“Sicuramente la realtà nella provincia di Caltanissetta è diversa rispetto a quella di Ostia da cui provenivo. Qui c’è un grande impegno nell’attività antimafia, attività che viene svolta nei reparti specializzati Gico. Una problematica per me non nuova poiché ho comandato per sette anni il nucleo tributario di Caserta”.
“Complessivamente siamo circa 200 uomini compresa la compagnia di Gela e la tenenza di Mussomeli”.
“Sia nel solco di quella che è la tradizione dell’attività sia nel contesto nel quale ci troviamo, caratterizzato dalla recessione e dalla necessità di incidere in maniera più forte sull’evasione. Quello che però sto notando in quest’ultimo periodo è che c’è una presa di coscienza sociale di questo fardello dell’evasione e me ne accorgo dall’incremento delle segnalazioni che stanno pervenendo al 117. Si spera che anche a livello normativo vi siano delle scelte che agevolino i cittadini a denunciare e far emergere il sommerso”.
“È stato un bilancio da oltre 150 milioni di euro, frutto dell’incessante attività condotta dal Comando Provinciale di Caltanissetta nell’ambito dei propri compiti di Polizia Economico Finanziaria, a conferma dell’alta attenzione che rivolge alla realtà socio economica del territorio di competenza. Abbiamo conseguito significativi risultati a tutela degli interessi erariali e dell’Unione Europea e nella lotta alla criminalità organizzata, fornendo, nello stesso tempo, un non meno importante apporto a salvaguardia dell’ordine e della sicurezza pubblica”.
“Abbiamo sequestrato beni immobili e mobili per circa 50 milioni di euro; mentre sinora per il 2012 abbiamo sequestrato oltre 20 milioni di euro. Raggiungere la platea dei contribuenti, che è enorme, non è semplice. Per fare un esempio, solo in provincia abbiamo circa 4.000 professionisti. Questo comporta un’attività di analisi preliminare fatta all’inizio dell’anno in base priorità che ci vengono assegnate dal Governo per ogni comparto e quindi nell’elaborazione di documenti ufficiali nei quali i reparti operativi fanno una proposta poi vagliata dai comandi provinciali che poi danno il via alle operazioni. Molta importanza quest’anno è data allo scontrino, in questo settore nel 2011 abbiamo contestato 708 mancate emissioni su 4.000 controlli”.
“Sicuramente l’attività riservata al sommerso d’azienda ed al lavoro nero, un fenomeno molto diffuso in provincia. La scorsa settimana in un’azienda di Gela abbiamo trovato 20 lavoratori in nero su 58 dipendenti. Nel 2011 abbiamo individuato 22 evasori totali, cioè operatori economici sconosciuti al fisco, 13 evasori paratotali, vale a dire contribuenti che non hanno dichiarato redditi per un ammontare superiore al 50% di quelli effettivamente dovuti, nonché 192 lavoratori in nero e irregolari”.
“C’è una buona collaborazione, formalizzata in Prefettura con un desk interforce nel quale ognuna delle forze dell’ordine coinvolte ha assicurato un certo numero di controlli finalizzati alla confisca dei beni dei soggetti coinvolti nella criminalità organizzata, evitando al contempo accavallamenti tra le diverse forze e collaborando nelle indagini”.
“Abbiamo delle banche dati aggiornate che sono fondamentali per la nostra attività ed è importante saperle utilizzare. Gli strumenti a disposizione sono molteplici ad esempio per individuare le vetture di lusso dopo aver proceduto al fermo del mezzo e all’individuazione del conducente, inseriamo i dati in un software che in automatico elabora dei report che ci consentono di scoprire chi ha la disponibilità materiale del mezzo, a che titolo, e se c’è capienza nella sua dichiarazione dei redditi che gli permetta di mantenere la vettura”.
“In questo settore nel 2011 sono state verbalizzati 71 soggetti per responsabilità amministrativa, per un danno pari a 5.481.524 euro. Un cenno a parte merita l’attività istituzionale indirizzata sul versante del corretto impiego di fondi agevolati a carico del bilancio comunitario, nazionale e locale. Qui sono state constatate indebite percezioni di contributi per circa 2.139.102 euro”.
“Per quest’anno ci è stato richiesto di fare dei controlli il più possibili mirati e attenti poiché un verbale ben fatto, con rilievi motivati, porta ad un accertamento di pari importo da parte dell’Agenzia dell’Entrata ma soprattutto a una riscossione”.