Ars: per il bilancio della Regione siciliana tempi troppo stretti - QdS

Ars: per il bilancio della Regione siciliana tempi troppo stretti

Giovanna Naccari

Ars: per il bilancio della Regione siciliana tempi troppo stretti

sabato 10 Marzo 2012

Mentre i partiti pensano alle elezioni, si rischia il commissariamento. Dovrebbe andare in Aula solo il 20 marzo, se tutto va bene

PALERMO – Temi economici e alleanze in evoluzione per le amministrative sono i punti caldi dell’agenda politica della prossima settimana.  
La commissione Bilancio dell’Ars, martedì scorso, attraverso il presidente Riccardo Savona, ha richiamato l’attenzione del governo regionale sugli approfondimenti ai documenti economico-finanziari che occorrerebbero per consentirne l’esame a partire da lunedì prossimo. La commissione ha stabilito sedute no-stop fino al 16 marzo in vista dell’approdo delle bozze in Aula previsto, salvo variazioni, martedì 20 marzo.
Ed è sempre l’economia a dettare le priorità nell’agenda del governo e di altre commissioni dell’Ars. Soprattutto dopo la ripresa della protesta di questi giorni del movimento dei Forconi, che ha rinnovato le proprie richieste al Parlamento e al governo regionale per fronteggiare il caro-carburante e il caro-vita.
Il governo Lombardo ha preparato un disegno di legge che prevede l’istituzione di un fondo immobiliare a favore degli investimenti delle imprese in Sicilia, con una corsia preferenziale per il settore del “piccolo fotovoltaico”. Il fondo sarà alimentato con gli immobili di proprietà della Regione fino a un valore di un milione di euro e verrà gestito da “Irfis-FinSicilia”.
“Con questo disegno di legge – ha detto il presidente della Regione, Raffaele Lombardo – intendiamo contribuire alla riduzione dei costi di produzione delle imprese agricole siciliane, intervenendo a sostegno degli investimenti per gli impianti di autoproduzione dell’energia elettrica attraverso le fonti rinnovabili e pulite. è uno degli impegni che avevamo preso con gli agricoltori e le loro associazioni di rappresentanza in occasione delle proteste dei mesi scorsi”.
A Palazzo reale, intanto i presidenti delle commissioni Affari istituzionali e Attività produttive, Riccado Minardo e Salvino Caputo hanno deciso di impegnarsi, attraverso una seduta congiunta, a portare avanti un progetto di legge contro la concorrenza illecita nel mercato agricolo. “è una prima decisione assunta al termine dell’incontro con i rappresentanti del movimento dei Forconi”, hanno affermato i due parlamentari, guardando anche al prossimo ingresso delle merci che arriveranno dal Marocco. “Chi verrà individuato a falsificare i dati di provenienza dei prodotti o commercializzerà illecitamente beni derivanti dalla agricoltura, potrà  subire la revoca o la sospensione di tutte le autorizzazioni o concessioni rilasciate da qualsiasi pubblica amministrazione della Regione Sicilia. – hanno aggiunto  – In previsione dell’ingresso nei nostri mercati delle merci provenienti dal Marocco, abbiamo voluto stabilire un sistema sanzionatorio per prevenire e se del caso reprimere forme di concorrenza sleale”.
Fuori dai palazzi istituzionali, anche questo fine settimana sarà contrassegnato dalle fibrillazioni tra i partiti per il sostegno ai candidati alle amministrative di maggio. Palermo rimane il maggiore teatro dello scontro che sta scuotendo anche i vertici romani. Mentre il Pd è ancora scosso dalle primarie di domenica, finite nel mirino della magistratura per presunti brogli in alcuni seggi, non trova pace il centrodestra, alle prese con le strategie interne e la ricerca di un candidato comune da proporre a sindaco nel capoluogo siciliano. Alla gente comune, che deve fare i conti ogni giorno con la crisi, sembra di assistere ad una commedia che si tiene sulla luna.

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