Salute. I siti contaminati e le promesse infrante.
Soldi “spariti”. Nel messinese l’Ue sta indagando per capire dove siano finiti i fondi destinati al risanamento che, secondo stime ufficiose, ammonterebbero a circa 220 mln di euro.
Risparmio sanitario. Uno studio epidemiologico dimostra che, mettendo in sicurezza le aree, la spesa per le cure mediche diminuirebbe di 3,6 mld di euro a Priolo e 6,6 mld di euro nel gelese.
PALERMO – Il “Triangolo della morte”, Milazzo, Gela e Biancavilla: sono queste, tra petrolchimici, raffinerie, centrali termoelettriche e la presenza naturale di fibre asbestiformi ascrivibile al minerale fluoroedenite, le tappe principali di un micidiale tour tutto siciliano.
Nelle zone appena citate, come dimostra una ricerca condotta dall’Istituto superiore di sanità, la mortalità è maggiore del 15 per cento rispetto alle medie regionali per il rischio ambientale.
Nonostante tutto, le bonifiche tardano ad arrivare, i luoghi restano “malati” e con essi i cittadini e i lavoratori, con una spesa sanitaria che continua a crescere, ma che potrebbe essere abbattuta di diversi miliardi di euro, come dimostra un recente studio epidemiologico curato, tra gli altri, da un professionista del Cnr. (
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