuale del greggio ha registrato un incremento del 40% in dollari.
 
Per le famiglie in condizioni di grave disagio economico, per quelle numerose e per i malati gravi che necessitano di apparecchiature elettriche, è previsto l’incremento dei bonus a riduzione della spesa per elettricita’ e gas. In particolare, nel 2012, il bonus elettrico aumenterà del 12%: per un importo annuo che va da un minimo di 63 a un massimo di 139 euro (155 euro per i malati gravi); per il gas, invece, l’incremento sara’ del 20% portando il bonus a un valore compreso fra i 35 e i 318 euro. Sarà anche per questo che gli italiani guardano al nuovo anno con sostanziale diffidenza. Emerge dal sondaggio Confesercenti-Swg sulle prospettive economiche per il 2012:  gli italiani si dimostrano sempre piu’ timorosi, quasi la metà del campione intervistato (il 48% contro il 33% nel 2010) dichiara che la situazione economica italiana è pessima e ben il 36% ritiene di aspettarsi un ulteriore peggioramento delle condizioni economiche della propria famiglia nei prossimi 12 mesi. Si affievolisce sempre più la fiducia nel cambiamento. Il 47% degli italiani, infatti, non crede in un cambio di marcia per l’anno appena cominciato, sia in positivo sia in negativo, mentre la quota di persone armata di buoni propositi e con uno spirito ottimista è davvero esigua: coloro che si dichiarano fiduciosi in un futuro miglioramento sono solo il 17% (in calo rispetto al 24% dell’anno precedente).
Dalla ricerca emerge come gli italiani, nel 2011, siano stati sempre più ponderati in ambito di gestione del bilancio familiare e sempre più costretti a dover ridurre le proprie uscite: ben 9 italiani su 10 (l’83% contro il 69% del 2010) hanno tagliato le spese, soprattutto riguardo l’abbigliamento e le calzature, le vacanze e gli acquisti per la casa.

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