La crisi come scusa: il Ponte “non è urgente” - QdS

La crisi come scusa: il Ponte “non è urgente”

Raffaella Pessina

La crisi come scusa: il Ponte “non è urgente”

martedì 28 Febbraio 2012

Riprende oggi pomeriggio l’attività d’Aula dell’Assemblea regionale. Secondo il ministro Cancellieri è un sogno per altri tempi

PALERMO – Ricomincia questo pomeriggio l’attività a Palazzo dei Normanni. Sarà questa forse l’ultima (al massimo la penultima) seduta del mese. All’ordine del giorno vi sarà il seguito della discussione sulla relazione della commissione di indagine sul piano di informatizzazione della Regione Sicilia, con particolare riferimento agli affidamenti alla società partecipata Sicilia e Servizi. Al secondo punto all’odg della seduta d’Aula vi sarà la discussione della mozione n. 252 a firma del Partito Democratico per richiedere una rapida attivazione degli impegni assunti nel settore dell’agricoltura e che riguardano gli aiuti “de minimis” erogati dalla Comunità europea.
E, a proposito di Ue si registra una dichiarazione dell’assessore regionale Infrastrutture e Mobilità Pier Carmelo Russo, che ha detto che “Oltre il 70% della spesa comunitaria per le infrastrutture è di pertinenza di enti statali come Rfi (ferrovie), Anas e Autorità portuale. Bisogna, dunque, intervenire fortemente – ha detto Russo – per eliminare i ritardi che esistono: la Sicilia, che ne è la prima vittima, richiede l’intervento del governo nazionale sulle proprie società. E stando così le cose, ben venga l’invio da Roma di un commissario”.
Un grido d’allarme che si va ad aggiungere a quello del Presidente dell’Ance Palermo Giuseppe Di Giovanna, all’indomani della notizia che vedrebbe Bruxelles sull’orlo della revoca dei finanziamenti. “Questa città già così pesantemente provata dalla crisi economica non può permettersi di perdere anche i finanziamenti europei per la realizzazione del passante ferroviario, opera che, ad oggi, è una delle poche a tenere in vita il comparto edile agonizzante”. Di Giovanna se la prendere anche con l’inefficienza della Pubblica Amministrazione, responsabile, insieme al condizionamento della mafia nel settore degli appalti pubblici, alle difficoltà nei pagamenti, dei problemi in questo settore produttivo.  
Sempre domani, ma in mattinata, si svolgerà in commissione parlamentare Attività produttive l’audizione dell’assessore regionale al Territorio, Sebastiano Di Betta, dei dirigenti generali dei Dipartimenti del Genio Civile e della Protezione Civile e del Dipartimento Foreste, per affrontare la emergenza venutasi a creare a Cinisi a seguito del crollo del costone che ha travolto un pastore e creato condizioni di pericolo. La Sicilia ormai, nel bene e nel male è sotto la lente di ingrandimento del sistema economico italiano. Nel bene, perchè finalmente viene canalizzata l’attenzione, non solo politica, sulla grave situazione socioeconomica dell’isola che registra fra i più alti tassi di disoccupazione e di dispersione scolastica.
 
Nel male perchè non sta utilizzando nel modo più appropriato i finanziamenti comunitari, non riesce a farsi dare i Fondi Fas dallo Stato e in più i fondi che dovevano essere destinati a grandi infrastrutture vengono “posteggiati” perchè vi sono emergenze più importanti, così come dichiarato dal ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri, che, riferendosi al ponte sullo stretto di Messina ha dichiarato: “un sogno che potrà rivivere quando le condizioni economiche lo permetteranno. In questo momento il governo deve fare cose più urgenti”.
 
Sul fronte politico siciliano il Pid di Saverio Romano lancia il nuovo simbolo in vista dei prossimi appuntamenti elettorali, a partire dalle amministrative. Il Cantiere popolare “sarà lo strumento politico attorno al quale costruiremo le nostre liste per le elezioni amministrative di primavera in Sicilia e nelle altre regioni”, afferma Rudy Maira, segretario siciliano e capogruppo dei Popolari di Italia domani all’Ars.
 
“Credo che la costruzione del Partito Popolare come dimensione dell’impegno politico del Pid e del Pdl, in particolare, passi attraverso le consultazioni che abbiamo davanti da qui al rinnovo del parlamento europeo. A Palermo e nelle altre città al voto per il rinnovo del sindaco e dei consigli comunali – conclude Maira – ci saremo con il nuovo simbolo e con una piattaforma programmatica aperta all’impegno dei militanti, dei giovani e delle donne”.

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