Anche nella formazione esistono divari - QdS

Anche nella formazione esistono divari

Angela Carrubba

Anche nella formazione esistono divari

giovedì 23 Luglio 2009

Presentato il 13 maggio scorso il 12° Rapporto sulla Formazione elaborato dalla Scuola superiore della P.A.. Come e quanto investono regioni ed enti locali. La Sicilia agli ultimi posti per risorse impegnate

PALERMO – In Sicilia per la formazione del personale regionale si è speso nel 2008 lo 0,25 per cento delle risorse del bilancio. I risultati nel 12° Rapporto Nazionale sulla formazione nella PA, indagine condotta dalla Scuola superiore della Pubblica Amministrazione in collaborazione con il Formez, sono stati presentati il 13 maggio nel corso di Forum P.A.. Il Rapporto è curato dall’Osservatorio sui bisogni formativi nella Pubblica Amministrazione, costituito presso la Sspa.
Nella rilevazione di quest’anno, l’Osservatorio precisa che alcune Regioni e Province autonome non sono riuscite a fornire tutti o parte dei dati relativi al 2008, pertanto per le parti mancanti, sono stati confermati i dati rilevati al 2007 (evidenziate con un *).
Molto utile al fine di comprendere le diversità del settore nel territorio, è la parte del rapporto che esamina i dati regionali. Alla base dello studio c’è l’affermazione che “l’investimento in formazione è fondamentale per la crescita economica, culturale e sociale di un Paese. La formazione per la Pubblica Amministrazione, in particolare, contribuisce allo sviluppo dell’efficienza e della capacità di servizio del sistema pubblico”.
Ma da quest’affermazione non si traggono le conseguenze dirette in fase di valutazione dei risultati raggiunti: le valutazioni sono tutte interne alla struttura formativa. Come dire che il giudicato giudica se stesso! Non c’è un interlocutore esterno che misuri sulla base di parametri fissati dagli utilizzatori finali dei servizi della P.A. (imprese e singoli cittadini).
Eppure, afferma il Rapporto, “un aspetto importante nell’analisi del settore è quello della valutazione dei risultati raggiunti”. Almeno formalmente, quindi, il Rapporto si adegua alle nuove indicazioni della legge Brunetta (L. 15/2009), in seguito alla quale nel web è possibile accedere al sito Misura P-A.100 indicatori per misurare la Pubblica amministrazione, attraverso il quale chiunque può consultare le classifiche per regione. Il database  raccoglie e sintetizza in appositi indici un´ampia serie di indicatori sullo "stato di salute" della pubblica amministrazione nelle diverse regioni.
Anche per la formazione dei funzionari e dirigenti pubblici, è scritto,  “la valutazione assume un ruolo strategico come attività continua e connessa al processo formativo, diventando un sistema di supporto alle decisioni in merito all’utilizzo ottimale delle risorse disponibili, in linea con le priorità dell’organizzazione”.
Nell’ambito della valutazione, i processi che le Regioni hanno messo in atto per valutare la qualità della formazione sono soprattutto il monitoraggio della attività formative e la valutazione del gradimento (91,0%) che risulta l’indicatore maggiormente utilizzato; più della metà delle Regioni hanno misurato il profitto (62,73), mentre, ancora, poco valore viene dato alla valutazione dell’impatto (22,56%) che gli interventi formativi producono sulle organizzazioni. I dati riassuntivi presentati nel rapporto indicano che 17 regioni effettuano una valutazione del gradimento, 14 valutano il profitto, 10 l’impatto sull’organizzazione.
Nel 2008 le Regioni che hanno adottato un sistema di gestione per la qualità secondo la normativa ISO sono aumentate a 5 (Regione Emilia-Romagna, Piemonte, Abruzzo, Calabria e Provincia di Trento) rispetto alle due del 2007.Venendo ai “numeri”, le giornate di formazione/uomo erogate dalle Regioni hanno registrato un considerevole aumento nel corso dell’ultimo anno, passando da 237.175 nel 2007 a 320.545 nel 2008. L’investimento delle Regioni nel settore della formazione ha evidenziato un lieve calo rispetto al 2007; infatti, considerando il dato relativo alla disponibilità di bilancio (depurato dagli oneri di missione e quota stipendi dei dipendenti) nel 2008 le risorse impegnate per la formazione hanno raggiunto lo 0,61% rispetto all’obiettivo dell’1% della spesa complessiva del personale. Significativi i dati di confronto l’investimento regionale in formazione rispetto al bilancio (v. tabelle).

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