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Catania – Sel attacca su corso dei Martiri: “Consiglio comunale ignorato”

Melania Tanteri

Catania – Sel attacca su corso dei Martiri: “Consiglio comunale ignorato”

giovedì 26 Gennaio 2012

Il sindaco Stancanelli va però avanti per la sua strada: “Nel prossimo autunno l’avvio dei cantieri”. Esposto alla Procura della Repubblica e pesanti accuse al primo cittadino
 

CATANIA – Decisioni sul futuro urbanistico della città prese “privatamente” senza il coinvolgimento del Consiglio comunale, strade e marciapiedi “scippati” e inseriti nel conteggio della cubatura e, infine, assenza di aree di raccolta in caso di evento sismico.
Questo, in estrema sintesi, il contenuto dell’esposto in merito all’annosa questione di corso Martiri della Libertà, presentato alla Procura della Repubblica di Catania da Marcello Failla e Giolì Vindigni, rispettivamente responsabile per il Territorio e coordinatore provinciale di Sinistra ecologia e libertà, che ieri mattina si sono dati appuntamento di fronte il Palazzo di Giustizia di Catania per illustrare i contenuti del documento.
“Un esposto – ha spiegato Failla – perché riteniamo si sia proceduto in modo illegittimo. Innanzitutto il sindaco Stancanelli, discutendo in privato con gli imprenditori sul futuro dell’area, ha di fatto costituito un grave precedente che sembra la ripresa dei vecchi meccanismi dei comitati d’affari”.
Dunque, in primo luogo, a essere contestata è la sottoscrizione, da parte del primo cittadino, della transazione con i proprietari delle aree dello scorso 17 novembre, in modifica dell’accordo quadro del 2008, estromettendo il Consiglio comunale, che avrebbe dovuto esprimere un parere, in particolare su un’area “bianca” (per assenza di specifiche previsioni del Prg), su cui doveva essere l’assise cittadina ad esprimersi, dal momento che “la transazione – si legge nell’esposto – incide in maniera decisiva sul futuro della città”.
Non solo: anche la cessione ai privati del sedime stradale e dei marciapiedi, di proprietà comunale, che consentono nel nuovo accordo di considerare l’intera area per il calcolo dell’indice edificatorio, aumentandolo, sarebbe avvenuta senza che il Consiglio comunale fosse interessato.
“Il sindaco non si può sostituire al Consiglio – ha aggiunto Failla – e vendere a privati strade e marciapiedi. Inoltre il progetto, così com’è, vedrebbe sparire una delle poche aree di raccolta in caso di calamità e aumenterebbe la desertificazione dell’area”.
Confidano, quindi, nell’intervento della Magistratura per quelle che considerano responsabilità giudiziarie ma anche politiche del primo cittadino, come per esempio, l’aver voluto estromettere dal Prg, che come più volte annunciato dallo stesso Stancanelli sarebbe in dirittura di arrivo, importanti delibere urbanistiche, a partire da quella di corso Martiri, passando dal Piano urbanistico attuativo, per arrivare al waterfront.
”Se il Piano regolatore – ha aggiunto Vindigni – sta per arrivare in porto, come dicono dall’amministrazione, perché non farvi rientrare anche le varianti urbanistiche? Tutte le operazioni più importanti vadano in Consiglio comunale e si faccia una pianificazione della città che possa durare. Sembra invece che si voglia procedere per varianti, il che vuol dire che ci sono interessi che vanno al di là di quello comune”.
Il primo cittadino, dal canto suo, sembra rimanere ottimista sulla prossima conclusione della vicenda corso Martiri.
“Possiamo dire che ormai ci siamo" ha spiegato Stancanelli nel corso di un incontro con i rappresentanti di Confcommercio Catania.
"In virtù del nuovo accordo che è stato siglato il 17 novembre – ha aggiunto – entro il 17 marzo dovranno pervenire i progetti al Comune che, nei 45 giorni successivi, dovrà rilasciare i relativi permessi di fabbricazione. Una tabella di marcia che, verosimilmente, già nel prossimo autunno potrebbe permettere l’avvio dei relativi cantieri”.
Staremo a vedere.

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