Sovraffollamento carceri in Sicilia è allarme sicurezza per gli agenti - QdS

Sovraffollamento carceri in Sicilia è allarme sicurezza per gli agenti

Michele Giuliano

Sovraffollamento carceri in Sicilia è allarme sicurezza per gli agenti

sabato 03 Marzo 2012

Vi sono all’incirca 2.000 detenuti in più nei penitenziari e l’organico della polizia è lo stesso. In alcune strutture è mancata persino l’acqua e si vive in condizioni al limite

PALERMO – Carceri sempre più sovraffollate in Sicilia e con esse cresce anche la scarsa sicurezza attorno agli agenti di polizia penitenziaria. Una professione che nell’isola si va facendo sempre più rischiosa e non solo per il tipo di profilo, che di per sé ha i suoi rischi. Il problema è che questo lavoro viene caricato anche da rischi che non possono e devono ricadere sugli agenti.
 
L’inadeguatezza dei luoghi di lavoro infatti resta forse il problema principe della carente sicurezza per questi dipendenti dello Stato. Gli ultimi dati del ministero dell’Interno sono davvero agghiaccianti: al 31 gennaio del 2012 sono complessivamente 7.454 (tra cui 200 donne e 1.574 stranieri) le persone detenute nei 27 istituti penitenziari della Sicilia, che hanno in totale una capienza regolamentare di 5.454 persone.
Dunque si segnala un sovraffollamento nelle carceri dell’isola di 2 mila detenuti. Ad esempio nel carcere Pagliarelli di Palermo, che può ospitare 858 persone, vi sono 1.280 detenuti. Nell’altra struttura palermitana, l’Ucciardone, che può contenere 391 persone, vi sono 565 reclusi.
Tra le case circondariali più affollate Agrigento, che ospita 408 detenuti rispetto a una capienza di 260; Augusta (Siracusa), 548 rispetto a 357 posti; e Catania Bicocca, con 257 reclusi rispetto a una capienza di 141. Nell’altra struttura di Catania, il carcere di Piazza Lanza, la capienza è di 361 persone ma i detenuti sono 558. A Barcellona Pozzo di Gotto, nel messinese, si vivono davvero situazioni al limite: in quei luoghi di detenzione per condannati definitivi malati di mente, i bagni a disposizione per pazienti con la diarrea erano senz’acqua. Alcune persone erano legate al letto nude, altri malati privi di farmaci.
Il presidente del Dap (Dipartimento amministrazione penitenziaria), Franco Ionta, non ha esitato a definire “un’emergenza nell’emergenza carceri” il problema dell’opg siciliano, dove 200 detenuti potrebbero uscire, ma restano reclusi perché nessuno sa dove piazzarli. Tre anni fa l’allora ministro della Giustizia, Angelino Alfano, aveva annunciato e promesso un faraonico piano-carceri triennale: 1.800 assunzioni di agenti e 670 milioni stanziati per costruire, entro il 2012, undici nuovi istituti e venti padiglioni in strutture già esistenti, per un totale di 9.150 posti. Cosa sia stato realizzato di quel piano è mistero. La realtà è sotto gli occhi di tutti.
“Lo diciamo con fermezza e grande preoccupazione, il fenomeno carceri in Sicilia sta implodendo – continua a ripetere da tempo il segretario regionale dell’Ugl Polizia Penitenziaria, Francesco D’Antoni -. Purtroppo il grido d’allarme sulla carenza d’organico, il sovraffollamento e l’obsolescenza delle strutture carcerarie, più volte da noi denunciato anche al cospetto del prefetto di Palermo durante la recente manifestazione regionale di protesta è caduto nel vuoto”.
A preoccupare anche la serie di suicidi nelle carceri: “Questo – osserva Giovanni Condorelli, segretario generale dell’Ugl Sicilia – fa capire che urge un serio confronto con il governo nazionale, così come fortemente richiesto e auspicato dalla nostra segreteria generale”.
 


L’approfondimento. Condizioni pessime anche per le carceri minori
 
Anche le carceri minori, quelle cioè più piccole, soffrono maledettamente di questo sovraffollamento. A Enna vi è una capienza di 120 detenuti ma vi sono rinchiuse 178 persone; a Gela (Caltanissetta), a fronte di una capienza di 48 persone, ve ne sono 67; a Messina sono in 417 a fronte di una capienza di 330; a Mistretta (Messina), dove la capienza è di 16 persone, ve ne sono 39; a Piazza Armerina (Enna), dove la capienza è di 45 detenuti, ne sono presenti 93; a Siracusa, dove la capienza è di 309 persone, vi sono 488 reclusi; a Termini Imerese (Palermo), a fronte di una capienza di 77 persone, ne ospita 150; a Trapani, dove la capienza è di 324 persone, i detenuti sono 516. I sindacati da più parti chiedono con fermezza una rivalutazione del lavoro della Polizia penitenziaria e una riforma che, partendo dalla risoluzione del drammatico problema della carenza di personale e dal sovraffollamento delle carceri, garantisca migliori condizioni al personale e ai detenuti e, dunque, maggiore sicurezza per la collettività. Secondo un documento elaborato dai sindacati, sono 5.000 gli agenti di polizia penitenziaria in Sicilia con una carenza di organico stimata in 518 unità.

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