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Siracusa – Falda acquifera di Priolo-Augusta, via ai lavori di messa in sicurezza

Giuseppe Solarino

Siracusa – Falda acquifera di Priolo-Augusta, via ai lavori di messa in sicurezza

martedì 14 Febbraio 2012

Annuncio del commissario per l’Emergenza bonifiche in Sicilia, nell’ambito dell’Accordo quadro del Sin. Dario Ticali: pubblicato bando di 90 mln. A Siracusa pulizia dei canali del porto Grande

AUGUSTA (SR) – Il Commissario per l’Emergenza Bonifiche in Sicilia, Dario Ticali, ha comunicato che entro la prossima primavera saranno consegnati i lavori per il primo grande intervento previsto dall’Accordo Quadro per il Sito di Interesse Nazionale “Priolo-Augusta”.
 
Detti lavori riguarderanno la messa in sicurezza della falda acquifera e comporteranno una spesa di 90 milioni di euro. Il bando relativo è stato pubblicato in questi giorni. Inoltre, entro breve, arriverà a conclusione anche l’iter burocratico da cui dipende l’avvio del primo stralcio dell’Hub di Augusta. Si tratta di un importante investimento ammontante a 200 milioni di euro, per cui si attende prossimamente la relativa delibera del Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica).
 
Ticali ha ricordato il ruolo strategico che riveste il depuratore consortile per la tutela delle acque della provincia di Siracusa. Il Commissario ha anche ricordato gli interventi di bonifica delle discariche, finalizzati a ridurre ed eliminare progressivamente gli elementi inquinanti che potrebbero altrimenti arrivare a contaminare la falda acquifera. Percorsi che, dal punto di vista burocratico, sono in parte conclusi, in parte in dirittura d’arrivo. Riguarderanno siti inquinati di Augusta, Priolo, Melilli.
 
Per il capoluogo, invece, sono stati consegnati i lavori per la pulizia dei canali che conducono al Porto Grande. In questo caso si tratta di interventi legati alla necessità di bonificare la discarica di Contrada Cardona, interessata da un problema di eccessiva presenza di percolato. La pulizia dei canali servirà anche per individuare eventuali scarichi di reflui non autorizzati e comunque per risalire alle fonti di inquinamento.
 
Ticali ha annunciato quanto suddetto, in occasione di un convegno organizzato a Siracusa dal consortile Ias (Industria Acqua Siracusana) dal tema “Depuratore consortile = Tutela Ambientale”. I lavori sono stati introdotti dal presidente dell’Ias, Giuseppe Assenza, che ha comunicato a sua volta un importante risultato raggiunto negli scorsi mesi. “Si tratta- ha dichiarato il presidente dell’Ias – dell’ottenimento della classificazione delle acque di falda che trattiamo come rifiuti adesso non pericolosi. Vi è stata anche la risoluzione del problema dell’accumulo di fanghi per 15 anni nei bacini dell’impianti, vasche A e B, che ammontavano a 257 mila tonnellate di rifiuti pericolosi, che adesso, giorno per giorno vengono caricati e portati altrove, per essere correttamente smaltiti.
 
Il ritardo nel trattamento di detti fanghi fu determinato da una diversità di vedute fra IAS, che li considerava non pericolosi, e quanto sostenuto dalla Procura di Siracusa che li considerava pericolosi; furono i carotaggi e le analisi effettuate dall’Università di Catania a classificare detti rifiuti pericolosi. Sta per terminare, inoltre, la fase di sperimentazione dell’impianto di deodorizzazione e le analisi, condotte dal nostro efficiente laboratorio chimico, rendono chiara la qualità del lavoro che viene svolto dal depuratore consortile, a vantaggio dell’ambiente e al servizio del territorio”. Per il futuro sono state elencati i seguenti obiettivi: il completamento del percorso relativo al progetto di raddoppio del collettore di Contrada Spalla, nel territorio di Melilli e del collettore Nord, il raddoppio della “Sea line”.
 
Subito dopo è intervenuto il Commissario per la Protezione Civile, Marco Lupo, che ha posto l’accento sull’attenzione che il Ministero dell’Ambiente riserva per la zona industriale di Siracusa. “Le bonifiche- ha dichiarato Lupo- hanno acquisito nel tempo un significato diverso da quello originario di <> dei siti. Oggi esse sono la pre-condizione dello sviluppo. Bonificare la falda acquifera vuol dire evitare la contaminazione anche di altre matrici. Sui 57 Siti di Interesse Nazionale presenti in Italia, quello di “Priolo-Augusta” ha ottenuto le maggiori risorse in assoluto, 110 milioni di euro, considerando soltanto quelle inserite nell’Accordo di Programma per la Chimica”.

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