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Messina – Tra esperti, gaffe e scaricabarile gli alluvionati vogliono risposte

Francesco Torre

Messina – Tra esperti, gaffe e scaricabarile gli alluvionati vogliono risposte

domenica 19 Febbraio 2012

Si attende ancora l’ordinanza di Protezione civile per il via agli interventi sulla fascia tirrenica. Cittadini disperati mentre continua il rimpallo di accuse tra Governo e Regione

MESSINA – Altri 285 mila euro. Il fiume di denaro ordinato dal presidente Raffaele Lombardo per pagare l’esercito di consulenti ed esperti che dovrebbero garantire efficienza e efficacia nell’ambito dell’emergenza post alluvione del primo ottobre 2009 non si ferma più.
Tutti gli incarichi, infatti, con decreto pubblicato sulla Gazzetta ufficiale siciliana sono stati rinnovati fino al 31 ottobre 2012. Spreco di denaro pubblico? Difficile dirlo visto l’incredibile marasma della struttura commissariale nata a seguito dell’alluvione. Qualcuno degli esperti, sicuramente, avrà svolto il suo lavoro egregiamente, e i soldi per pagarlo saranno stati dunque ben spesi, ma in generale non può non suscitare un moto di indignazione il modo in cui questi siano stati assunti, il clientelismo che fu alla base della scelta di persone senza alcun curriculum specifico, l’assurda reiterazione di incarichi a oggi assolutamente pretestuosi. Nella tabella che vi mostriamo qui a fianco troverete nomi, incarichi ed emolumenti, e vi potrete fare voi stessi un’opinione.
E mentre con solerzia si continuano a foraggiare i “soliti noti”, comunque, gli alluvionati di Saponara e di tutti i comuni della fascia tirrenica colpiti dalla tragica alluvione del 22 novembre scorso (ricordiamo le quattro vittime) attendono ancora, dopo quattro mesi, l’ordinanza di Protezione civile con un primo stanziamento per la sistemazione idraulica, la messa in sicurezza e il riconoscimento degli aiuti previsti dallo stato di calamità.
“Siamo pronti a proteste eclatanti a Palermo e a Roma”, ha minacciato anche in questi ultimi giorni il sindaco di Saponara, Nicola Venuto. Ma ripete queste parole dal giorno dell’alluvione, e di proteste eclatanti ancora non ne abbiamo vista una nemmeno piccolina, mentre continua il solito scaricabarile tra Stato e Regione.
Nei giorni scorsi, intanto, a seguito dell’interrogazione parlamentare presentata dall’onorevole Garofalo (Pdl) in relazione proprio ai ritardi nell’emanazione dell’ordinanza di Protezione civile, Gianfranco Polillo (sottosegretario alle Finanze) ha dichiarato che la situazione di stallo si è creata per colpa della Regione siciliana che non ha allegato alla richiesta di fondi (200 mln di euro) la necessaria relazione tecnica con la descrizione degli interventi. Il giorno dopo, è arrivata la secca smentita da parte di Pietro Lo Monaco, dirigente della Protezione civile regionale, che carte alla mano ha dimostrato che tutto l’incartamento sta facendo la muffa sul tavolo del Governo già dal 7 dicembre scorso. Schizofrenia pura o il più classico dei giochetti per non rivelare che né lo Stato né la Regione, a oggi, hanno un euro da investire per la messa in sicurezza?
A stemperare il clima, comunque, ci ha pensato a modo suo il sindaco di Messina Buzzanca: “O mente Polillo o mente Lombardo.
Uno dei due deve dimettersi, non c’è storia”. Parola del principe del doppio incarico, indagato per disastro colposo nell’inchiesta della Procura sui fatti di Giampilieri. Quanto è prezioso il silenzio, a volte…

NOTIZIE POSITIVE PER I CITTADINI DI GIAMPILIERI

“L’affermazione secondo cui l’ordinanza di Protezione civile non sarebbe stata emessa in quanto mancherebbe la relazione tecnica è destituita di ogni fondamento”. Ma come li avrà scelti, Monti, i sottosegretari? Avevamo appena finito di parlare di Michel Martone e della sua sparata sugli “studenti sfigati” ed ecco spuntare Paolillo e i suoi dati bislacchi, confutabili in un secondo.
Un’uscita ridicola, se non fosse che a Saponara vi sono ancora 653 persone sfollate e altre 90 ce ne sono tra Rometta e Villafranca.
Chiudiamo questo aggiornamento con una nota positiva. Pietro Lo Monaco, durante un recente sopralluogo a Giampilieri, ha annunciato che a marzo potranno tornare nelle loro case le 21 famiglie della contrada Loco grande.
Un passo davvero molto importante nella lunga strada verso la ritrovata normalità.

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