Amministrazione a servizio del Parlamento - QdS

Amministrazione a servizio del Parlamento

Maria Rosaria Mina

Amministrazione a servizio del Parlamento

martedì 24 Gennaio 2012

Incontro del Centro studi e ricerche di diritto parlamentare Ars, presente il segretario generale della Camera, Ugo Zampetti. Tomasello, segretario generale Ars: “Aumentata l’esigenza di supporto da parte della classe politica”

L’assemblea regionale siciliana festeggia il Bicentenario della Costituzione siciliana del 1812, attraverso una serie di iniziative, che si terranno quest’anno, volte a far risaltare il filo rosso che collega le Costituzioni siciliane ottocentesche con l’ordinamento scaturito dallo Statuto speciale di autonomia del 1946 ed ad effettuare una riflessione sull’attuale ruolo del Parlamento siciliano e delle Istituzioni regionali.
 
Un primo incontro si è svolto lo scorso 20 gennaio, presso la Sala Gialla di Palazzo Reale, proprio sul ruolo degli apparati serventi delle Assemblee legislative tra tradizione e linee di intervento. Un calendario fitto di interventi ha visto il susseguirsi di diverse figure di spicco del mondo politico, giuridico ed amministrativo, che hanno offerto il loro prezioso contributo, nel corso dell’intera giornata. Tra esse, in apertura, Ugo Zampetti, Segretario generale della Camera dei Deputati, intervenuto all’incontro in merito alle caratteristiche delle linee di sviluppo della Camera dei Deputati. A suo avviso l’oggetto di riflessione è quanto mai attuale: “il convegno si inserisce in una fase in cui le istituzioni sono in contestazione diffusa; questo dipende da una scarsa conoscenza dei fenomeni oggetto di critiche”.
 
Le sue osservazioni proseguono inoltre con un’analisi delle funzioni degli apparati di supporto all’attività politica, che, per quanto sia vero che hanno subito una necessaria evoluzione, a suo avviso, “non meriterebbero interesse politico e giuridico se fossero disgiunti da principi fondanti, primo fra tutti, l’imparzialità, sia del presidente che e dei servizi uniformi messi a disposizione di tutti gli attori politici. Una caratteristica si è accentuata con il sistema maggioritario, a garanzia dell’intero apparato”.
 
Una posizione pienamente condivisa da Luigi Ciaurro, Direttore del Servizio Prerogative, immunità e contenzioso del Senato della Repubblica, il quale parafrasando Carl Schmitt, afferma che “un popolo che non ha un ceto di giuristi non ha alcuna Costituzione”. Un presupposto attraverso il quale egli entra immediatamente nel cuore della questione, ricostruendo quanto è stato fatto dagli apparati amministrativi delle Camere negli anni 2000, ma non si sottrae dalla necessità di individuare un percorso in divenire, individuato in diversi punti, tra cui la necessità di una nuova codificazione dei regolamenti parlamentari, che vada incontro alle mutate esigenze di funzionamento, seppur salvaguardando lo spirito innovatore presente in quelli del 1971. Per l’Assemblea regionale siciliana è intervenuto il Segretario generale, Giovanni Tomasello, il quale ribadisce la centralità del corretto funzionamento delle istituzioni: “essa riguarda in particolare le assemblee parlamentari, il cui ruolo, se ulteriormente indebolito, può rappresentare una minaccia per la tenuta stessa della democrazia nel nostro Paese”. E continua: “l’esperienza dimostra che sono cresciuti progressivamente nel tempo l’ambito delle attività e la responsabilità tecnica delle burocrazie parlamentari, compresa quella dell’Assemblea, in primo luogo con l’aumentata domanda della classe politica di maggiore supporto alla decisione in termini di competenza e professionalità. Tale aspetto oggi va rimarcato, con senso di responsabilità e spirito di servizio istituzionale, poiché è fondamentale che, in questa fase segnata da una crisi economica e finanziaria, si preservino e si investa sui presidi di buona amministrazione esistenti, affinchè le istituzioni possano contare su strutture altamente specializzate”. E conclude: “la necessità di un contenimento della spesa da tutti avvertita, non può mettere a rischio il patrimonio di esperienza e competenza faticosamente costruito in decenni di attività”.
 
I lavori sono proseguiti nelle ore pomeridiane con due tavole rotonde, più prettamente tecniche, la prima delle quali si è incentrata sulla funzione di controllo ed in particolare sui flussi di finanza pubblica dei parlamenti nella prospettiva del federalismo fiscale, la seconda sull’attività di documentazione con riferimento anche ai processi di informatizzazione e digitalizzazione.

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