“Devo ammettere che fare il sindaco era il mio sogno. Ho iniziato a fare politica molto giovane: a 16 anni ero componente dei giovani della DC, e a 24 anni Consigliere comunale. Credo di essere riuscito a diventare sindaco a soli 37 anni grazie alla cultura politica che avevo maturato. Per questo io ritengo che non si debba andare verso l’antipolitica per cambiare le cose, ma riportare la politica al suo significato originario e riappropriarcene”.
“Sicuramente posso affermare che, dopo sei anni, sono soddisfatto, perché sono riuscito a portare avanti e realizzare molto di quanto mi eri prefissato: primo fra tutti il porto di Marina di Ragusa che è diventato una realtà e sono riuscito a consegnarlo alla città in 3 anni e mezzo. Sempre a Marina di Ragusa, poi, verrà riqualificata la piazza, operazione per cui già ci sono i finanziamenti. Non solo: in un’Italia dove non si demoliscono le brutture, io ho effettuato due demolizioni molto importanti, una nel cuore di Marina di Ragusa, la camperia, chiusa da cinquant’anni, per la riqualificazione del lungomare e un’altra, l’ex istituto Ipsia, nel cuore di Ibla, demolita nei primi 60 giorni della mia attività e riqualificata”.
“Abbiamo realizzato anche degl interventi fognari importanti, tra cui voglio citarne uno che ci ha permesso di ottenere l’importante riconoscimento della Bandiera Blu per Marina di Ragusa: il raddoppio della fognatura nel cuore di Marina, che ha permesso di eliminare alcuni scoli, gli sbocchi al mare. E poi ho avviato interventi nel centro storico di Ragusa superiore ed espropriato il teatro che era del Comune e che i miei predecessori avevano tentato invano di acquisire. Io l’ho espropriato e questo mi ha permesso di mettermi nella proprietà l’immobile, di avviare le procedure per la gara di progettazione, che è in corso. Poi, abbiamo riqualificato gli ex campetti Margherita, la piazza San Giovanni, stiamo completando i parcheggi, per circa 800 posti auto, e l’area pedonale. Importante, è stata anche l’approvazione del piano particolareggiato che aspettiamo torni da Palermo. Tutto ciò mi ha reso felice come uomo, come cittadino, come politico e mi hanno dato la possibilità di essere rieletto cinque mesi fa, in una città che non aveva mai rieletto un sindaco”.
“Nel primo mandato è stato tutto perfetto, tutto positivo e, ci tengo a dirlo, perché sono stato fortunato: mi sono trovato accanto, infatti, una squadra di persone tutte di altissimo livello innanzitutto umano e anche adesso sono circondato da persone di alto valore. Io credo nella squadra, anche istituzionale e credo che tutto questo a Ragusa esista. La cosa che non mi piace sono i tagli statali: 3 milioni di euro nel 2011 e 3,5 milioni di euro nel 2012. Non si capisce come si possano togliere tutti questi fondi ad un comune che non sperpera e non spreca, e come lo Stato non capisca che in questo modo i sindaci sono costretti a tagliare i servizi. Questo a causa di una visione ragionieristica del bilancio dello Stato, invece oggi va fatto un discorso diverso. Da qui è iniziata la mia campagna di sensibilizzazione verso i cittadini a ritornare alla politica”.
“Sicuramente riassegnando il ruolo che avevano ai partiti politici e riportando la democrazia al centro della vita del Paese. Una volta che io ho compreso che l’antipolitca stava prendendo il sopravvento, mi sono ribellato e ho fondato un’associazione culturale votata proprio a rimettere al centro la politica, quella vera. Un progetto che è partito a ottobre alla presenza di 1000 persone: è stato adottato uno statuto ed è partito questo percorso. Oggi questa è una realtà che si è radicata. Una spinta verso la partecipazione alla politica che io sto facendo nel piccolo, ma anche altri stanno facendo in altre realtà. Tanto è vero che il nostro territorio si va a confederare con il Patto per il Territorio di Agrigento, un’altra realtà dinamica in questo senso”.
“Ovviamente è un bilancio difficile, dati i tagli statali. Non solo: oltre il danno la beffa rappresentata dall’Imu. A noi sindaci fanno fare gli esattori, ma i soldi se li portano a Roma. Una dimostrazione che sembra che il Governo non sappia in quali condizioni siano i Comuni, che poi sono quelli che hanno il contatto con la gente”.
Riguardo l’informatizzazione, abbiamo un sistema davvero efficiente e siamo stati premiati sia per il sistema informatico che per la trasparenza”.