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Catania – I residenti contro gli esercenti nella lotta per il centro storico

Melania Tanteri

Catania – I residenti contro gli esercenti nella lotta per il centro storico

giovedì 08 Marzo 2012

Occorre regolamentare, controllare e rendere decorosa la zona per evitare un pericoloso declino. La vita notturna nel cuore del capoluogo ancora al centro delle polemiche

CATANIA – Vita notturna ancora al centro delle polemiche in città. La movida, o ciò che oggi rimane di quella particolare forma di intrattenimento notturno che ha fatto la fortuna di Catania negli anni Novanta, continua infatti a vedere due schieramenti contrapposti: residenti e commercianti che, pur tirando l’acqua ognuno al proprio mulino, evidenziano continuamente la necessità che il centro storico della città, in particolare nella sua versione by night, venga regolamentato, controllato, reso decoroso, per evitare il declino cui sta inesorabilmente andando incontro.
La battaglia verbale, combattuta a colpi di dichiarazioni sui vari mezzi di informazione, tra gli abitanti della zona, riuniti nell’associazione Centro storico – che parlano di degrado, anarchia, violenze, atti vandalici e illegalità diffusa – e gli esercenti – che sottolineano come i locali presenti siano gli unici a offrire qualche forma di intrattenimento in una zona, altrimenti, priva di offerta – ha infatti palesato tutte le problematiche cui l’amministrazione dovrà porre rimedio.
Dovrà farlo urgentemente, soprattutto con l’entrata in vigore del Decreto legislativo n. 59/2010, relativo proprio alla liberalizzazione delle licenze e al fatto che queste potranno essere rilasciate anche se, nella zona, esiste già un numero congruo di locali simili. Secondo il decreto, infatti, non vi potranno essere limitazioni all’apertura di nuove strutture, salvo ragioni di sostenibilità sociale o vivibilità che rendano impossibile gestire l’ordine pubblico e garantiscono vivibilità ai residenti.
Per fare fronte alle nuove normative – per cui presumibilmente saranno in tanti a fare richiesta di licenze nella zona del centro storico che, nonostante tutto, continua a vedere nascere locali – l’amministrazione ha già avviato una serie di conferenze di servizio e riunioni con le associazioni di categoria del settore e con i comitati di residenti, per elaborare un piano di programmazione e produrre un Regolamento ad hoc, da sottoporre al Consiglio comunale. Un atto che, secondo una nota dell’assessorato alle Attività produttive, sarebbe già stato predisposto e starebbe attendendo alcuni pareri da parte degli uffici comunali.
Una buona notizia, dunque, quella di un regolamento che disciplini le attività commerciali in centro storico, anche se nello stesso decreto, all’art. 64 comma 3, vi sono indicazioni utili anche per l’amministrazione comunale di Catania, ovvero la previsione di limitazioni all’apertura di nuove strutture per tutelare le zone di pregio storico, artistico, architettonico e ambientale, quando queste possano incidere in modo gravemente negativo sui meccanismi di controllo, in particolare per il consumo di alcolici, e senza ledere il diritto dei residenti alla vivibilità del territorio e alla normale mobilità. Insomma, ciò sembra avvenire già oggi nel centro storico etneo, nel cuore della movida.
In ogni caso, di una programmazione radicale che permetta di inserire contenuti altamente formativi, in particolare eventi musicali e mercatini tematici, per attrarre le famiglie e ogni tipologia di cittadini, ha parlato l’assessore alle Attività produttive, Franz Cannizzo nel corso di una recente conferenza di servizi con una rappresentanza di esercenti della zona, riuniti nella Fipet, per discutere proprio del problema della gestione della vita notturna nel centro di Catania.

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