Riportare la politica al suo vero significato - QdS

Riportare la politica al suo vero significato

Melania Tanteri

Riportare la politica al suo vero significato

mercoledì 29 Febbraio 2012

Forum con Nello Dipasquale, sindaco di Ragusa

Sindaco, Lei è molto giovane, eppure è in politica da molti anni. È stata dura riuscire ad affermarsi?
“Devo ammettere che fare il sindaco era il mio sogno. Ho iniziato a fare politica molto giovane: a 16 anni ero componente dei giovani della DC, e a 24 anni Consigliere comunale. Credo di essere riuscito a diventare sindaco a soli 37 anni grazie alla cultura politica che avevo maturato. Per questo io ritengo che non si debba andare verso l’antipolitica per cambiare le cose, ma riportare la politica al suo significato originario e riappropriarcene”.
 
Può tracciarci un bilancio della sua attività in questi anni? Quali cose importanti è riuscito a realizzare?
“Sicuramente posso affermare che, dopo sei anni, sono soddisfatto, perché sono riuscito a portare avanti e realizzare molto di quanto mi eri prefissato: primo fra tutti il porto di Marina di Ragusa che è diventato una realtà e sono riuscito a consegnarlo alla città in 3 anni e mezzo. Sempre a Marina di Ragusa, poi, verrà riqualificata la piazza, operazione per cui già ci sono i finanziamenti. Non solo: in un’Italia dove non si demoliscono le brutture, io ho effettuato due demolizioni molto importanti, una nel cuore di Marina di Ragusa, la camperia, chiusa da cinquant’anni, per la riqualificazione del lungomare e un’altra, l’ex istituto Ipsia, nel cuore di Ibla, demolita nei primi 60 giorni della mia attività e riqualificata”.
Quali altri progetti è riuscito a portare a termine nel corso della sua sindacatura?
“Abbiamo realizzato anche degl interventi fognari importanti, tra cui voglio citarne uno che ci ha permesso di ottenere l’importante riconoscimento della Bandiera Blu per Marina di Ragusa: il raddoppio della fognatura nel cuore di Marina, che ha permesso di eliminare alcuni scoli, gli sbocchi al mare. E poi ho avviato interventi nel centro storico di Ragusa superiore ed espropriato il teatro che era del Comune e che i miei predecessori avevano tentato invano di acquisire. Io l’ho espropriato e questo mi ha permesso di mettermi nella proprietà l’immobile, di avviare le procedure per la gara di progettazione, che è in corso. Poi, abbiamo riqualificato gli ex campetti Margherita, la piazza San Giovanni, stiamo completando i parcheggi, per circa 800 posti auto, e l’area pedonale. Importante, è stata anche l’approvazione del piano particolareggiato che aspettiamo torni da Palermo. Tutto ciò mi ha reso felice come uomo, come cittadino, come politico e mi hanno dato la possibilità di essere rieletto cinque mesi fa, in una città che non aveva mai rieletto un sindaco”.
Che può dirci degli aspetti negativi o delle problematiche che ha incontrato o che incontra?
“Nel primo mandato è stato tutto perfetto, tutto positivo e, ci tengo a dirlo, perché sono stato fortunato: mi sono trovato accanto, infatti, una squadra di persone tutte di altissimo livello innanzitutto umano e anche adesso sono circondato da persone di alto valore. Io credo nella squadra, anche istituzionale e credo che tutto questo a Ragusa esista. La cosa che non mi piace sono i tagli statali: 3 milioni di euro nel 2011 e 3,5 milioni di euro nel 2012. Non si capisce come si possano togliere tutti questi fondi ad un comune che non sperpera e non spreca, e come lo Stato non capisca che in questo modo i sindaci sono costretti a tagliare i servizi. Questo a causa di una visione ragionieristica del bilancio dello Stato, invece oggi va fatto un discorso diverso. Da qui è iniziata la mia campagna di sensibilizzazione verso i cittadini a ritornare alla politica”.
 
Il ritorno alla politica contro l’antipolitica è un obiettivo ambizioso. Come pensa si possa raggiungere?
“Sicuramente riassegnando il ruolo che avevano ai partiti politici e riportando la democrazia al centro della vita del Paese. Una volta che io ho compreso che l’antipolitca stava prendendo il sopravvento, mi sono ribellato e ho fondato un’associazione culturale votata proprio a rimettere al centro la politica, quella vera. Un progetto che è partito a ottobre alla presenza di 1000 persone: è stato adottato uno statuto ed è partito questo percorso. Oggi questa è una realtà che si è radicata. Una spinta verso la partecipazione alla politica che io sto facendo nel piccolo, ma anche altri stanno facendo in altre realtà. Tanto è vero che il nostro territorio si va a confederare con il Patto per il Territorio di Agrigento, un’altra realtà dinamica in questo senso”.
A che punto è la stesura del Bilancio di previsione per il 2012?
“Ovviamente è un bilancio difficile, dati i tagli statali. Non solo: oltre il danno la beffa rappresentata dall’Imu. A noi sindaci fanno fare gli esattori, ma i soldi se li portano a Roma. Una dimostrazione che sembra che il Governo non sappia in quali condizioni siano i Comuni, che poi sono quelli che hanno il contatto con la gente”.
I vostri uffici sono informatizzati?
Riguardo l’informatizzazione, abbiamo un sistema davvero efficiente e siamo stati premiati sia per il sistema informatico che per la trasparenza”.
 


Curriculum Nello Dipasquale
 
Nello Dipasquale è nato a Ragusa nel 1969. Dal 1986 al 1995 è stato segretario cittadino e provinciale dei giovani della Democrazia Cristiana prima e del Partito Popolare Italiano poi e, infine, segretario regionale dei giovani del CDU. Dal 1994 al 1998 è stato consigliere comunale di Ragusa e, dal 1998 al 2001 ha avuto la carica di vice sindaco della città con deleghe allo sviluppo economico, servizi sociali, sanità, turismo e spettacolo. Eletto consigliere provinciale nel 2003, nel 2006 viene eletto sindaco di Ragusa per essere riconfermato nel 2011, al primo turno.

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