Economia. Crollo degli appalti mancano i progetti.
Gare “in picchiata”. L’Osservatorio regionale dell’Ance Sicilia ha fatto segnare per il 2011 un calo di indizioni di gare del 29% rispetto al 2010. Crollo del 65% rispetto al 2007.
59 bandi superiori a 1 mln. Sono stati 59 gli appalti superiori al milione di euro banditi attraverso l’Urega dalle pubbliche amministrazioni regionali, provinciali e comunali: 12 vinti da ditte non isolane.
Va bene che gli appalti pubblici sono diminuiti. Va bene la crisi internazionale. Passi pure come attenuante che in Sicilia si investe poco e che nel tempo sono stati spesi poco e male i fondi dell’Unione Europea. Ma dietro al crollo dell’edilizia siciliana c’è anche dell’altro e cioè la difficoltà delle imprese stesse di essere al passo con le concorrenti del resto d’Italia: nel 2011 le imprese siciliane si sono fatte soffiare quasi un quinto dei grandi appalti pubblici banditi da Regione, Province e Comuni. Spulciando tutti gli appalti indetti nell’anno trascorso dall’Urega, l’Ufficio regionale per l’espletamento di gare per l’appalto di lavori pubblici, emerge che sui 149 milioni di euro appalti banditi in Sicilia per importi superiori al milione di euro, quasi 30 milioni sono stati accaparrati da imprese che non sono siciliane. (
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